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Dizionario bio-bibliografico dei bibliotecari italiani del XX secolo

[Ritratto]

Ventura, Piero

(L'Aquila 26 giugno 1886 – L'Aquila 18 marzo 1959)

Autodidatta, pubblicista, si impegnò in politica inizialmente con i repubblicani e poi con i socialisti. Nel 1921 partecipò come delegato al Congresso di Livorno in cui, con la scissione dai socialisti, si costituì il Partito comunista d'Italia. Fu tra i fondatori e segretario regionale del Partito in Abruzzo, poi funzionario a Milano e per qualche tempo anche segretario personale di Amadeo Bordiga. Subì un primo arresto nel febbraio 1923.
Nel 1924 andò in Unione Sovietica per un periodo di formazione politica. Rientrato in Italia venne arrestato con la dirigenza del Partito, nel novembre 1926, e inviato al confino per cinque anni, prima a Ustica, fino al luglio 1928, e poi a Ponza. A Ustica fu compagno di stanza di Gramsci, con cui rimase in corrispondenza. Durante il periodo di confino, nel 1929, venne espulso dal Partito comunista perché accusato di trotzkismo e bordighismo. Sottoscrisse una dichiarazione di accettazione delle posizioni del Partito ma, a quanto pare, perse poi i contatti con esso.
Liberato nel febbraio 1932, tornò all'Aquila e rimase strettamente sorvegliato dalla polizia fascista. In questo periodo frequentò spesso la Biblioteca provinciale entrando in rapporti di amicizia con il direttore Ettore Moschino.
Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 prese parte alla Resistenza in un reparto partigiano nella zona dell'Aquila. Con la liberazione dell'Italia meridionale fu nominato per breve tempo questore dell'Aquila dalla Commissione alleata di controllo, nel giugno 1944, e poi responsabile dell'Ufficio epurazione, compito nel quale fu apprezzato per equità e moderazione. In seguito, nel 1946, venne eletto consigliere comunale, e fu poi assessore nel 1947-1948.

Nel maggio 1944 era stato nominato direttore della Biblioteca provinciale "S. Tommasi" dell'Aquila e si adoperò intensamente per salvaguardarne e riordinarne il patrimonio librario. Si occupò in particolare di identificare e riunire i manoscritti, gli incunaboli e le cinquecentine e, dopo la Liberazione, protesse da danni e dispersioni le pubblicazioni del periodo fascista. Durante la sua direzione il patrimonio della Biblioteca venne interamente inventariato e in parte ricollocato in nuove scaffalature metalliche e si avviò la sua catalogazione con criteri moderni.
Venne collocato a riposo, avendo superato da tempo i limiti d'età, nel luglio 1955.
Nel dicembre 1954 venne eletto nel primo Comitato regionale della Sezione abruzzese-molisana dell'Associazione italiana biblioteche, in cui ricoprì la carica di vicepresidente.
In gioventù, nel 1910, aveva pubblicato un volume di novelle.

Alberto Petrucciani

Eude Cicerone. Piero Ventura, un rivoluzionario di professione, a cura di Enrico Centofanti. L'Aquila: Libreria Colacchi, 1985. 76 p.: ill.

Aristide Simboli. Ventura, Piero. In: Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol. 6. Milano: La Pietra, 1989, p. 344 (che indica come data della morte il 20 marzo 1956).

Walter Cavalieri. L'Aquila: dall'armistizio alla Repubblica, 1943-1946: la seconda guerra mondiale all'Aquila e provincia. L'Aquila: Studio7, 1994, p. 268.

Piero Ventura. Le Novelle dell'Aterno e altri inediti, [a cura di] Antonello Cesareo. Perugia: Morlacchi, 2005. xlvi, 193 p.: ill. (con notizie biografiche e fotografie).

Walter Capezzali. Giorgio de Gregori e la sua benefica incursione tra le biblioteche d'Abruzzo e Molise (1952-1960). In: Pensare le biblioteche: studi e interventi offerti a Paolo Traniello, a cura di Angela Nuovo, Alberto Petrucciani e Graziano Ruffini. Roma: Sinnos, 2008, p. 217-236.



Copyright AIB 2009-09-01, ultimo aggiornamento 2021-02-26, a cura di Simonetta Buttò e Alberto Petrucciani
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