Muzzioli, Giovanni

(Forlì 30 settembre 1915 – presso Todi PG 6 settembre 1961)

Laureato in lettere all'Università di Roma nel novembre 1937 con una tesi sulle pergamene del monastero di S. Andrea Maggiore di Ravenna, sotto la guida di Vincenzo Federici, nel triennio 1937-1940 fu borsista presso la Società romana di storia patria, seguendo la Scuola di specializzazione in storia medievale e moderna.
Entrò dal 1º luglio 1940 nei ruoli dei bibliotecari governativi, destinato alla Biblioteca Casanatense, raggiungendo la posizione di vicedirettore e occupandosi in particolare della catalogazione dei manoscritti.
Dal 1º agosto 1956, per concorso, divenne direttore dell'Istituto per la patologia del libro e dall'anno successivo fece parte della Commissione «Indici e cataloghi».
Nel 1950 fece parte del comitato scientifico della mostra delle biblioteche italiane alla Biblioteca nazionale di Parigi, occupandosi in particolare delle legature, che descrisse nel catalogo (Trésors des bibliothèques d’Italie: IVe-XVIe siècles, Paris 1950), e nel 1953 curò il catalogo della Mostra storica nazionale della miniatura (Firenze 1953) tenuta a Palazzo Venezia.
Libero docente di paleografia, insegnò negli anni accademici 1953/54 e 1954/55 alla Facoltà di lettere dell'Università di Roma, dove era già stato assistente volontario. Dal 1956 al 1958 fu incaricato dell'insegnamento di diplomatica alla Scuola speciale per archivisti e bibliotecari e insegnò paleografia e diplomatica anche presso la Pontificia Università Lateranense.
Studioso attento e scrupoloso, curò tra l'altro il volume Collezioni paleografiche dell'Istituto di paleografia: catalogo (Roma 1943) e supervisionò la pubblicazione del catalogo dei manoscritti della Casanatense (Roma 1949). Dal 1947 entrò a far parte del consiglio di redazione della «Rivista di storia della Chiesa in Italia», curando un bollettino bibliografico.
Socio dell'Associazione italiana biblioteche dal dopoguerra, nel 1960-1961 ricoprì la carica di tesoriere nel Comitato direttivo provvisorio. Fu anche deputato della Società romana di storia patria dal 1947 e socio corrispondente della Deputazione di storia patria per le province di Romagna dal 1952.
Morì in un incidente automobilistico mentre si recava presso la Biblioteca comunale di Forlì.
La sua biblioteca fu acquistata nel 1963 dall'Università cattolica di Milano, un piccolo nucleo di sue carte dall'Archivio segreto vaticano.