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[AIB] Associazione italiana biblioteche. Pubblicazioni

Guida alle fonti di informazione
della biblioteconomia in rete : GFIR

(versione 1.0, aggiornata al 26 Ottobre 1997)

basata sulla Guida alle fonti di informazione della biblioteconomia
di Alberto Petrucciani e Riccardo Ridi
(Roma: Associazione italiana biblioteche, 1996)
e curata da Sabrina Masoli
(Corso di laurea in Conservazione dei beni culturali, Università di Pisa)


[INTRODUZIONE]

Indice

1. Guide alle fonti di informazione e alle opere di consultazione, virtual reference desks

2. Opere generali

3. Legislazione, standard, norme
4. Repertori di notizie, dati, statistiche
5. Bibliografie e banche dati bibliografiche
6. Biblioteche e cataloghi speciali
7. Rassegne

8. Periodici

9. Editoria professionale

Per una bibliografia italiana sulle fonti di informazione della biblioteconomia disponibili in rete cfr. la sezione 22 di Riccardo Ridi, Internet: una rassegna bibliografica italiana.


1. Guide alle fonti di informazione e alle opere di consultazione, virtual reference desks


REFERENCE DESKS INTERNAZIONALI
REFERENCE DESKS ITALIANI
MOTORI DI RICERCA

Una guida alle fonti di informazione della biblioteconomia è un'introduzione sistematica e analitica (qualunque sia il suo livello di approfondimento) alla letteratura biblioteconomica e soprattutto a quei documenti (principalmente, ma non esclusivamente, opere di consultazione) a cui si ricorre in prima istanza per uno scopo determinato, per esempio per rintracciare un dato o per impostare una ricerca. Non esistono in italiano opere con questo taglio (anche se una funzione di orientamento nella letteratura professionale e in particolare nelle sue opere fondamentali e di consultazione possono avere da una parte la manualistica e dall'altra le guide bibliografiche generali), e tanto meno in formato elettronico. Se però consideriamo una delle funzioni principali di una guida, quella di primo orientamento nel panorama della letteratura professionale, al di là dei contenuti, delle tematiche e della forma proprie di quest'ultima, possiamo cogliere delle analogie con alcuni strumenti non testuali che in rete raccolgono in un unico punto le principali risorse attinenti a un determinato settore.

Gli electronic (o virtual) reference desks sono punti del ciberspazio che mettono a disposizione strumenti generalissimi (enciclopedie, dizionari, guide alla navigazione in rete, indirizzari di posta elettronica), proprio come la sala di consultazione di una biblioteca generale, ma più spesso si focalizzano su un singolo tema, argomento e disciplina. Vero è che, a differenza di una guida, i virtual reference desks non offrono un approccio ragionato a quel nucleo di opere riconosciute come fondamentali in una disciplina, ma proprio per l'assenza di delimitazioni nette fra un documento e l'altro consentono una maggiore libertà di associazione ipertestuale fra le varie risorse che mettono a disposizione, permettendo di raggiungere fonti informative efficaci ma che difficilmente potrebbero essere annoverate fra le fonti "ufficiali" del nostro campo di interesse.

Esistono diversi reference desks elettronici dedicati alla biblioteconomia e alle scienze dell'informazione e ciascuno di essi contiene, in ordine più o meno sistematico, elenchi e links a:

VIRTUAL REFERENCE DESKS INTERNAZIONALI

A livello internazionale i punti di riferimento specializzati più importanti, per completezza, attendibilità, aggiornamento e ragionevolezza dei criteri di ordinamento delle risorse, sono attualmente i seguenti, in maggioranza americani:

VIRTUAL REFERENCE DESKS ITALIANI

MOTORI DI RICERCA

La ricerca in rete di risorse di ambito biblioteconomico può essere affrontata anche attraverso strumenti generali, che permettono vari tipi di ricerche:


2. OPERE GENERALI

2.1. Manuali e trattati


Un quadro generale delle conoscenze biblioteconomiche è offerto da due tipologie di testi: i manuali e i trattati. I primi offrono un'esposizione in ordine sistematico degli argomenti più importanti, tentando di rispondere a una pluralità di esigenze, soprattutto introduttive ed elementari nel caso dei manuali rivolti agli studenti dell'insegnamento universitario di "Bibliografia e biblioteconomia", oppure di quelli elaborati allo scopo di servire alla preparazione per i concorsi di accesso alle carriere delle biblioteche. La fine degli anni Settanta sembra segnare uno spartiacque tra i manuali tradizionali e quelli della "generazione" seguente, dedicati alla biblioteconomia in senso stretto, con finalità professionali e con l'ambizione di offrire un punto di riferimento aggiornato e critico, non soltanto didattico o introduttivo.

