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Dizionario bio-bibliografico dei bibliotecari italiani del XX secolo


Tacchi, Ilario

(Pioraco MC 6 settembre 1857 – ? )

Dopo gli studi secondari al Liceo di Macerata si iscrisse alla Facoltà di giurisprudenza dell'Università di Camerino ma nell'autunno 1882, per il secondo anno, si trasferì all'Università di Roma.
Entrò nelle biblioteche governative come alunno assistente alla Biblioteca nazionale di Roma dal 1º gennaio 1884.
Proprio in quell'anno fu all'origine di una complicata vicenda relativa a presunti inediti leopardiani, da lui scovati e pubblicati dal prof. Giuseppe Cugnoni, che confessò poco dopo di aver falsificato lui stesso, per burla, dando origine a una controversia con risvolti anche giudiziari conclusasi solo nel 1900. Già alcuni anni prima aveva pubblicato, con uno pseudonimo, dei pretesi inediti di Gasparo Gozzi
Dal 1º gennaio 1886 fu inquadrato nei ruoli come sottobibliotecario di 4ª classe e subito dopo trasferito alla Biblioteca Palatina di Parma. Nel gennaio 1887 tornò a lavorare a Roma, trasferito alla Biblioteca Casanatense, e nello stesso anno, probabilmente, conseguì la laurea in giurisprudenza. Dalla Casanatense tornò poco tempo dopo alla Nazionale e nel giugno 1890 fu promosso sottobibliotecario di 3ª classe.
Nel marzo 1893 fu trasferito alla Biblioteca universitaria Alessandrina, nell'aprile 1896 alla Biblioteca Angelica e nel gennaio del 1899 alla Biblioteca Lancisiana. Nell'aprile 1898 era stato promosso sottobibliotecario di 2ª classe.
Intorno al 1906 prese parte alle attività della Federazione degli impiegati delle biblioteche governative e nel 1908 pubblicò un opuscolo, indirizzato al presidente del Senato, Per la modificazione del secondo disegno di legge sul ruolo organico delle biblioteche.
Della Biblioteca Lancisiana resse la direzione per diversi anni, probabilmente dalla morte di Carlo Dotto de' Dauli, nell'aprile 1901, fino alla fine di maggio 1909, quando fu sostituito da Tommaso Gnoli e trasferito di nuovo alla Biblioteca Alessandrina.
Della Biblioteca Alessandrina resse la direzione dal dicembre 1914 a marzo 1915, per la malattia e la morte di Alessandro Moroni, fino alla nomina di Guido Calcagno. Nel dicembre 1918 venne promosso sottobibliotecario di prima classe.
A gennaio 1922 venne trasferito alla Biblioteca universitaria di Messina, con l'incarico di dirigerla almeno fino alla fine di giugno dello stesso anno.
Nell'aprile 1923 venne trasferito ancora, da Messina, alla Biblioteca universitaria di Catania, con l'incarico della direzione. Venne collocato a riposo dal 1º gennaio 1924 (a quanto pare con una promozione onorifica, o comunque in extremis, al grado di bibliotecario).

Alberto Petrucciani

Angelo De Gubernatis. Dictionnaire international des écrivains du monde latin. Rome: chez l'Auteur, 1905, p. 1378.

Sebastiano Timpanaro. Di alcune falsificazioni di scritti leopardiani. «Giornale storico della letteratura italiana», 143 (1966), n. 441, p. 88-119 (che lo definisce, a p. 90, «patetica figura di ambizioso provinciale in cerca di notorietà e di un impiego»). Poi in Sebastiano Timpanaro, Classicismo e illuminismo nell'Ottocento italiano, testo critico con aggiunta di saggi e annotazioni autografe, Firenze: Le Lettere, 2011, p. 184-226.

Marcello Andria. Di una Eneide appartenuta a Leopardi: postille autografe e contraffazioni. In: Fiorenza Ceragioli - Marcello Andria. Il percorso della poesia: Giacomo Leopardi a Pisa (1827-1828). Pisa: ETS, 2005, p. 33-66.



Copyright AIB 2009-08-12, ultimo aggiornamento 2021-03-27, a cura di Simonetta Buttò e Alberto Petrucciani
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