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Tavola rotonda "Le risorse del Mediterraneo"

di Maria Cristina di Martino


Anche per questa IX edizione il Salone napoletano del libro ha individuato tre percorsi tematici attorno ai quali si sono articolati dibattiti, mostre, eventi. Tra questi, particolarmente accattivante, "Mediterranea": il Mediterraneo come luogo-simbolo dell'incontro e dello scontro tra culture diverse, come bacino di sperimentazione di processi integrativi nella ricerca di una identità che, nel rispetto della diversità, individui possibili convergenze e reciproci arricchimenti.
Accogliendo il suggerimento tematico di Galassia, l'AIB ha allestito nel suo stand diverse tappe di un percorso culturale – la cultura del mare – sperimentate da diversi istituti bibliotecari: quattro iniziative finalizzate alla costituzione di una biblioteca e di una bibliografia sul mare.
Il contesto storico e visivo è stato offerto dalla mostra di cartografia storica "L'immagine del Regno di Napoli nel '500, '600, '700", segmento della mostra "Pagine, luoghi e immagini: il patrimonio documentario dell'Istituto di Geografia", organizzata nel giugno 1995 dall'Istituto di Geografia dell'Università di Napoli "Federico II": la mostra ha riproposto l'evoluzione della cartografia, della tipografia e dell'incisione, seguendo il filo conduttore della simbologia marina e della navigazione.
Due pannelli espositivi, realizzati per l'occasione dallo staff di AIB Campania, hanno riprodotto la scheda illustrativa del progetto siciliano "Leggere il mare", varato nel 1995, Çcon l'obiettivo di approfondire, valorizzare, diffondere la conoscenza della cultura marinara con un approccio interdisciplinareÈ e interculturale.
La prospettiva dell'integrazione di culture diverse fa da sfondo alla mostra, realizzata dall'Assessorato alla pubblica istruzione della Regione Sardegna "La biblioteca e il Mediterraneo: mostra itinerante per ragazzi", nel cui ambito è stato prodotto un totem multimediale presente nello stand. Il totem, che ha polarizzato la curiosità e l'attenzione del numerosissimo pubblico giovanile, anticipa in video il progetto di una biblioteca del mare, dove le diverse città mediterranee diventano altrettanti approdi per la "biblio-caravella", scaffali aperti di una biblioteca comune.
Il video I mari di Napoli, realizzato dalla Biblioteca Universitaria di Napoli in occasione dell'omonima mostra svoltasi nel 1996, ha rappresentato un ulteriore contributo al recupero della cultura del mare come elemento di una ritrovata identità e strumento di valorizzazione politica ed economica della città. La mostra era stata una occasione per sensibilizzare le diverse istituzioni cittadine, sollecitandone iniziative e proposte, e convogliando di fatto contributi diversi.
La stessa necessità di stabilire e consolidare rapporti di cooperazione tra istituzioni diverse, la centralità del sistema biblioteca nel processo di sviluppo culturale e sociale del cittadino e nella sua educazione alla democrazia sono state le idee guida della tavola rotonda "Le risorse del Mediterraneo" che, anticipando uno dei temi del prossimo Congresso genovese, è stata organizzata da AIB Campania.
Con la partecipazione al dibattito dell'Assessore alla cultura del Comune di Napoli, Guido D'Agostino, dell'Assessore al mare, Piero Gallerano, del Presidente dell'Autorità portuale di Napoli, Francesco Saverio Lauro, e del Presidente AIB, Igino Poggiali, si è voluto lanciare un segnale forte sulla improrogabilità di uno scambio comunicativo e operativo tra diverse strutture cittadine, tutte coinvolte nel processo di sviluppo economico e culturale di Napoli.
Se è vero che la vocazione mediterranea di Napoli e delle altre città marinare italiane va recuperata e valorizzata accanto alla più conclamata identità europea – ha sottolineato D'Agostino –, in quanto connotazione storica e riconoscimento di una specificità culturale, è anche vero, purtroppo, che non è stata posta in essere una politica italiana del mare, inteso come risorsa autonoma economica, culturale e strategica. La creazione, nell'ambito dell'amministrazione comunale di Napoli, di un Assessorato al mare appare, quindi, particolarmente significativa, come ha rilevato Gallerano. é un segnale di inversione di tendenza e un recupero del legame tra Napoli e il mare, la cui negazione, specie dal dopoguerra in poi, ha coinciso con il declino turistico e commerciale del porto.
Oggi, come ha sottolineato Lauro, la ritrovata centralità del Mediterraneo e il suo rilancio economico e turistico costituiscono una occasione che Napoli e l'Italia non possono mancare: il porto, anzi, può diventare uno spazio aperto, una porta di accesso ai servizi e alle strutture cittadine, una risorsa con inaspettate ricadute occupazionali ed economiche in genere, che consentirebbe reinvestimenti anche e soprattutto nel settore cultura.
Poggiali ha evidenziato che l'istituzione di una biblioteca è un investimento prioritario e non un valore aggiunto per la crescita di una città. L'istituzione di una grande biblioteca civica a Napoli è una concreta risposta ai problemi di una città, in cui i fermenti di crescita hanno bisogno di essere convogliati e tradotti in linee progettuali. Se è vero che nella società dell'informazione lo spartiacque tra vecchio e nuovo è il possesso dell'informazione, la biblioteca, luogo deputato alla sua erogazione, è una delle strutture portanti del tessuto sociale. Non è quindi casuale la presenza dell'Associazione allo stesso tavolo con soggetti diversi e, in apparenza, distanti.
La moltitudine di ragazzi, che affolla Galassia Gutenberg, ha bisogno, oltre all'evento di una mostra-mercato, di una struttura permanente dove consolidare il suo rapporto con il libro e con il mondo dell'informazione.


DI MARTINO, Maria Cristina. Tavola rotonda "Le risorse del Mediterraneo". «AIB Notizie», 10 (1998), n. 3, p. 5.
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Copyright AIB, ultimo aggiornamento 1998-04-09 , a cura di: Andreas Zanzoni