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Dizionario bio-bibliografico dei bibliotecari italiani del XX secolo

[Ritratto]

De Gregori, Giorgio

(Roma 25 settembre 1913 – Roma 30 giugno 2003)

Quarto figlio di Luigi De Gregori, frequentò il Liceo Visconti a Roma e si laureò in lettere nel novembre 1935 con una tesi su Le biblioteche romane nell'età imperiale, pubblicata in forma rimaneggiata nel 1937 in «Accademie e biblioteche d'Italia». Nel 1935 ottenne anche il diploma di paleografia e dottrina archivistica presso l'Archivio di Stato di Roma.
Primo nel concorso per quattro posti di bibliotecario del 1937, dal 1º agosto venne destinato, come bibliotecario aggiunto, alla Biblioteca nazionale centrale di Firenze. Promosso bibliotecario del marzo 1941, da gennaio a giugno 1942 fu comandato alla Biblioteca universitaria di Bologna. Ottenne quindi il trasferimento a Roma, destinato alla Biblioteca nazionale centrale ma comandato alla Biblioteca dell'Accademia d'Italia.
Chiamato alle armi nel dicembre 1942, come tenente degli alpini, dopo l'8 settembre 1943 fu catturato dai tedeschi insieme ai suoi soldati, mentre era di stanza ad Antibes, ma riuscì a fuggire e a rientrare a Roma in ottobre. Non avendo un regolare congedo, dovette accettare la destinazione a Padova, alla Direzione generale delle accademie e biblioteche trasferita al Nord a seguito della costituzione della Repubblica sociale, dove si occupò delle operazioni legate alla protezione del materiale di pregio delle biblioteche.
Superato il giudizio di epurazione, rientrò in servizio nel gennaio 1946, comandato alla Biblioteca di archeologia e storia dell'arte, della quale si stava organizzando il rientro a Palazzo Venezia, e poi formalmente trasferito in dicembre. Nel 1946-1947 collaborò col padre alle operazioni connesse al rientro in Italia delle biblioteche germaniche di Roma e Firenze.
Promosso nel giugno 1948 bibliotecario di 1ª classe, nel 1949 si occupò anche del riordino della Biblioteca della Corte dei Conti.

Nel maggio 1952 assunse la direzione della Soprintendenza bibliografica per l'Abruzzo e il Molise, con sede a Pescara. Vi promosse subito il progetto di un Catalogo unico regionale, basato sul materiale delle cinque biblioteche provinciali, che nel 1960 raggiunse la consistenza di 143.904 schede per 53.056 opere catalogate. A partire dal 1955 la Soprintendenza partecipò al Servizio nazionale di lettura, attivando tre reti di posti di prestito che facevano capo alle biblioteche comunali di Ortona, Castel di Sangro e Isernia. Contribuì inoltre alla costituzione della Sezione abruzzese e molisana dell'Associazione italiana per le biblioteche, nel 1954, e all'organizzazione, a Chieti e Pescara nel giugno 1955, del primo "Convegno regionale dei bibliotecari".
Nel febbraio 1958 fu nominato direttore dell'Ufficio esecutivo del Centro nazionale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche (CUBI), mantenendo fino al maggio 1961 anche l'incarico di soprintendente bibliografico per l'Abruzzo e il Molise.
Promosso direttore di biblioteca di 3ª classe nell'ottobre 1958, dal 1º giugno 1961 lasciò i ruoli delle biblioteche governative per andare a dirigere la Biblioteca della Corte costituzionale, dove rimase fino al collocamento a riposo, nell'agosto 1977.
Nei giorni successivi all'alluvione di Firenze del 4 novembre 1966 fu chiamato da Emanuele Casamassima, suo carissimo amico, a prestare il suo aiuto nelle prime operazioni di recupero del materiale della Biblioteca nazionale centrale.
Socio dell'Associazione italiana biblioteche già dal 1937, ebbe poi larga parte nella rifondazione democratica dell'Associazione e ne fu tesoriere dal 1951 al 1954 e membro del Consiglio direttivo dal 1954 al 1957. Primo firmatario dell'ordine del giorno che nell'Assemblea di Chianciano del 1960 decise per una maggiore caratterizzazione professionale dell'AIB, ne fu nuovamente tesoriere dal 1961 al 1965, membro del Consiglio direttivo dal 1964 al 1967, con l'incarico di segretario, e di nuovo dal 1969 al 1972 e dal 1975 al 1978, come segretario dal 1969 al 1975. Fece inoltre parte della Commissione di studio per le biblioteche degli enti locali (1963-1968), che preparò i primi standard italiani per le biblioteche pubbliche, fu redattore capo del «Bollettino d'informazioni» e dal 1967 al 1969, e poi dal 1976 fin verso il 1989, curò la Biblioteca e l'Archivio dell'AIB; nel 1981 fu nominato socio d'onore. Fu inoltre vicepresidente (1958-1961) e commissario (1964) della Sezione Abruzzo.
Nei suoi numerosi contributi si occupò particolarmente dei problemi delle biblioteche pubbliche, della catalogazione collettiva e in cooperazione e del deposito legale. Negli ultimi anni si dedicò in particolar modo alla storia recente delle biblioteche e dei bibliotecari italiani, con vari lavori pubblicati nel «Bollettino AIB», «La bibliofilia» e altre riviste e con i volumi Vita di un bibliotecario romano: Luigi De Gregori (Roma 1999) e Per una storia dei bibliotecari italiani del XX secolo: dizionario bio-bibliografico 1900-1990 (ivi 1999, con la collaborazione di Simonetta Buttò). Sua ultima pubblicazione fu l'autobiografia La mia vita tra le rocce e tra i libri (ivi 2003), uscita poco dopo la sua morte.
Dal 2007 il Premio Giorgio De Gregori, promosso dai figli Luigi e Francesco e dall'Associazione italiana biblioteche, offre ogni anno un riconoscimento a studi inediti su argomenti d'interesse per le biblioteche, i cui autori non abbiano superato i 35 anni.
In occasione del centenario della nascita si tenne a Roma e Pescara, il 25-26 settembre 2013, il convegno "In ricordo di Giorgio De Gregori (1913-2003)".
La sua biblioteca di carattere professionale, contenente anche libri del padre, è stata donata all'AIB e costituisce il fondo Giorgio De Gregori della Biblioteca.

