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Nenzioni, Gino
(Bologna 8 maggio 1915 - Bologna 24 dicembre 2004)
Laureato al Magistero, impiegato del Comune di Bologna, lavorò per qualche tempo alla Biblioteca dell'Archiginnasio come "bibliotecario distributore" passando poi ad altri settori.
Alla Biblioteca dell'Archiginnasio tornò come direttore (inizialmente reggente) dal settembre 1960, rimanendovi fino al collocamento a riposo (30 aprile 1980).
Nel periodo della sua direzione venne chiuso il vecchio catalogo a schede Frati-Sorbelli con l'avvio, dal 1961, di un nuovo catalogo a schede di formato internazionale ed ebbe inizio un'intensa attività di promozione della lettura e di presentazione delle novità librarie con i cicli di conferenze «I Sabati dell'Archiginnasio», dal 1961, nella sala dello Stabat Mater. La cronica carenza di spazi, personale e attrezzature, particolarmente in relazione a un notevole arretrato di catalogazione e sistemazione di fondi e alle nuove esigenze di un'utenza molto cresciuta, resero però difficile, nel periodo della sua direzione, l'attività della Biblioteca, che negli anni Sessanta costituiva anche la struttura di raccordo tra la Sezione centrale di pubblica lettura e le biblioteche di quartiere. In quel periodo però venne realizzato il decentramento dei servizi bibliotecari con la realizzazione di numerose biblioteche di quartiere e lo sviluppo di un sistema urbano comprendente anche vari istituti comunali specializzati.
Rappresentò inoltre il Comune di Bologna, dal 1959, nel Consorzio provinciale per la pubblica lettura.
Socio dell'Associazione italiana biblioteche almeno dal 1960 fino al 1980, partecipò all'Assemblea di Chianciano (ottobre 1960), sostenendo la trasformazione dell'Associazione in senso professionale, e venne poi eletto vicepresidente della Sezione di Bologna, della Romagna e delle Marche dal 1961 al 1967 e ancora, dopo una breve interruzione, dal 1968 al 1971. Dal 1964 al 1967 fu anche membro del Collegio dei probiviri; nel 1967 venne eletto nel Consiglio direttivo, in rappresentanza dei bibliotecari degli enti locali, ma rinunciò in favore di Enzo Bottasso; nel 1972 venne eletto come supplente nel Collegio dei revisori dei conti.
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