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Dizionario bio-bibliografico dei bibliotecari italiani del XX secolo

[Ritratto]

Torelli, Achille

(Napoli 6 maggio 1841 – Napoli 31 gennaio 1922)

Di famiglia dell'alta borghesia illuminata e moderatamente riformista (la madre, Anna Maria Tomasi di Lampedusa, era la zia di Giuseppe, il padre Vincenzo fu giornalista, epigrammista, scrittore, membro di varie accademie, fondò e diresse giornali fra cui «L'indifferente», «Il caffè del molo», «Il politeama» e «L'omnibus»), studiò fino al 1857 all'Istituto francese di Pietro Isidoro Boubée. Ancora giovanissimo collaborava alla rivista del padre, «L'omnibus», curando diverse rubriche e pubblicando a puntate un romanzo, Ingegno e fortuna, uscito in volume nel 1857. In quegli stessi anni cominciò a frequentare il mondo del teatro e degli artisti, musicisti e scrittori, e di lì a poco vennero rappresentati i suoi primi lavori scenici.
In prima linea come volontario nelle campagne del 1860-61, vinse nel 1861 il concorso per l'alunnato nel Ministero dei lavori pubblici, Direzione delle poste, e dal 1863 al 1868 risulta ufficiale di 4ª classe dello stesso Ministero.
Mentre continuava a scrivere opere teatrali, premiate dal pubblico ma anche ai concorsi governativi banditi a fini pedagogici ed etico-civili, nel 1864 fu nominato professore di lettere italiane.
Nel 1865, nel corso delle celebrazioni per il 6º centenario della nascita di Dante, conobbe e strinse una duratura amicizia con Ferdinando Martini, anch'egli drammaturgo e scrittore, che diventerà ministro della pubblica istruzione.
Nel 1866 partì di nuovo volontario nel Reggimento Guide del marchese Filippo Spinola di stanza a Custoza, ma un incidente gli procurò una grave ferita in seguito alla quale ottenne una licenza per convalescenza e si trasferì a Firenze. In questa città, al teatro Niccolini, alla fine del 1867 fu rappresentato il suo maggiore successo, I mariti, dedicato a Luigi Suñer, commediografo di origine cubana, destinato anch'egli alla carriera bibliotecaria.

