Interrotti gli studi di giurisprudenza per seguire la via del giornalismo, che fu l'interesse principale della sua vita, cercò un impiego nelle biblioteche pubbliche governative.
Iniziò la carriera come apprendista distributore alla Biblioteca nazionale di Palermo, dal 1º dicembre 1900, ma nel maggio 1903 tornò a Napoli, trasferito alla Biblioteca S. Giacomo, e dal 1º agosto 1904 entrò nei ruoli, come distributore di 5ª classe.
Nel giugno 1905 fu trasferito alla Biblioteca universitaria di Napoli, dove si svolse in gran parte la sua carriera. Con la riforma del 1919 fu inquadrato nella qualifica di assistente e nel dicembre 1923 promosso coadiutore; l'anno precedente era stato anche nominato commendatore.
Dal dicembre 1925 fu trasferito alla Biblioteca nazionale di Napoli e dal giugno 1926 passò alla carriera di concetto, come ordinatore. Nell'aprile 1932 fu nominato ispettore per la Calabria della Soprintendenza bibliografica per la Campania e la Calabria, funzione che aveva svolto già negli anni precedenti, e nel luglio 1932 fu promosso ordinatore principale, grado con cui concluse la sua carriera.
Nel 1936 prese un periodo di aspettativa e poi rientrò in servizio, dal marzo 1937, nuovamente alla Biblioteca universitaria, dove fu addetto all'Ufficio prestito, in cui aveva già lavorato in precedenza.
Andò in pensione nel 1941 e fu nominato ispettore bibliografico onorario.
A Napoli, inoltre, aveva fondato in via Depretis la Biblioteca circolante Humanitas.
Aderì all'Associazione italiana biblioteche dalla sua fondazione (1930) e compare nuovamente tra i soci con la sua ricostituzione dopo la guerra, dal 1946.
Già da giovanissimo aveva fondato a Napoli una rivista letteraria e fu poi redattore, e in alcuni casi anche direttore, di numerosi giornali.

Simonetta Buttò