Si parla di trattati, invece che di manuali, per le grandi opere, di solito in più volumi e con contributi di vari autori, che intendono raccogliere in maniera sistematica ed esauriente il sapere di una determinata disciplina. Per quanto riguarda il panorama italiano, mancando un'opera di questo genere, può essere conveniente pensare ad un "trattato virtuale", un piccolo scaffale di buone monografie sui maggiori temi da formare e tenere aggiornato a seconda delle esigenze di ciascuno.

Fonti di questo tipo non sono attualmente disponibili in rete.

2.2. Enciclopedie e dizionari enciclopedici


Le enciclopedie generali veicolano un sapere enorme per estensione ma necessariamente ridotto quanto a profondità e aggiornamento; esse possono essere però usate proficuamente per un primo inquadramento generale della disciplina di cui ci si occupa e delle sue maggiori tematiche.

Fonti di questo tipo non sono attualmente disponibili in rete.

2.3. Dizionari e glossari


Nelle enciclopedie la lingua costituisce lo strumento e il criterio di accesso all'informazione ma il contenuto dell'informazione è qualcosa di esterno alla lingua, ovvero il mondo reale. Nei dizionari anche l'oggetto (oltre allo strumento e al criterio di accesso) è la lingua stessa.
Questa distinzione logica già nelle enciclopedie e nei dizionari generali non viene mai rispettata rigorosamente, e ancora meno nei dizionari e nelle enciclopedie specializzati.

I glossari (intendendo il termine nell'accezione più ampia, che include ogni sorta di dizionari, lessici e thesauri) di biblioteconomia si collocano al confine tra le opere di sintesi informativa sul mondo delle biblioteche (enciclopedie e manuali) e i repertori di dati, dove il dato che viene fornito è in questo caso l'equivalenza linguistica con espressioni appartenenti ad altre lingue o alla stessa.

Risorse di questo tipo in rete sono ancora poco diffuse.


3. LEGISLAZIONE, STANDARD, NORME

3.1. Legislazione


In Italia non esiste una legislazione bibliotecaria d'insieme e quindi un inquadramento giuridico uniforme per le biblioteche di diverse tipologie, alle quali si applicano perciò le norme che regolano il settore o il ramo dell'amministrazione pubblica a cui le biblioteche stesse appartengono (Ministero per i beni culturali e ambientali, Ministero dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica, Ministero della pubblica istruzione, regioni, enti locali, ecc.).

Per individuare e reperire i testi legislativi relativi al nostro settore si dovrà ricorrere alle fonti usuali della ricerca giuridica generale, disponibili su carta e su CD-ROM.
Poche sono le risorse disponibili gratuitamente a tutti via Internet, e in genere limitate alla legislazione italiana più recente.

3.2. Standard


Per standard in senso stretto si intendono le norme emanate dagli enti ufficiali di normalizzazione; nel nostro campo, però, l'espressione viene usata anche per regole o raccomandazioni di altri enti.

Repertori di biblioteche italiane:

4.4. Repertori di bibliotecari


Si possono ottenere elenchi e indirizzi di bibliotecari consultando le pagine delle associazioni bibliotecarie, quelle dedicate ai repertori di biblioteche e l'elenco degli iscritti alle liste di discussione di interesse biblioteconomico.

Una risorsa elettronica di crescente utilità è l'Indirizzario AIB-CUR (mailto:listserv@icineca.cineca.it, testo:"get aib-cur indir"), aggiornato con periodicità irregolare [E MOMENTANEAMENTE SOSPESO], ottenibile integralmente oppure interrogabile via posta elettronica, che fornisce il nome, l'e-mail e talvolta anche quello tradizionale e il numero di telefono e fax degli iscritti alla lista di discussione dei bibliotecari italiani AIB-CUR.

