Marti, Pietro

(Ruffano LE 16 giugno 1863 – Lecce 18 aprile 1933)

Conseguito il patentino di maestro elementare, insegnò dal 1880 al 1883 nella scuola comunale di Ruffano e dal 1884 in un istituto privato a Lecce. Fu poi professore di lettere a Comacchio, dal 1893, e nelle scuole tecniche e magistrali di Taranto, Lecce e San Severo, concludendo la carriera d'insegnante come professore incaricato di Storia dell'arte al Liceo Palmieri del capoluogo salentino.
Fu anche giornalista, fondatore e direttore di vari periodici, generalmente di breve durata, a Taranto e a Lecce, tra i quali, in quest'ultima città, «La democrazia» (1887-1920), «Fede» (1923-1925) e «La voce del Salento» (1926-1933).
Diresse la Biblioteca provinciale di Lecce dal 1928 alla morte, inizialmente come reggente, succedendo a Nicola Bernardini.
Pubblicò il Catalogo bibliografico delle opere di scrittori salentini raccolte fino al maggio 1929 dalla Biblioteca provinciale (Lecce: Tip. La modernissima, 1929).
Socio dell'Associazione italiana biblioteche dalla sua costituzione (1930), partecipò con una comunicazione al secondo Congresso nazionale, tenuto nel 1932.
Fu anche consigliere comunale e assessore al Comune di Lecce, ispettore onorario ai monumenti e scavi per la provincia di Lecce (dal 1923, ma dimissionario nel 1929), e organizzatore di mostre d'arte.
Tra le sue numerose pubblicazioni di arte, archeologia, storia locale e storia letteraria si ricordano particolarmente i due volumi su Origine e fortuna della coltura salentina dalle origini al Settecento (Lecce 1893-Ferrara 1895).
I comuni di Lecce, Ruffano e Manduria gli hanno intitolato una via.

Alberto Petrucciani