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Dizionario bio-bibliografico dei bibliotecari italiani del XX secolo

[Ritratto]

Praga, Giuseppe

(Sant'Eufemia di Zara, Dalmazia, 19 marzo 1893 – Venezia 19 febbraio 1958)

Dopo gli studi secondari a Zara conseguì la laurea in filologia all'Università di Vienna nel 1918 e poi quella in lettere all'Università di Padova nel 1920. Irredentista e legionario fiumano, fu attivo in diverse organizzazioni dalmate e sempre impegnato in vari aspetti della vita culturale della sua terra.
Insegnò dal 1921 nelle scuole medie, dal 1922 di ruolo all'Istituto tecnico di Zara; nel 1930 conseguì la libera docenza in paleografia e diplomatica.
Dopo esser stato, negli anni giovanili, direttore della Biblioteca popolare, fondata nel 1905 dalla Società degli studenti italiani della Dalmazia, dal 1929 collaborò con la Soprintendenza bibliografica per le Venezie come ispettore bibliografico onorario. Nel 1932 fu nominato direttore direttore della Biblioteca comunale Paravia di Zara, di cui curò la riorganizzazione e il trasferimento in una nuova sede, con attrezzature moderne, aperta nel novembre 1938. Continuò per qualche tempo a insegnare ma fu poi comandato a tempo pieno, dal febbraio 1933, alla Soprintendenza, per dedicare tutta la sua attività alla Biblioteca di Zara. Oltre alla nuova sistemazione fisica, curò anche l'attività di catalogazione, per rafforzare il ruolo della Paravia come istituto di studio e di conservazione, destinato alla ricerca scientifica. Inoltre, nella politica delle acquisizioni, si interessò anche alla cultura del mondo iugoslavo, in accordo con il soprintendente bibliografico, che allora era il direttore della Biblioteca Marciana Luigi Ferrari.
Dall'agosto 1936 fu incaricato anche della direzione dell'Archivio di Stato di Zara. Nel gennaio 1943 fu in procinto di passare nei ruoli dell'amministrazione archivistica, per essere nominato primo soprintendente archivistico per la Dalmazia, ma il progetto non venne realizzato per il peggioramento della situazione bellica; ai primi di settembre lasciò la direzione dell'Archivio per occuparsi soltanto del trasferimento del materiale delle biblioteche.

Curò la messa in salvo a Venezia del materiale di maggiore pregio delle biblioteche dalmate e nel dicembre 1943 lasciò definitivamente Zara, pesantemente colpita dai bombardamenti, trasferendosi a Venezia. Fu poi comandato per diversi mesi alla Direzione generale delle accademie e biblioteche a Padova, tornando verso la fine del 1944 a lavorare alla Biblioteca Marciana.
Nel dopoguerra, come bibliotecario aggregato alla Marciana, curò in particolare il catalogo per soggetti delle pubblicazioni di argomento veneto, e alla Biblioteca fu poi donata dagli eredi la sua ricca raccolta di manoscritti.
Fu socio dell'Associazione italiana biblioteche nel dopoguerra, dal 1950 alla morte.
Fondatore e primo presidente (1926-1934) della Società dalmata di storia patria, fu anche socio effettivo (dal 1927) e consigliere (dal 1929) della Deputazione di storia patria per le Venezie (confermato nel 1947 e fino alla morte) e presidente nel 1939-1940 della Sezione Dalmazia della Deputazione veneta.
Fu autore di numerosi lavori storici, tra cui spicca una Storia di Dalmazia (edita più volte a partire dal 1941), e collaborò con diverse voci all'Enciclopedia italiana. I suoi Scritti sulla Dalmazia sono stati raccolti, nel 2014, in tre volumi.

Stefano Trovato

Chi è?: dizionario degli italiani d'oggi. 2ª ed. Roma: A. F. Formiggini, 1931, p. 615-616; 3ª ed., ivi, 1936, p. 748-749; 4ª ed., Roma: Cenacolo, 1940, p. 768.

Chi è?: dizionario biografico degli italiani d'oggi. 5ª ed. Roma: Filippo Scarano, 1948, p. 744.

Ildebrando Tacconi. Giuseppe Praga. «Archivio veneto», 5ª serie, 62 (1958), p. 151-156.

Andrea Ostoja. Ricordo dell'archivista Giuseppe Praga. «Rassegna degli archivi di Stato», 19 (1959), n. 3, p. 331-332.

Commemorazione di Giuseppe Praga a Venezia. «Accademie e biblioteche d'Italia», 27 (1959), n. 4, p. 309 (tenuta il 23 maggio 1959).

Miscellanea in onore di Giuseppe Praga, storico e patriota dalmata. Venezia: "La rivista dalmatica", 1959. 224 p.: tav. Contiene: Angelo De Benvenuti, Con Giuseppe Praga nel fervore e nell'affinità degli studi, p. 7-11. Silvio Brunelli, Giuseppe Praga nei ricordi di un amico, p. 13-25. T. Gasparrini Leporace, Documenti dell'Archivio di Stato di Zara sulla vita e l'attività di Panfilo Castaldi, p. 27-72. Arrigo Zink, Tra note, appunti, abbozzi e 1avori, in parte inediti, di Giuseppe Praga, p. 73-83. Giorgio E. Ferrari, Le carte di storia ed erudizione dalmatica di Giuseppe Praga, ora marciane (studio introduttivo), p. 85-215. Antonio Just Verdus, Bibliografia delle opere di Giuseppe Praga, p. 217-224.

Anna Saitta Revignas. La raccolta Praga di manoscritti e libri liturgici in caratteri cirillici. «Accademie e biblioteche d'Italia», 29 (1961), n. 2, p. 105-114.

Giorgio De Gregori - Simonetta Buttò. Per una storia dei bibliotecari italiani del XX secolo: dizionario bio-bibliografico 1900-1990. Roma: Associazione italiana biblioteche, 1999, p. 147 (voce di Simonetta Buttò).

Enzo Bottasso. Dizionario dei bibliotecari e bibliografi italiani dal XVI al XX secolo, a cura di Roberto Alciati. [Montevarchi]: Accademia valdarnese del Poggio, 2009, p. 371.

Repertorio del personale degli archivi di Stato. Vol. 2: (1919-1946), a cura di Maurizio Cassetti, Ugo Falcone e Maria Teresa Piano Mortari; con saggio storico-archivistico di Elio Lodolini. Roma: Ministero per i beni e le attività culturali, Direzione generale per gli archivi, 2012, p. 321-323.

Stefano Trovato. Giuseppe Praga bibliotecario. «Atti e memorie della Società dalmata di storia patria», 35 = 3ª serie, 2 (2013), p. 117-151.



Copyright AIB 2000-05-22, ultimo aggiornamento 2021-12-16, a cura di Simonetta Buttò e Alberto Petrucciani
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