Monti, Umberto

(Cervarolo di Villaminozzo RE 26 gennaio 1882 – Genova 24 settembre 1968)

Rimasto orfano ancora bambino del padre, emigrato a lavorare come manovale nel porto di Genova, e poi della madre, studiò a Genova con l'aiuto di benefattori laici e religiosi, fra i quali il padre Semeria. Pubblicò poi i ricordi della vita di montagna e degli anni di vagabondaggio della sua infanzia (Il nido nell'erba: brandelli di vita vissuta, 1938, ristampato nel 1942 e nel 1958).
Laureato in lettere all'Università di Genova nel novembre 1907, e poi nel 1912 anche in filosofia, entrò come sottobibliotecario reggente nelle biblioteche governative dal 16 marzo 1911, destinato alla Biblioteca universitaria di Genova. Nel marzo 1914 fu confermato in ruolo come sottobibliotecario di 5ª classe.
Richiamato alle armi per la prima guerra mondiale, in fanteria territoriale, nell'agosto 1916, fu congedato nel febbraio 1919, rientrando alla Biblioteca universitaria di Genova, di cui in quegli anni fu vicedirettore. Con la riforma delle carriere del 1919 fu inquadrato nel grado di bibliotecario.
Nell'aprile 1926 fu trasferito alla Biblioteca Estense di Modena. Sottoposto a indagini politiche per l'intercettazione di una sua lettera, come misura punitiva fu trasferito di nuovo dal gennaio 1931 alla Biblioteca Marciana di Venezia. Per la Soprintendenza bibliografica del Veneto, di cui fu nominato ispettore nell'aprile 1932, censì il materiale antico conservato nelle biblioteche di Zara.
Nel gennaio 1932, a seguito della morte di Augusto Riccio di Solbrito, fu inviato a reggere temporaneamente la direzione della Biblioteca Isontina di Gorizia.
Nel novembre 1934 rientrò a Genova e collaborò ai lavori per il trasferimento della Biblioteca universitaria nella nuova sede (1935).