Andrea Paoli

Gran ritorno al Congresso di un signore di altri tempi: Giorgio de Gregori. (AIB '99). «AIB notizie», 11 (1999), n. 6, p. 10-11, con una fotografia.

Omaggio a Giorgio De Gregori. «AIB notizie», 15 (2003), n. 7, p. 7-12. Con testimonianze di Vilma Alberani, Sebastiano Amande, Simonetta Buttò, Walter Capezzali, Dario D'Alessandro, Gianni Lazzari, Concetta Mineo, Andrea Paoli, Alberto Petrucciani, Igino Poggiali e Carlo Revelli. Vedi anche Giuliana Zagra, La scrivania di un bibliotecario, ivi, p. 3.

Andrea Capaccioni. Giorgio De Gregori: con lui scompare uno dei bibliotecari che più si sono impegnati nella promozione della professione in Italia. (Ricordo). «Biblioteche oggi», 21 (2003), n. 8, p. 59-61, con due fotografie.

Lucio De Marcellis. Ricordo di Giorgio De Gregori. «Notizie dalla Delfico», 17 (2003), n. 1/3, p. 10-14, con cinque fotografie.

Giorgio De Gregori. La mia vita tra le rocce e tra i libri, con la collaborazione di Andrea Paoli, presentazione di Alberto Petrucciani. Roma: Associazione italiana biblioteche, 2003. 287 p.: ill. Contiene anche la Bibliografia degli scritti di Giorgio De Gregori, a cura di Andrea Paoli, p. 265-278.

Chiara Morabito - Andrea Paoli, Il fondo Giorgio de Gregori della Biblioteca dell'AIB. (La biblioteca delle biblioteche). «AIB notizie», 17 (2005), n. 5, p. 14-15: ill..

Walter Capezzali. Giorgio De Gregori e la sua benefica incursione tra le biblioteche d'Abruzzo e Molise (1952-1960). In: Pensare le biblioteche: studi e interventi offerti a Paolo Traniello, a cura di Angela Nuovo, Alberto Petrucciani e Graziano Ruffini. Roma: Sinnos, 2008, p. 217-236.

Andrea Paoli. Giorgio de Gregori. In: Dizionario biografico dei soprintendenti bibliografici (1919-1972). Bologna: Bononia University Press, 2011, p. 215-226, con ulteriori riferimenti bibliografici.



Copyright AIB 2023-01-20, ultimo aggiornamento 2023-01-20, a cura di Simonetta Buttò e Alberto Petrucciani
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