Laureato probabilmente in lettere, coltivò lo studio dell'ebraico e della letteratura biblica e, avendo vinto nel 1880 una borsa di studio per l'Istituto di studi superiori di Firenze, vi seguì i corsi di lingue orientali di David Castelli e Fausto Lasinio.
Lavorò nelle biblioteche governative almeno dal 1883, come assistente alla Biblioteca universitaria di Bologna, e con l'istituzione del ruolo unico venne inquadrato dal 1º gennaio 1886 come sottobibliotecario di 4ª classe, restando inizialmente alla Biblioteca universitaria di Bologna e venendo poi trasferito, probabilmente nel corso dello stesso anno, alla Biblioteca Palatina di Parma, dove si svolse la massima parte della sua carriera. Venne promosso alla 3ª classe nel dicembre 1891 e alla 2ª classe nel febbraio 1901.
Oltre a vari scritti di orientalistica e di letteratura italiana, pubblicò il catalogo dei manoscritti ebraici della Biblioteca universitaria di Bologna (1888), seguito da un articolo sugli incunaboli ebraici e altri libri rari della stessa biblioteca (1890), e un opuscolo sulla sede della Biblioteca Palatina e i lavori di ristrutturazione allora realizzati (1894). Compilò inoltre la bibliografia di Ireneo Affò (1898).
Collaborò a «Il bibliofilo» e alla «Rivista delle biblioteche e degli archivi», dove pubblicò un importante articolo sulla catalogazione delle opere orientali (1889), con indicazioni sulla trascrizione e un abbozzo di normativa, e una descrizione dei lavori realizzati alla sede della Biblioteca Parmense (1895).
Fu membro della Società asiatica italiana e della Società di studi ebraici di Parigi.

Alberto Petrucciani