A seguito del grande apprezzamento di critica e di pubblico ottenuto dalla commedia, Torelli fu insignito nello stesso anno del titolo di cavaliere dell'ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro e gli fu proposta una pensione annua governativa, che rifiutò. Dieci anni più tardi fu nominato ufficiale della Corona d'Italia, nel 1882 commendatore e nel 1921 grand'ufficiale.
Nel 1876 venne chiamato a dirigere l'Accademia filarmonica a Palazzo Serra di Cassano e si candidò senza successo alle elezioni politiche a Napoli, fra i liberali moderati. L'anno seguente venne nominato per un triennio preside del Liceo parificato Domenico Cirillo, un istituto riservato a giovani meridionali meritevoli, e presidente del Circolo artistico napoletano Carlo Goldoni. Il favore del pubblico e dei critici, dopo il precoce successo ottenuto con I mariti, si andava attenuando e il drammaturgo, senza interrompere la produzione di testi teatrali, si rivolse dapprima alla poesia e poi agli studi di erudizione e di filosofia cercando, nel contempo, di ottenere un impiego remunerato.
Con decreto del 1º gennaio 1883 del Ministro dell'istruzione pubblica, l'allora quarantaduenne Achille Torelli fu nominato in base alla legge Casati assistente straordinario alla Biblioteca nazionale di Napoli, allora diretta da Vito Fornari, e subito dopo ebbe anche la nomina nella Commissione permanente sull'arte musicale e drammatica e nella Commissione per i concorsi romani, per la sezione drammatica, che tenne fino al 1888.
A seguito della donazione, nel 1888, da parte del conte Edoardo Lucchesi-Palli, della vasta raccolta libraria di famiglia allo Stato, Achille Torelli (non del tutto estraneo alla decisione del conte) cominciò a interessarsi dell'istituzione della biblioteca speciale presso la Nazionale di Napoli. La biblioteca Lucchesi-Palli, ricca di manoscritti teatrali, opere musicali, autografi, periodici specializzati, oltre alle opere di letteratura e storia e una collezione di libri giapponesi, era dotata anche di una preziosa scaffalatura e di un fondo annuo per gli incrementi: l'atto della donazione prevedeva che la Biblioteca godesse di autonomia e fosse gestita da un impiegato che ricoprisse almeno l'incarico di sottobibliotecario. Nonostante l'interessamento del conte Lucchesi-Palli e di alcuni deputati e uomini di governo, solo con decreto 3 agosto 1891 Torelli, che era allora inquadrato come distributore, beneficiando di un ampliamento di organico, fu nominato sottobibliotecario di 1ª classe e poté dedicarsi al lavoro di ordinamento e catalogazione dei manoscritti, degli autografi e dei copioni, alla valorizzazione e al primo incremento della Biblioteca teatrale e musicale, alla quale destinò cimeli e rarità in suo possesso.
Il prestigio dello scrittore e dell'uomo di lettere si accrebbero: nel 1889 venne nominato membro del Consiglio scolastico provinciale di Napoli e l'anno seguente Accademico della Pontaniana.
Nel dicembre 1897 fu promosso bibliotecario di 6ª classe con l'incarico di direttore della Biblioteca teatrale e Archivio musicale Lucchesi-Palli, ma già nel giugno del 1898 chiese al Ministero di essere trasferito a causa dei deteriorati rapporti del conte Lucchesi-Palli con il direttore della Biblioteca nazionale, che della Biblioteca speciale non voleva riconoscere l'autonomia. La richiesta non venne trasmessa e il Torelli ottenne invece dal Ministero l'incarico di formare un Comitato per la scelta di opere e interpreti teatrali italiani da presentare all'Esposizione universale di Parigi del 1900 e un lungo periodo di distacco a Roma, al Ministero, presso la divisione delle biblioteche.
Tuttavia, a causa di diffuse e crescenti difficoltà ambientali, nel 1900 il nuovo direttore della Biblioteca nazionale, Emidio Martini, appena succeduto a Vito Fornari, ottenne dal Ministero la rimozione del Torelli dall'incarico presso la Biblioteca Lucchesi-Palli e la sua destinazione alla direzione della Biblioteca di San Giacomo, a partire dall'ottobre dello stesso anno. Nel nuovo incarico Torelli, non senza avere ottenuto la certezza della piena autonomia della Biblioteca dal direttore della Nazionale, portò con sé il nipote scultore Donato (Tello) Piroli, poi adottato come figlio, che era stato assunto alla Nazionale come distributore dal 1895 ed era stato poi inquadrato come sottobibliotecario alla Lucchesi-Palli.
Con la riforma degli organici del 1904 venne inquadrato nella qualifica di bibliotecario di 4ª classe, con cui concluse la carriera.
A pochi giorni dal collocamento a riposo, avvenuto il 17 dicembre 1919 per raggiunti limiti d'età, il Palazzo di San Giacomo a piazza Municipio, sede della Biblioteca, fu investito da un principio di incendio che gli provocò un aggravamento della malattia polmonare che lo porterà poi alla morte.
A parte la vasta produzione di opere teatrali, fra i suoi scritti vanno ricordati la libera versione del Cantico dei cantici (Napoli: Belisario, 1891) e lo studio esegetico, uscito come primo volume delle Opere di Achille Torelli, pubblicato a cura della Biblioteca Lucchesi-Palli, Il Cantico dei cantici: congetture di Achille Torelli (Napoli: Giannini, 1892), l'opuscolo contenente la traduzione in dialetto del Cantico dei cantici intitolato La canzone di Salomone ovvero sia La mamma de tutte le ccanzune votata e spiegata a lengua nosta, attribuita per beffa a un inesistente poeta antico, Nicola Corvo, e la raccolta di scritti e conferenze dal titolo L'arte e la morale (Portici: Stab. tip. vesuviano E. Della Torre, 1906).
Presso la Sezione teatrale Lucchesi-Palli della Biblioteca nazionale di Napoli è conservato il fondo manoscritto Achille Torelli, che comprende manoscritti e autografi teatrali e letterari, una raccolta di contratti e compensi e un ricco carteggio, in parte già appartenuti alla originaria Sezione teatrale, in parte pervenuti negli anni attraverso donazioni e acquisti in antiquariato.

