Felice da Mareto

(Mareto, Farini PC 16 aprile 1909 – Parma 7 marzo 1980)

Al secolo Luigi Molga, studiò nel Seminario di Scandiano, vestì l'abito cappuccino nel noviziato di Fidenza, nel 1924, e continuò la sua formazione dal 1929 a Roma, dove fu ordinato sacerdote nel 1933.
Laureato in teologia all'Università Gregoriana di Roma nel 1934, studiò poi paleografia e archivistica nelle scuole degli archivi di Stato di Parma e di Roma.
Insegnò materie letterarie e storiche nei conventi cappuccini di Scandiano, Fidenza, Modena e Reggio Emilia e fu padre guardiano del convento di Modena dal 1940 al 1946.
Archivista della Provincia cappuccina dal 1943, si trasferì nel 1949 a Parma. Dal 1952 diresse la Biblioteca dei Cappuccini di Parma e nel 1954 venne incaricato anche del riordinamento dell'archivio dell'Ordine Costantiniano e della relativa biblioteca nella stessa città. Alla Biblioteca "Adeodato Turchi" di Parma diede un notevole impulso, sia per l'arricchimento delle raccolte, sia per il loro riordinamento con criteri moderni, in una nuova scaffalatura metallica, con il supporto della Soprintendenza bibliografica di Modena.
Nel 1957 lasciò la Biblioteca di Parma e l'incarico di archivista provinciale trasferendosi a Roma, presso l'Istituto storico dei Cappuccini, per curarne l'attività bibliografica, e diresse anche, negli anni Sessanta, la Biblioteca centrale dell'ordine. Nel 1968 tornò a Parma, dove si dedicò a lavori storici e bibliografici.
Socio dell'Associazione italiana biblioteche almeno dal 1954 al 1967, prese parte ai Congressi di Chianciano (1960) e Spoleto (1964). Fu anche membro dell'Associazione nazionale archivistica italiana e dell'Associazione archivistica ecclesiastica (dal 1957) e socio effettivo della Deputazione di storia patria per le province parmensi.