INDIRIZZARI E-MAIL GENERALI:

4.5. Statistiche



5. BIBLIOGRAFIE E BANCHE DATI BIBLIOGRAFICHE

5.1. Il controllo bibliografico della letteratura professionale


Diversamente da quanto accade per altre discipline non esiste nessuna risorsa elettronica full-text nel nostro campo (se si eccettuano alcuni siti Web di singoli periodici specialistici), ma solo archivi di riferimenti bibliografici e abstracts di documenti che vanno poi rintracciati per altre vie.

5.2. Bibliografie correnti internazionali


I current contents specializzati


Accanto alle vere e proprie bibliografie correnti, uno strumento rapido e utile, soprattutto se affiancato da un buon servizio di fornitura di documenti, è dato dai current contents, bollettini che in forma cartacea di solito riproducono la pagina del sommario ed eventualmente quella dei riassunti di ciascun numero dei periodici presi in considerazione, spesso senza nessun'altra possibilità di accesso oltre a quella per testata.
In formato elettronico, invece, è in genere possibile la ricerca per parole chiave, che rende questi strumenti assai più efficaci, avvicinandoli ai tradizionali servizi di indicizzazione.

Due utili servizi di current contents specializzati in rete sono:

Le fonti bibliografiche più generali


Fra i current contents generali in citiamo:

5.3. Bibliografie retrospettive internazionali


Come repertori generalissimi per la ricerca retrospettiva possono essere utilizzati, ovviamente, i cataloghi di biblioteche specializzate o di fondi speciali di grandi biblioteche, che puoi trovare consultando il paragrafo 6.2.

5.4. Bibliografie italiane


5.5. Bibliografie per singoli tipi di materiali

5.6. Bibliografie per singoli settori e temi

Non esistono attualmente in rete bibliografie dedicate ai singoli settori della biblioteconomia.


6. BIBLIOTECHE E CATALOGHI SPECIALI

6.1. Guide e repertori di biblioteche e fondi speciali

Guide o repertori delle biblioteche specializzate in biblioteconomia non sono attualmente disponibili in rete; per un elenco di repertori di biblioteche consulta il paragrafo 4.3.

6.2. Cataloghi di biblioteche e fondi speciali



OPAC
BANCHE DATI

Per un elenco di repertori di biblioteche consulta il paragrafo 4.3.

OPAC

OPAC è un acronimo per Online Public (o Patron) Access Catalog e sta ad indicare il catalogo in linea di una biblioteca, anche se spesso viene utilizzato per indicare un tipo di interfaccia "amichevole" per la ricerca bibliografica tipica dei cataloghi in linea di biblioteche ma che può essere applicata anche ad altri generi di archivi elettronici. Per qualche cenno sulla distinzione fra repertori in linea di OPAC e di biblioteche, cfr. Riccardo Ridi, Biblioteche in linea, "L'indice dei libri del mese", XIV, 4, p. 50.

REPERTORI DI OPAC A LIVELLO INTERNAZIONALE:

REPERTORI DI OPAC ITALIANI:

BANCHE DATI

Molti degli OPAC raggiungibili via Internet permettono anche l'accesso (indiscriminato o mediante convenzione) a banche dati locali, talvolta anche di interesse biblioteconomico. In gran parte gratuite sono le banche dati WAIS, facilmente consultabili attraverso interfacce Web come quella del Nordic WAIS/World wide Web project, dotato di un'ampia sezione "General, bibliography, library science".
Tramite Internet è possibile accedere agli host che ospitano banche dati accessibili tramite varie forme di tariffazione. Riportiamo qui solo alcuni dei principali:


7. RASSEGNE

Simili per funzione alle bibliografie correnti, le rassegne bibliografiche sono necessariamente meno esaustive e meno tempestive ma, grazie alla sintesi che offrono e ai commenti anche valutativi, costituiscono una indispensabile bussola per non rischiare di lasciarsi sfuggire proprio i lavori più importanti e influenti disperdendosi in una pletora di contributi inessenziali. Inoltre, spesso tali rassegne non si limitano all'analisi dei libri e degli articoli apparsi, ma rendono conto anche del dibattito ospitato nelle rubriche e nelle lettere dei periodici, o svoltosi nei convegni, e sintetizzano i principali avvenimenti e le maggiori innovazioni, costituendo cosƒ una fonte particolarmente utile a chi, non essendo ancora entrato nella professione, oppure lavorando da solo (one-man-band librarian) o in un ambiente isolato, ha difficoltà a partecipare direttamente e con continuità alla vita del "collegio invisibile" dei bibliotecari.