Simonetta Buttò

Dizionario bio-bibliografico dei letterati e giornalisti italiani contemporanei, compilato da Teodoro Rovito. Napoli: Tipografia Melfi & Joele, 1907, p. 235 (indica come anno di nascita il 1844, come i Ruoli di anzianità del Ministero della pubblica istruzione).

Chi è?: annuario biografico italiano... compilato a cura di Guido Biagi. Roma: Romagna e C., 1908, p. 252-253 (indica come anno di nascita il 1844).

Illustri italiani contemporanei: memorie giovanili autobiografiche di letterati, artisti, scienziati, uomini politici, patrioti e pubblicisti, raccolte e corredate di cenni biografici da Onorato Roux. Vol. 1: Letterati, Parte prima. Ed. popolare. Firenze: R. Bemporad e figlio, [1909?], p. 409-415, con una fotografia (indica come anno di nascita il 1844).

Teodoro Rovito. Letterati e giornalisti italiani contemporanei: dizionario bio-bibliografico. 2ª ed. rifatta ed ampliata. Napoli: Rovito, 1922, p. 385-386 (indica come anno di nascita il 1844).

Carlo Frati. Dizionario bio-bibliografico dei bibliotecari e bibliofili italiani dal sec. XIV al XIX, raccolto e pubblicato da Albano Sorbelli. Firenze: Olschki, 1933, p. 544 (indica come giorno di nascita il 4 maggio 1844).

Diego Petriccione. Achille Torelli artista e bibliotecario. «Accademie e biblioteche d'Italia», 13 (1939), n. 6, p. 538-551: ill.

Salvatore Gaetani. Poeti bibliotecari e bibliotecari poeti. «Il Fuidoro», 3 (1956), n. 3, p. 134-139.

Emilia Nobile. Alberto Geremicca per Achille Torelli. «Almanacco dei bibliotecari italiani», 1960, p. 89-94.

Marino Parenti. Aggiunte al Dizionario bio-bibliografico dei bibliotecari e bibliofili italiani di Carlo Frati. Vol. 3. Firenze: Sansoni, 1960, p. 202 (che fraintende Frati, pensando che fosse bibliotecario il padre Vincenzo).

Guerriera Guerrieri. Achille Torelli. «Almanacco dei bibliotecari italiani», 1972, p. 217-224, 1 ritratto (indica come anno del pensionamento il 1916).

Achille Torelli nei documenti della Biblioteca nazionale. Roma: Istituto poligrafico e Zecca dello Stato, 1995. 252 p.: ill. (I quaderni della Biblioteca nazionale di Napoli; serie 7, n. 4). Contiene fra l'altro: Rosaria Savio, Indice bio-bibliografico, p. 9-44; Enrico Pari, Il bibliotecario Achille Torelli, p. 45-76; I manoscritti di Achille Torelli, conservati presso la Biblioteca nazionale di Napoli, p. 77-244; Maria Gabriella Mansi, Opere citate, p. 245-246.

Enzo Bottasso. Dizionario dei bibliotecari e bibliografi italiani dal XVI al XX secolo, a cura di Roberto Alciati. [Montevarchi]: Accademia valdarnese del Poggio, 2009, p. 433-434.

Rosaria Borrelli. La Lucchesi Palli: storia di una biblioteca napoletana. Napoli: Associazione Voluptaria, 2010. 141 p.: ill. (Quaderni di Archivi di teatro Napoli; 2).

Achille Torelli, a cura di Marco Di Maro. https://www.teatro.unisa.it/archivio/autori/torelli/torelli. Comprende la bibliografia delle sue pubblicazioni e della critica.

Loredana Palma. Torelli, Achille. In: Dizionario biografico degli italiani. Vol. 96. Roma: Istituto della Enciclopedia italiana, 2019, p. 226-228, con ulteriori riferimenti bibliografici.

Immagine tratta dall'Almanacco dei bibliotecari italiani, per gentile concessione della casa editrice Fratelli Palombi di Roma.


Copyright AIB 2001-04-25, ultimo aggiornamento 2021-03-08, a cura di Simonetta Buttò e Alberto Petrucciani
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