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Dizionario bio-bibliografico dei bibliotecari italiani del XX secolo

[Ritratto]

Passigli, Guglielmo (Giuseppe Guglielmo)

(Firenze 26 agosto 1877 – Roma 19 giugno 1942)

Appartenente a una famiglia toscana di origine ebraica, si appassionò particolarmente alla Russia, dove compì vari viaggi fin da giovanissimo. Dopo il liceo si iscrisse all'Università di Roma, al corso di Chimica e farmacia, nel 1894/95, ma passò poi a Giurisprudenza, in cui conseguì la laurea nel dicembre 1899. Ottenne anche l'abilitazione all'insegnamento dell'inglese, nel 1896/97, e del francese due anni dopo.
Già prima della laurea aveva iniziato a collaborare, anche come redattore, alla «Nuova Antologia», in cui pubblicò interessanti reportages di viaggio, contribuendo anche alle ricche rubriche di notizie.
Partecipò al concorso bandito nel 1900 per le biblioteche governative ed entrò in servizio il 1º febbraio 1901 come sottobibliotecario reggente, assegnato alla Biblioteca nazionale di Napoli, ma riuscì a rientrare a Roma già in aprile, con destinazione alla Biblioteca nazionale, dove gli fu affidato l'Ufficio prestito e poco dopo la responsabilità della Sala di lettura.
Negli anni 1904/05 e 1905/06 tenne un lettorato gratuito di lingua russa all'Università di Roma e coltivò l'idea di conseguire la libera docenza. Si deve a lui la costituzione di un primo fondo di testi in russo nella Biblioteca nazionale, acquistati tra il 1904 e il 1905. Pubblicò anche varie traduzioni, da Andreev (1904), da Gogol' (1906) e da Tolstoj: un'edizione illustrata di Guerra e pace pubblicata a dispense dalla Società editrice laziale (1909).

Per frizioni sul posto di lavoro fu trasferito nel febbraio 1906 alla Biblioteca Alessandrina, rientrando a maggio alla Nazionale, dove fu addetto alla Sala riservata, e in seguito tornò a essere responsabile della Sala di lettura generale, della Sala delle signore e dell'Ufficio prestito.
Chiamato alle armi nel dicembre 1916, fu assegnato alla censura militare e poi svolse importanti missioni in Russia, nel 1917, e a Stoccolma. Congedato nel febbraio 1919, fu di nuovo impegnato a Parigi con la Delegazione italiana per le trattative di pace e poi dal gennaio 1920, per quasi un anno e mezzo, alla Commissione interalleata di governo e plebiscito per l'Alta Slesia; anche in seguito ebbe altri incarichi speciali.
Promosso bibliotecario capo dal gennaio 1927, non accettò la direzione della Biblioteca universitaria di Pavia, preferendo la nomina alla Biblioteca universitaria di Messina, dove assunse le funzioni il 10 marzo 1927. La Biblioteca si trovava ancora in cattive condizioni e dovette provvedere a interventi sui locali e all'adeguamento degli arredi e degli impianti, impostare un riordino complessivo delle raccolte, divise in varie sezioni, creare spazi per esporre i nuovi acquisti e i periodici correnti e ricostituire l'apparato di consultazione nella Sala riservata. Diede inizio a nuovi cataloghi anche per soggetti e avviò la cernita dei fondi monastici, ancora non inventariati. Diffuse notizie sull'attività della Biblioteca per ridarle visibilità, e particolare apprezzamento suscitò la creazione di una sezione locale (Collezione messano-calabrese), con l'acquisizione di alcune raccolte private.
Nel settembre 1930 passò a dirigere la Biblioteca nazionale di Palermo, con l'incarico connesso di soprintendente bibliografico per la Sicilia. Realizzò alcune iniziative importanti per rendere più moderni e funzionali i servizi: l'esposizione al pubblico delle nuove accessioni, la creazione nella Sala riservata di un apparato di consultazione affiancato da un catalogo speciale, il recupero dei cataloghi storici e l'avvio di nuovi cataloghi a schede per autori e per soggetti. Fu incaricato anche di vigilare sulla direzione delle Universitarie di Catania e di Messina, affidate a impiegati anziani in mancanza di funzionari direttivi, e come soprintendente visitò le biblioteche più significative, sollecitando una catalogazione aggiornata e maggiore cura per il materiale di pregio.
A seguito di un intrigo locale, fu sostituito alla direzione della Biblioteca di Palermo e richiamato a Roma, dal febbraio 1933, con un incarico temporaneo, e dopo i pensionamenti del luglio 1933 poté tornare definitivamente alla Nazionale di Roma, come vicedirettore, posizione in cui concluse la sua carriera.
In questi anni diresse la Sezione di cultura generale, istituita nel 1930 con una scelta di libri recenti e un catalogo a dizionario, e poi la Sezione dei "Recentissimi", istituita per sua iniziativa nel febbraio 1935, inizialmente nell'Emeroteca e poi in una saletta autonoma, in cui gli utenti potevano accedere direttamente agli scaffali.
Socio dell'Associazione italiana fin dalla sua costituzione nel 1930, al suo rientro a Roma nel 1933 Luigi De Gregori lo fece nominare vicesegretario e poi, col rinnovo delle cariche del 1936, segretario. Divenne anche il compagno di viaggio abituale di De Gregori, il suo interprete e quando occorreva, anche in convegni italiani, il suo "portavoce", accompagnandolo alle Sessioni IFLA di Chicago (1933), Madrid (1935), Varsavia (1936) e Parigi (1937).
A seguito delle leggi razziali, fu licenziato dal 1º marzo 1939.

Alberto Petrucciani

Rita Giuliani. La prima traduzione italiana di un'opera di Leonid Andreev. In: La traduzione letteraria dal russo nelle lingue romanze e dalle lingue romanze in russo. Milano: Cisalpino-Goliardica, 1979, p. 497-505. Atti del Convegno di Gargnano, 9-12 settembre 1978.

Alberto Petrucciani. Un bibliotecario giramondo e la damnatio memoriae: Guglielmo Passigli (1877-1942). In: Studi e testimonianze offerti a Luigi Crocetti. Milano: Editrice bibliografica, 2004, p. 389-409. Poi, in forma riveduta e ampliata, in Alberto Petrucciani, Libri e libertà: biblioteche e bibliotecari nell'Italia contemporanea, Manziana (Roma): Vecchiarelli, 2012, p. 313-341.

Alberto Petrucciani. Guglielmo Passigli. In: Dizionario biografico dei soprintendenti bibliografici (1919-1972). Bologna: Bononia University Press, 2011, p. 467-477, con l'elenco degli scritti e ulteriori riferimenti bibliografici.

Alberto Petrucciani. Guglielmo Passigli, bibliotecario romano e cultore della Russia ai primi del Novecento. In: Roma e il mondo: scritti in onore di Rita Giuliani, a cura di Silvia Toscano, Julija Nikolaeva, Paola Buoncristiano. Roma: Lithos, 2019, p. 103-111.



Copyright AIB 2001-04-08, ultimo aggiornamento 2023-01-15, a cura di Simonetta Buttò e Alberto Petrucciani
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