[AIB]  AIB. Pubblicazioni. DBBI20
AIB-WEB | Pubblicazioni AIB | DBBI20 Indice delle voci

Dizionario bio-bibliografico dei bibliotecari italiani del XX secolo

[Ritratto]

Foà, Aristide

(Monticelli d'Ongina PC 8 aprile 1876 – Parma 5 maggio 1965)

Nato in una famiglia di religione ebraica, si trasferì in giovane età a Parma. Frequentò le scuole normali e poi nel 1900 conseguì da privatista il diploma di maestro elementare.
Avviato alla carriera di insegnante, si consacrò presto alla cura della Biblioteca popolare circolante sorta nella città per iniziativa della Società parmense per l'istruzione gratuita popolare. Dal 1899 ricoprì, su propria richiesta, il ruolo di "conservatore e distributore di libri" presso la Biblioteca.
Ne assunse ufficialmente la direzione nel 1912 quando l'istituzione cittadina passò sotto la tutela del Comune, impegnandosi con profitto nell'opera di riordinamento e incremento del patrimonio librario.
Per il lungo periodo durante il quale la Biblioteca fu interamente affidata a lui, essa beneficiò di interventi che valsero all'istituzione un'efficienza tutta misurata nel rispondere alle esigenze dei lettori. Segno tangibile di plauso all'attivitą svolta sono le numerose attestazioni di stima ricevute dal Foà nel corso della carriera, non ultima quella giunta nel 1935 da parte di Raffaele Cognetti De Martiis, in veste di ispettore bibliografico per la provincia di Parma; nonché i periodici incrementi nella retribuzione percepita. Il prestigio raggiunto dalla Biblioteca era tale che essa figurava come la più viva tra le istituzioni sussidiarie della scuola nella città di Parma.
Cultore dell'arte a tutto tondo, viene ricordato come un artista poliedrico. Profondo conoscitore di musica classica, si fece apprezzare anche per le doti di critico musicale (pubblicò commenti ad alcune opere di Wagner, quali La Walchiria nel 1924 e Sigfrido nel 1927).

La sua vera passione tuttavia era la pittura. La realizzazione di ventiquattro tavole ad acquerello raffiguranti episodi tratti dalla Commedia rappresenta la sua opera più significativa; per queste Visioni dantesche ricevette nel 1929 il Gran Premio dell'Accademia d'Italia.
Perseguitato durante la campagna razziale, subì i provvedimenti stabiliti per i cittadini di origine ebraica; venne dispensato dal servizio in biblioteca a decorrere dal 1º gennaio 1939 in ottemperanza alle disposizioni emanate dal regime fascista.
Nel corso della Seconda guerra mondiale riparò in Svizzera. Prese parte allo "Studio universitario" istituito presso il campo di internamento di Murren, dove nel 1944 figura tra i nomi dei docenti rifugiati.
Rientrato a Parma, dedicò il resto dei suoi giorni alla promozione delle proprie opere pittoriche, allestendo mostre in diverse città italiane.

Fabiola Mataloni

Roberto Lasagni. Foà Aristide. In: Dizionario dei parmigiani. https://www.parmaelasuastoria.it/it-IT/Dizionario-biografico--Ferrarini-Fontanili.aspx#foa%20ari.

Fabiola Mataloni. La Biblioteca popolare di Parma sotto la direzione del maestro Aristide Foà (1912-1938). Tesi di laurea in Bibliografia e biblioteconomia, Università di Bologna, Facoltà di lettere e filosofia, relatore prof. Paolo Tinti, a.a. 2008/09.



Copyright AIB 2011-03-27, ultimo aggiornamento 2021-12-10, a cura di Simonetta Buttò e Alberto Petrucciani
URL: https://www.aib.it/aib/editoria/dbbi20/foa.htm

AIB-WEB | Pubblicazioni AIB | DBBI20 Indice delle voci