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Dizionario bio-bibliografico dei bibliotecari italiani del XX secolo

[Ritratto]

Fittipaldi, Massimo

(Napoli 19 febbraio 1910 – Napoli 19 settembre 2007)

Dopo la laurea in lettere, conseguita all'Università di Napoli, entrò nelle biblioteche governative come bibliotecario aggiunto, per concorso, dal 1º luglio 1934. Destinato alla Biblioteca nazionale di Palermo, dove svolse anche la funzione di ispettore della Soprintendenza bibliografica, poté rientrare a Napoli, alla Biblioteca nazionale in cui svolse poi quasi tutta la sua carriera, verso la fine del 1936.
Nell'agosto 1939 fu promosso bibliotecario e dal maggio 1942 bibliotecario capo. Lavorò sempre presso la Biblioteca nazionale di Napoli, collaborando anche all'attività della Soprintendenza bibliografica per la Campania e la Calabria, e negli anni della guerra si prodigò con la direttrice Guerriera Guerrieri per lo sfollamento e la protezione del materiale delle biblioteche napoletane. Secondo alcune testimonianze, prima della caduta del fascismo prese parte alle attività cospirative che facevano capo ad Alfredo Parente presso la Biblioteca della Società napoletana di storia patria.
Nel dopoguerra conseguì la promozione a direttore di 3ª classe (maggio 1954), di 2ª classe (luglio 1961) e poi di 1ª classe (febbraio 1963). Nell'ottobre 1967, a seguito del pensionamento di Guerriera Guerrieri, venne nominato direttore della Biblioteca nazionale di Napoli.
Dirigente dal gennaio 1971, lasciò la direzione della Biblioteca dal 1º novembre per la nomina ad ispettore centrale al Ministero della pubblica istruzione, dove rimase fino al collocamento a riposo.
Socio dell'Associazione italiana biblioteche probabilmente dal 1936, partecipò ai congressi del 1937 e del 1940. Nel dopoguerra aderì alla ricostituzione dell'AIB e nell'ottobre 1948 venne eletto nel primo Comitato regionale provvisorio della Sezione di Napoli, con l'incarico di cassiere, e rappresentò la Sezione all'Assemblea di Palermo in cui venne approvato il primo Statuto democratico dell'Associazione. Venne rieletto ininterrottamente nel Comitato regionale della Sezione Campania fino al 1976, con l'incarico di segretario dal 1949 al 1969, come più stretto collaboratore della presidente Guerriera Guerrieri.

Insegnò nei corsi di formazione per le biblioteche popolari e scolastiche e alla Scuola di perfezionamento per bibliotecari e archivisti dell'Università di Napoli. Nel 1969 fu tra i fondatori del Centro internazionale per lo studio dei papiri ercolanesi, promosso da Marcello Gigante. Fu anche socio dell'Accademia Pontaniana (corrispondente dal 1970 e ordinario dal 1971) e della Società napoletana di storia patria e membro della Commissione Indici e cataloghi presso il Ministero della pubblica istruzione.
Pubblicò un contributo su I codici purpurei (Napoli: L'arte tipografica, 1970) e curò i cataloghi di alcune mostre organizzate dalla Biblioteca nazionale di Napoli (Mostra bibliografica per la storia della Chiesa in Campania e in Calabria, Napoli: Giannini, 1950; Mostra bibliografica agostiniana, Napoli: Industria tipografica artistica, 1954). Collaborò all'«Almanacco dei bibliotecari italiani», contribuì con un ricordo al volume L'opera di Guerriera Guerrieri (Napoli: Industria tipografica artistica, 1976) e molti anni dopo ne pubblicò un profilo (Una direttrice di spicco: in memoria di Guerriera Guerrieri, «Napoli nobilissima», 5 (2004), n. 1/2, p. 61-64).

Alberto Petrucciani

Un cordiale ringraziamento a Marco Borra e Rosa Maiello per le notizie fornite.



Copyright AIB 2007-11-01, ultimo aggiornamento 2022-08-01, a cura di Simonetta Buttò e Alberto Petrucciani
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