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Dizionario bio-bibliografico dei bibliotecari italiani del XX secolo

[Ritratto]

Pescio, Amedeo

(Genova 21 novembre 1880 – Genova 20 novembre 1952)

Insegnante per qualche tempo, si dedicò a partire dal 1904 al giornalismo, come capo cronista del «Secolo XIX» di Genova e poi redattore della terza pagina. Ebbe come maestro, anche nello stile brioso, Luigi Arnaldo Vassallo ("Gandolin"), uno dei giornalisti più noti del tempo. Nel 1913 fondò la rivista «La Liguria illustrata», che diresse fino alla sua chiusura nel corso del 1916.
Appassionato di storia e tradizioni locali ed efficace divulgatore, nel 1920 venne nominato provvisoriamente conservatore della Villa Imperiale di Genova e bibliotecario della Biblioteca civica Gian Luigi Lercari, allora costituita per la donazione di un facoltoso uomo d'affari, collocata nella villa stessa e inaugurata nell'ottobre 1921. Il suo nome era stato suggerito dallo stesso Lercari, che per la direzione della biblioteca desiderava una personalità bene inserita nella vita culturale della città e capace di farne un centro di attrazione non solo per gli studiosi.
Confermato stabilmente nell'incarico di direttore della Biblioteca nel 1924, passò nel ruolo organico dei dipendenti del Comune nel 1928, lasciando il lavoro al «Secolo XIX».
Per il suo dinamismo anche nell'attirare donazioni e lasciti la Biblioteca accrebbe rapidamente le sue raccolte, raggiungendo al principio degli anni Trenta i 60.000 volumi, che richiesero l'allestimento di ulteriori sale e scaffalature. Durante la sua direzione, anche per l'orientamento degli acquisti soprattutto sul materiale d'interesse attuale o locale, la Biblioteca Lercari si conquistò un nutrito pubblico, con oltre ventimila presenze all'anno e un sia pur limitato servizio di prestito. Si deve al Pescio anche l'acquisizione, nel 1927, dell'importante biblioteca scientifica appartenuta al medico Demetrio Canevari (Genova 1559-Roma 1625), successivamente trasferita alla Biblioteca Berio.

Formò personalmente, inoltre, una notevole raccolta di ritagli di giornali e riviste, soprattutto d'argomento ligure, che è tuttora conservata nella Biblioteca Lercari.
Dopo la distruzione della Berio nel bombardamento del 13 novembre 1942 la Lercari restò per parecchi anni la principale biblioteca civica della città e Pescio ne mantenne la direzione fino al 1947.
Dopo il collocamento a riposo si dedicò ancora a collaborazioni giornalistiche.
Socio della Società ligure di storia patria dal 1910, fu anche membro dell'Accademia ligustica di belle arti, consigliere della Società Dante Alighieri e tra i fondatori dell'Associazione ligure dei giornalisti.
Risulta fra i soci della Sezione di Genova dell'Associazione italiana biblioteche nel 1949, già a riposo.
Oltre all'attività giornalistica, pubblicò diversi volumi di divulgazione storica e d'argomento locale, tra i quali Settecento genovese (Napoli: Sandron, 1922, nella «Collezione settecentesca» diretta da Salvatore Di Giacomo) e I nomi delle strade di Genova (Genova: Il secolo XIX, 1912). Scrisse anche novelle e qualche componimento poetico in dialetto.
Il Comune di Genova ha intitolato al suo nome una via in città.

Alberto Petrucciani

L'Italia e gli italiani di oggi, a cura di Arturo Codignola. Genova: Il nuovo mondo, 1947, p. 559 (che indica come data di nascita il 20 novembre).

Chi è?: dizionario biografico degli italiani d'oggi. 5ª ed. Roma: Filippo Scarano, 1948, p. 708-709 (che indica come data di nascita il 20 novembre).

Giuliano Balestreri. Mondo di A. Pescio. «Genova», 31 (1954), n. 7, p. 14-17: ill. (che indica come data di morte il 19 novembre)

Giuseppe Piersantelli. Storia delle biblioteche civiche genovesi. Vol. 2. Firenze: Olschki, 1964, p. 16-28 (che indica come data di nascita il 12 novembre).

Enzo Bottasso. Dizionario dei bibliotecari e bibliografi italiani dal XVI al XX secolo, a cura di Roberto Alciati. [Montevarchi]: Accademia valdarnese del Poggio, 2009, p. 357-358 (che indica come data di nascita il 12 novembre).

Annarita Bruno. "Voglia credermi, signor sindaco, quale cittadino e funzionario del Comune, sempre suo devotissimo": l'Iniziale della Lercariana: la relazione di Amedeo Pescio per il sindaco Vannuccio Faralli. «Vedi anche», 30 (2020), n. 1, p. 3-11: ill.



Copyright AIB 2006-08-01, ultimo aggiornamento 2021-11-14, a cura di Simonetta Buttò e Alberto Petrucciani
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