Moschino, Ettore

(L'Aquila 20 ottobre 1867 – Roma 5 aprile 1941)

Dopo gli studi secondari all'Aquila si trasferì a Roma dove iniziò le prime collaborazioni giornalistiche.
Si spostò poi a vivere a Napoli dove collaborò a vari giornali tra i quali il «Corriere di Napoli», «Il mattino» e «Il giorno», di cui fu redattore. Nel frattempo pubblicò poesie, un romanzo, poi libretti, opere teatrali e novelle, e fu anche saggista e brillante conferenziere.
Divenne in seguito direttore del giornale «La provincia di Brescia» e collaborò ad altre testate nazionali.
Nel gennaio 1926 fu chiamato dalla Provincia dell'Aquila a dirigere la Biblioteca provinciale, con un incarico inizialmente temporaneo ma che si prolungò fino alla sua morte. Nella sua direzione si occupò in particolare di ampliare il patrimonio con maggiori acquisti e con lasciti e donazione di biblioteche private, di adeguare i cataloghi alle norme nazionali e riorganizzare la scaffalatura e le collocazioni, di migliorare gli impianti d'illuminazione e il riscaldamento della sede.
Alla Biblioteca dedicò un'ampia monografia illustrata: La "Tommasiana": storia opere e funzioni della Biblioteca provinciale di Aquila, con l'antico Archivio aquilano (Aquila: Officine grafiche Vecchioni, 1931).
Fu inoltre presidente del Comitato aquilano della Società Dante Alighieri, dal 1929, vicepresidente del Comitato dell'Aquila della Società nazionale per la storia del Risorgimento e membro della Deputazione abruzzese di storia patria; ricoprì cariche anche in altri sodalizi locali. Continuò anche a pubblicare opere letterarie, diresse il giornale «Il popolo d'Abruzzo» e fu autore di una biografia di D'Annunzio (Napoli 1938), di cui era stato amico. Collaborò alla «Nuova antologia» e al «Bullettino della Deputazione abruzzese di storia patria»