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Dizionario bio-bibliografico dei bibliotecari italiani del XX secolo


Curlo, Faustino

(Torino 27 luglio 1867 – Torino 9 gennaio 1935)

Marchese, della famiglia patrizia genovese ma di formazione e cultura tutta piemontese, dopo la laurea in giurisprudenza, conseguita all'Università di Torino nel novembre 1894 con una tesi su Silvio Pellico, entrò nella carriera delle biblioteche governative, dal 1º aprile 1898, come sottobibliotecario reggente. Destinato alla Biblioteca nazionale di Palermo, nel novembre dello stesso anno venne trasferito alla Biblioteca nazionale di Torino, dove si svolse quasi tutta la sua carriera. Sposò Maria Pierina Peyron, nipote dell'abate Amedeo.
Promosso sottobibliotecario di 4ª classe dopo un anno di servizio e di 3ª classe dall'aprile 1901, non ebbe poi altri avanzamenti di carriera anche perché trascorse molti lunghi periodi in aspettativa per ragioni di salute, o più di rado di famiglia, a partire dal settembre del 1901. Dopo l'incendio del gennaio 1904 collaborò al salvataggio e al recupero dei manoscritti della Nazionale di Torino e pubblicò poi per la Società storica subalpina l'edizione del Memoriale quadripartitum di fra Gabriele Bucci (1911). Nel 1908 conseguì il diploma della Scuola di paleografia, diplomatica e archivistica dell'Archivio di Stato di Torino.
Trasferito su sua richiesta dalla Nazionale di Torino alla Biblioteca Marciana di Venezia dall'aprile 1910, andò in aspettativa nell'ottobre di quell'anno, non volendo più restare lì, e rientrò in servizio esattamente un anno dopo con destinazione alla Biblioteca universitaria di Genova. Di nuovo in aspettativa per motivi di salute da giugno 1912 a gennaio 1914, rientrò in servizio per pochi mesi, fino alla fine di luglio, alla Nazionale di Torino. Dopo un altro periodo di aspettativa riprese servizio nel novembre 1915, ancora a Torino, dove lavorò fino alla metà del 1916 e, dopo una ulteriore aspettativa, da gennaio ad agosto del 1917.
Dal settembre 1917 chiese di essere trasferito temporaneamente ancora alla Biblioteca universitaria di Genova, dove curò la catalogazione dei manoscritti, fino al novembre 1920 (salvo un anno e mezzo di aspettativa tra il 1918 e il 1919). Del catalogo si prevedeva la pubblicazione a stampa, che non fu però mai realizzata, mentre se ne conserva la copia manoscritta.
Rientrato definitivamente alla Biblioteca nazionale di Torino, curò fra l'altro la revisione e l'aggiornamento del catalogo delle stampe e, soprattutto, svolse il compito di ispettore della Soprintendenza bibliografica per il Piemonte e la Liguria, che gli era particolarmente congeniale per la sua profonda conoscenza del territorio, delle istituzioni locali e delle famiglie piemontesi oltre che per il suo carattere più portato a viaggiare e coltivare relazioni che al lavoro sedentario d'ufficio. Con la riforma del 1919 era stato inquadrato nella qualifica di bibliotecario.
Si deve a lui la fortunosa scoperta, nel 1927, di parte della preziosa collezione di manoscritti musicali del conte Giacomo Durazzo, giunta per lascito di un erede a un collegio dei Salesiani in provincia di Alessandria; curò poi la ricerca e l'acquisizione dell'altra parte della collezione, ancora in possesso degli eredi a Genova, che divenne la Raccolta Renzo Giordano.
Dopo la scomparsa di Luigi Torri (8 maggio 1932) resse la direzione della Biblioteca nazionale di Torino, fino all'arrivo di Gino Tamburini in dicembre.
Venne collocato a riposo il 1º aprile 1933. Come fu detto nella sua commemorazione, citata dal Monti, «Egli non era anima d'impiegato... e non può dirsi che sia stato un gran lavoratore nel senso burocratico della parola», ma fu sempre apprezzato in biblioteca, oltre che per le sue vaste e profonde conoscenze storiche e bibliografiche, per la preziosa assistenza prestata agli studiosi, anche stranieri, e la sua signorile cortesia.
Socio della Società bibliografica italiana almeno dal 1903 al 1911, aderì all'Associazione italiana biblioteche dalla sua fondazione (1930), partecipando nel 1932 al suo secondo congresso nazionale. Aveva preso parte anche al primo Congresso mondiale delle biblioteche e di bibliografia, nel 1929.
Fu inoltre socio effettivo, dal 1905, della Società piemontese di archeologia e belle arti, di cui fu anche bibliotecario nel 1917-1919, e membro della Deputazione subalpina di storia patria (corrispondente dal 1916, deputato dal 1931), della Società ligure di storia patria (dal 1904) e della Société française des collectionneurs d'ex libris et de reliures artistiques.
Pubblicò rari contributi eruditi, di carattere storico genealogico e bibliografico (in particolare sugli exlibris), e l'inventario dell'Archivio capitolare della Basilica di S. Gaudenzio di Novara (Asti: Tip. editrice G. Brignolo, 1908). Narratore e conversatore di rara vena, per molti anni, fino alla morte, coltivò il progetto di stendere un ampio romanzo, La coppa, sulla parabola della nobiltà piemontese; alcune sue storie dell'antico Piemonte sono state successivamente rievocate e pubblicate da Augusto Monti nel volume La corona sulla ventitré che è tutto un ritratto, tanto fedele quanto letterario, del marchese. Fu anche esperto di araldica (e membro della Deputazione piemontese della Consulta araldica), infaticabile ricercatore e collezionista di antichità e oggetti di antiquariato piemontese, di stampe ed exlibris, e appassionato conoscitore del territorio (in particolare delle valli vicine a Coazze, dove la famiglia villeggiava) e dei suoi monumenti.