8. PERIODICI

Accanto ai tradizionali periodici cartacei sono nati negli anni Novanta numerosi periodici elettronici. I tradizionali periodici cartacei, parallelamente, si sono affacciati in Internet con proprie pagine Web (di solito nel sito dell'ente, associazione o editore da cui sono pubblicati), talvolta di carattere semplicemente informativo ma sempre più spesso con indici, riassunti e anche testi completi.
Possono essere considerati periodici elettronici (e-journals) sia le versioni elettroniche di periodici cartacei che quelli, in numero crescente, che esistono solo in formato elettronico. Questi ultimi possono a loro volta essere veicolati anche da supporti elettronici portatili (CD-ROM, floppy disk), ma stanno trovando in Internet una forma di diffusione più rispondente alle loro esigenze di tempestività, economicità, interattività e specializzazione, premiata da un crescente successo. Le esigenze di controllo qualitativo (formale e sostanziale) e di un adeguato controllo bibliografico (che garantisca loro la massima accessibilità e permanenza), inizialmente penalizzate dalla distribuzione in rete, vengono sempre più spesso soddisfatte applicando metodi e tecniche già ampiamente collaudati in ambiente cartaceo (ISSN, comitati scientifici, peer review).
I periodici elettronici in rete sono nati come applicazione della posta elettronica, con liste di distribuzione a senso unico a cui ci si può "abbonare" (proprio come a un periodico cartaceo) per ricevere i successivi fascicoli nella propria casella postale elettronica e attraverso cui si possono richiedere fascicoli e talvolta singoli articoli arretrati. Sempre più spesso però l'esigenza di una forma grafica meno spartana di quella consentita dalla posta elettronica induce molti periodici a migrare verso la più scintillante piattaforma del Web, che mette a disposizione di chiunque voglia "recarsi" ad un certo indirizzo il numero corrente e anche tutti gli arretrati. Spesso entrambe le forme di fruizione (Web e posta elettronica) restano operative in parallelo, talvolta affiancate da altre ancora (Gopher, FTP).

8.1. Repertori e cataloghi di periodici

  • Index Morganagus by Eric Lease Morgan
  • Major electronic journals in LIS presso PICK

    Sempre su PICK troviamo anche A long list of electronic journals and newsletters of interest to LIS.

  • 8.2. Periodici internazionali e stranieri


    PERIODICI ELETTRONICI
    VERSIONE ON-LINE DI PERIODICI CARTACEI

    PERIODICI ELETTRONICI:

    VERSIONE ON-LINE DI PERIODICI CARTACEI:

    Generalmente le versioni on-line dei periodici cartacei contengono gli indici e alcuni articoli tratti dal formato cartaceo; in alcuni casi contengono anche articoli creati specificatamente per la versione elettronica.

    8.3. Periodici italiani


    9. EDITORIA PROFESSIONALE

    L'editoria professionale nei diversi paesi rispecchia, come la stampa periodica, il peso del settore bibliotecario (anche in termini di sbocchi di mercato, oltre che di consolidamento delle istituzioni formative specializzate) e possiamo ricondurla, con equilibri di volta in volta diversi, a quattro principali tipologie: la grande editoria attiva anche nel nostro campo, l'editoria specializzata di solito di dimensioni medio-piccole, la produzione delle associazioni professionali e quella delle grandi istituzioni bibliotecarie.
    Non conosciamo siti specializzati (ma cfr. il paragrafo 5.5.), ma molti editori (oltre a enti e associazioni già citate nei paragrafi 3.3. e 4.2.) hanno aperto propri siti Web che di solito comprendono, oltre alla segnalazione delle novità, un catalogo completo (almeno nei titoli tuttora disponibili o recenti) e altre informazioni.

    9.1. Editoria professionale internazionale

    9.2. Editoria professionale italiana


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    Copyright AIB, ultimo aggiornamento 1997-10-26, ultima correzione refusi 1997-10-28, a cura di Alberto Petrucciani, Riccardo Ridi e Sabrina Masoli