Masi, Giovanni

(Roma 27 ottobre 1898 – Roma 12 luglio 1971)

Richiamato alle armi nell'aprile 1917, partecipò alla prima guerra mondiale, combattendo in Francia, nella Champagne. Congedato nel gennaio 1920, lavorò come impiegato non di ruolo nel 1920-1921 alla Corte dei conti, dal 1923 al Ministero dell'economia nazionale e poi dal gennaio 1926 nelle cancellerie giudiziarie, destinato al Tribunale di Avezzano.
Conseguì la laurea in lettere nel 1929, all'Università di Roma, con una tesi su La poesia piccolo-borghese del tempo di Dante.
Vinse il concorso per le biblioteche governative bandito nel 1932 e fu destinato inizialmente, dal febbraio 1933, alla Biblioteca universitaria di Pisa, come bibliotecario aggiunto.
Già nell'anno successivo, dal 16 luglio, fu trasferito alla direzione della Biblioteca Palatina di Parma, che resse fino al 1952. Nei primi anni della sua direzione realizzò una nuova sala cataloghi e un nuovo magazzino per il materiale più recente. Nell'agosto 1938 venne promosso bibliotecario capo e nel maggio 1942 direttore di 2ª classe.
Di carattere molto schivo, dovette affrontare e portare a termine, con grande dedizione personale e scarso sostegno del Ministero, prima lo sfollamento del materiale di pregio per proteggerlo da rischi bellici, e poi il salvataggio della Biblioteca dopo il bombardamento del maggio 1944 che l'aveva in gran parte distrutta. Sotto l'occupazione tedesca appoggiò anche la Resistenza. Curò poi la ricostruzione e riorganizzazione della Biblioteca, che riaprì nel giugno 1947.
Trasferito nel 1952 alla direzione della Biblioteca Angelica, per un periodo molto breve, e poi a quella della Biblioteca Casanatense, vi rimase fino al giugno 1957, quando venne nominato ispettore generale. Fu anche membro del Consiglio superiore delle accademie e biblioteche per il quadriennio 1958-1962. Andò a riposo nel 1960 o al principio del 1961.