Nel 1918, appena tredicenne, fu assunto come fattorino alla Biblioteca Casanatense di Roma e nel luglio 1928, espletato il servizio militare (1925-1927), vi fu riassunto con la qualifica di custode.
Raggiunta dal 1º ottobre 1932 la posizione di impiegato della carriera esecutiva, restò nella Biblioteca Casanatense fino al pensionamento (1970), esercitando la funzione di ragioniere economo e raggiungendo il massimo grado della sua carriera. Rimasto 52 anni in servizio presso la stessa biblioteca, ne era diventato profondo conoscitore, così da rendersi prezioso collaboratore in ogni circostanza, sia per gli utenti che per i direttori, dei quali seppe sempre guadagnarsi la stima e la fiducia. Nelle molte mostre organizzate in biblioteca era sempre il depositario del materiale raro e di pregio che affluiva da altri istituti, e spesso veniva incaricato di seguirne i trasferimenti, anche fuori Roma. In occasione della Mostra nazionale della miniatura in Palazzo Venezia del 1953 meritò un esplicito riconoscimento da parte del prof. Mario Salmi, che ne aveva curato l'ordinamento, per l'attenzione che aveva avuto verso tutto il materiale preziosissimo raccolto prima dell'esposizione nella Biblioteca Casanatense.
Socio dell'Associazione italiana biblioteche dal 1933, negli anni successivi diede la sua collaborazione a Luigi De Gregori per le attività della segreteria. Nel dopoguerra collaborò ancora alla segreteria della Sezione Lazio e fu poi tesoriere dell'Associazione italiana biblioteche dal febbraio 1971 alla morte.
Fu anche segretario economo della Commissione di studi vinciani.

Giorgio De Gregori