Del Vita, Alessandro

(Arezzo 15 gennaio 1885 – Arezzo 28 giugno 1961)

Professore, studioso di archeologia e storia dell'arte, ispettore onorario ai monumenti e scavi di Arezzo. Nel 1925 fu tra i firmatari del Manifesto degli intellettuali del fascismo redatto da Giovanni Gentile.
Dagli anni Venti, fino alla caduta del fascismo, direttore del Museo archeologico, della Pinacoteca e della Biblioteca della Fraternita dei Laici di Arezzo. Partecipò nel 1929 al primo Congresso mondiale delle biblioteche e di bibliografia. Negli anni Trenta, anche per sollecitazione della Soprintendenza bibliografica per la Toscana, l'ordinamento della Biblioteca venne migliorato, con la redazione di un inventario generale e l'avvio del catalogo per soggetti, e il suo patrimonio arricchito tramite acquisti e lasciti, ma il servizio al pubblico rimase sempre piuttosto limitato e ristretto.
Socio dell'Associazione italiana biblioteche dalla sua costituzione (1930), non compare più nell'elenco degli iscritti dal 1934.
Fondò nel 1927 la rivista «Il Vasari», dedicata agli studi vasariani, e fu anche conservatore di Casa Vasari e dell'Archivio vasariano. Pubblicò numerosi lavori, basati anche su ricerche archivistiche, su artisti e monumenti del territorio aretino, nel «Bollettino d'arte», in «Dedalo» e altre riviste. Dedicò alcuni studi anche a Pietro Aretino.
Si occupò inoltre della prima sistemazione del Museo civico di Castiglion Fiorentino, di cui pubblicò una guida.
Fu anche socio dell'Accademia Petrarca di Arezzo e, dal 1927, socio onorario dell'Accademia Etrusca di Cortona (radiato nel 1946).