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Dizionario bio-bibliografico dei bibliotecari italiani del XX secolo

[Ritratto]

Scalinger, Giulio Massimo

(Napoli 30 ottobre 1857 – Napoli 26 agosto 1907)

Figlio del pittore Nicola Scalinger, studiò all'Università di Napoli, dove fu allievo del filosofo e professore di estetica Antonio Tari ma si laureò in giurisprudenza.
Iniziò poi a collaborare a vari giornali e riviste. Nel 1893 pubblicò due commedie e due anni dopo un suo dramma lirico, Fortunio, con musica di Niccolò van Westerhout, venne rappresentato al Lirico di Milano.
Nel 1888 fondò a Napoli il «Fortunio», settimanale illustrato della domenica, che riscosse notevoli apprezzamenti e poté contare su contributi di parecchi letterati di successo. Oltre alla direzione della rivista, per circa dieci anni, e alle collaborazioni giornalistiche, pubblicò alcuni studi di estetica e articoli di critica teatrale e musicale.
Entrò nelle biblioteche governative dal 1º giugno 1898, come sottobibliotecario di 2ª classe, destinato alla Biblioteca Lucchesi Palli di Napoli, usufruendo delle norme particolari concordate con il donatore.
Resse la direzione della Biblioteca Lucchesi Palli ad interim dal trasferimento di Achille Torelli (ottobre 1900) alla nomina di Salvatore Di Giacomo (1º settembre 1902), venendo quindi trasferito dal 1º giugno 1903 alla Biblioteca nazionale di Napoli, dove si concluse la sua breve carriera.
Negli ultimi anni aveva lavorato anche all'archivio del Banco di Napoli.

Dopo la sua morte entrò nelle biblioteche il figlio Ugo (Napoli 25 aprile 1888-?), apprendista distributore alla Biblioteca universitaria di Napoli dal 16 ottobre 1907. Superato brillantemente l'esame di abilitazione l'anno successivo, venne nominato ordinatore/distributore di 6ª classe dal 1º gennaio 1909, rimanendo alla Biblioteca universitaria, salvo per un periodo (marzo 1909-maggio 1911) alla Biblioteca San Giacomo. Vinse anche il concorso per alunno di seconda categoria negli archivi di Stato, nel luglio 1913, ma non accettò la nomina all'Archivio di Firenze. Conseguita nel frattempo la laurea, lasciò le biblioteche, verso il 1914, passando al Ministero degli interni e in seguito, come primo segretario, all'amministrazione dei musei e gallerie, venendo distaccato per molti anni (almeno dal 1923 al 1941) alla Direzione generale delle antichità e belle arti. Si dedicò anche al giornalismo e alla critica teatrale e musicale.

Alberto Petrucciani

Angelo De Gubernatis. Dictionnaire international des écrivains du monde latin. Rome: chez l'Auteur, 1905, p. 1309.

[Notizia della morte]. «Il Marzocco», 12, n. 35 (1º set. 1907), p. 4.

Teodoro Rovito. Dizionario bio-bibliografico dei letterati e giornalisti italiani contemporanei. Napoli: Tip. Melfi & Joele, 1907, p. 221 e 261.

Chi è?: annuario biografico italiano... compilato a cura di Guido Biagi. Roma: Romagna e C., 1908, p. 235.

Teodoro Rovito. Letterati e giornalisti italiani contemporanei: dizionario bio-bibliografico. 2ª ed. rifatta ed ampliata. Napoli: Rovito, 1922, p. 356.



Copyright AIB 2009-10-06, ultimo aggiornamento 2021-02-22, a cura di Simonetta Buttò e Alberto Petrucciani
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