Alberto Petrucciani

La morte del marchese Curlo. «La stampa», 13, n. 9 (10 gen. 1935), p. 9.

Ermanno Dervieux. L'opera cinquantenaria della R. Deputazione di storia patria di Torino: notizie di fatto storiche, biografiche e bibliografiche sulla R. Deputazione e i suoi deputati nel secondo mezzo secolo dalla fondazione, in occasione del suo centenario. Torino: Fratelli Bocca, 1935, p. 230, con l'elenco delle pubblicazioni, e 651.

Augusto Monti. La corona sulle ventitre. Torino: Edizioni Palatine di R. Pezzani & C., 1947. XI, 154 p.: tav.

Alberto Basso. Introduzione. In: Biblioteca nazionale universitaria di Torino. 1: Raccolta Mauro Foà, Raccolta Renzo Giordano, [a cura di] Isabella Fragalà Data, Annarita Colturato. Roma: Torre d'Orfeo, 1987, p. IX-LXXVI: XXXIII.

Angela Franca Bellezza. Antonio Tamburini e i cataloghi della Biblioteca universitaria di Genova. Ed. rinnovata ed ampliata. Genova: Associazione italiana biblioteche, Sezione ligure, 1997, p. 26-27.

Marziano Guglielminetti. Augusto Monti scrittore. «Sigma», n.s., 14 (1981), n. 1, p. 1-14: 12-14.

Franca Porticelli. Faustino Curlo e l'acquisizione della Raccolta Renzo Giordano. In: Torino musicale scrinium di Vivaldi: il teatro vivaldiano nelle raccolte manoscritte della Biblioteca nazionale universitaria di Torino: introduzione alla mostra: Torino, Biblioteca nazionale universitaria, 14 febbraio-3 giugno 2006, a cura di Maria Letizia Sebastiani e Franca Porticelli. Torino: Biblioteca nazionale universitaria, 2006, p. 129-136.

Enzo Bottasso. Dizionario dei bibliotecari e bibliografi italiani dal XVI al XX secolo, a cura di Roberto Alciati. [Montevarchi]: Accademia valdarnese del Poggio, 2009, p. 151.



Copyright AIB 2004-01-25, ultimo aggiornamento 2020-05-01, a cura di Simonetta Buttò e Alberto Petrucciani
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