Fu assunto dal Comune di Genova nel 1905 come distributore di 2ª classe alla Biblioteca Berio. Si laureò poi in giurisprudenza all'Università di Genova nel 1909. Fu promosso distributore di 1ª classe nel 1911, ordinatore nel 1921, assistente bibliotecario nel 1924 (in quell'anno si sposò) e conservatore nel 1931. Tutta la sua carriera si svolse nel Comune di Genova, salvo l'interruzione per la chiamata alle armi nella Prima guerra mondiale, che combatté in un reparto di artiglieria da montagna, rientrando in biblioteca nel marzo 1919.
Nel 1941, in seguito alla morte di Bignone l'anno precedente, assunse la direzione della Biblioteca civica Berio, con la qualifica di bibliotecario capo.
Condizionato anche dal fatto che la Berio era una biblioteca molto frequentata, antepose il servizio agli utenti alla messa in sicurezza dei volumi e dei cataloghi. Dopo il bombardamento navale del 9 febbraio 1941, che portò i primi danni alla Biblioteca, fu sfollata solo la parte più preziosa del patrimonio, i manoscritti, gli incunaboli, la raccolta colombiana e il fondo Torre, costituito da esemplari particolarmente rari. All'inizio del novembre 1942 suggerì di trasportare in luogo sicuro la maggior parte del patrimonio librario rimasto in sede, ma era troppo tardi: in seguito ai bombardamenti aerei del 7 e soprattutto del 13 novembre due terzi del patrimonio andò distrutto e l'edificio fu danneggiato gravemente. La Biblioteca fu chiusa al pubblico e nel marzo 1943 i volumi scampati all'incendio furono ricoverati a Voltaggio nell'entroterra.
Nell'ottobre 1945, collocato in soprannumero per raggiunti limiti d'età e di servizio, lasciò la direzione della Biblioteca, pur continuando a prestare servizio, e fu poi collocato a riposo il 15 aprile 1947.
Pubblicò alcuni articoli su manoscritti della Berio, con particolare attenzione per quelli di carattere cartografico, nei periodici «Genova», «A Compagna» e «Il raccoglitore ligure». Il suo contributo sul cartografo Matteo Vinzoni fu premiato dall'amministrazione comunale e pubblicato sulla rivista municipale nel 1932.
Lasciò i suoi libri alla Biblioteca Berio.

Laura Malfatto