AIB-logoAssociazione italiana biblioteche. AIB Notizie 4/98
AIB Attività delle commissioni e dei gruppi di lavoro


Verbale della riunione della Commissione permanente per le biblioteche scolastiche e l’educazione

Il giorno 6 marzo 1998, nella sede dell’Associazione italiana biblioteche, si è riunita la Commissione permanente per le biblioteche scolastiche e l’educazione. Gli argomenti in discussione hanno sottolineato l’esigenza per la Commissione di operare su diversi fronti: – l'elaborazione teorica e la parallela attività di diffusione della letteratura professionale; >– il raccordo con le diverse realtà scolastiche; – la proposta di momenti di incontro, soprattutto in occasione e in collegamento con le manifestazioni associative dell’ AIB. Rilevando come un lavoro di ricognizione della distribuzione delle biblioteche scolastiche sul territorio a livello nazionale richieda al momento un eccessivo sforzo sia dal punto di vista teorico sia operativo, la Commissione ritiene peraltro importante avviare l’elaborazione di standard nazionali, riguardanti da un lato la struttura e la funzione della biblioteca scolastica, dall’altro la figura professionale del bibliotecario scolastico. Gli obiettivi che la Commissione si pone per l’attività da svolgere nell’arco del triennio sono quindi i seguenti: – elaborare standard nazionali relativi alle biblioteche scolastiche e alla figura professionale del bibliotecario scolastico; – costituire una rete di referenti sul territorio nazionale; – diffondere una letteratura professionale specificamente orientata alle esigenze della scuola; – intervenire e sollecitare l’intervento dell’Associazione in merito ai provvedimenti legislativi riguardanti il settore. La Commissione si è soffermata infine sulla prevista partecipazione allo stand dell’AIB della Fiera del libro per ragazzi di Bologna. La presenza dell’AIB presso la Fiera di Bologna è quest’anno ripartita in tre giornate tematiche: il primo di tali giorni è dedicato alla scuola e alle iniziative che vedono protagoniste le biblioteche scolastiche e comunque quelle biblioteche che dedicano alla scuola un’attenzione particolare.
Vera Marzi

Autonomia e biblioteche scolastiche

“Autonomia: quale prospettiva per le biblioteche scolastiche?” Questo il tema principale affrontato dal Gruppo di ricerca sulle biblioteche scolastiche del Dipartimento di Scienze dell’educazione-AIB sezione Veneto, coordinato da Donatella Lombello. Il seminario di studio si è svolto il 10 marzo a Padova, presso la Facoltà di scienze della formazione Dall’analisi dei documenti (legge n. 59 del 15 marzo 1997, art. 21; schema di decreto legislativo attuativo dell’art. 21, comma 16 della legge 15 marzo 1997, n. 59; c.m. n. 766 del 27 novembre 1997; bozza programmatica Autonomia, dimensionamento istituzioni scolastiche e organici pluriennali, del 29 dicembre 1997) appare chiara la volontà del Governo di demandare alle singole istituzioni la possibilità di progetti educativo-didattici, nei quali solamente potrebbero trovare spazio e ruolo le biblioteche scolastiche. E il condizionale è d’obbligo parlando di linee programmatiche che non nominano mai le biblioteche e i bibliotecari scolastici, né più semplicemente il termine “documentario” tra le attività, le azioni e le esigenze della scuola. Si ha l’impressione che l’attuazione delle biblioteche scolastiche in forma istituzionalizzata nei documenti detti sia un capitolo chiuso e che l’istituzione e il ruolo della biblioteca scolastica ancora una volta siano affidati all’iniziativa e alla professionalità dei singoli .D’altra parte, in questi ultimi anni, all’interno delle scuole qualche fermento per quanto riguarda la lettura e le biblioteche scolastiche c’è stato (vedansi le c.m. 105 del 27 marzo 1995 e successive): esistono realtà nei vari ordini di scuola molto ben strutturate ed efficienti, in cui la biblioteca rappresenta davvero un ottimo volano per l’apprendimento, un diverso approccio metodologico, basato sulla ricerca, per l’acquisizione delle conoscenze. Che si voglia ignorare tutto e che uno dei cardini della riforma, la razionalizzazione di personale e risorse, possa tradursi in sperpero del patrimonio o del personale? Vorremmo sperare di no, ma come valorizzare almeno l’esistente? La c.m. n. 766 del 27 novembre 1997 sulla sperimentazione facilita l’attuazione di programmi di istituto volti al recupero, al sostegno, a iniziative di continuità, all’attivazione di insegnamenti integrativi facoltativi, ad attività legate al territorio: forse è tra tutto ciò che va compresa in sordina la biblioteca scolastica. Di fatto però tra “flessibilità” e “opzione”, le parole d’ordine della legge sull’autonomia, il ruolo della biblioteca ne esce sconfitto in quanto esso deve essere basato sulla stabilità e sulla continuità. Uno spiraglio potrebbe essere costituito dai legami che la legge pone con il territorio e gli enti locali; diventa allora necessario attivarsi con le amministrazioni periferiche decentrate e il Gruppo di ricerca patavino potrebbe farsene carico in primis. Molto importante per il ruolo delle biblioteche scolastiche è la proposta di legge quadro del PDS per il libro e la lettura, presentata al Parlamento il 20 novembre 1997. All’art. 8 essa riconosce alle università la possibilità di istituire corsi di studio connessi con il settore editoriale e la diffusione del libro; all’art. 9 prevede l’emanazione del regolamento quadro per l’istituzione e il funzionamento delel biblioteche scolstiche, col quale si verrebbe così a colmare un vuoto legislativo cronico nel nostro paese. Il Gruppo di ricerca affronta inoltre il problema dell’importanza dell’informazione, della circuitazione delle notizie e di tutto quello che viene prodotto dallo stesso e da altri gruppi analoghi.
Lucia Zaramella

Catalogazione

Sabato 21 marzo 1998 si è insediato il Gruppo di studio sulla Catalogazione dell’AIB. Ne fanno parte i soci: Pino Buizza, Teresa Grimaldi, Mauro Guerrini (coordinatore), Giulia Visintin, Laura Zanette. Il Gruppo ha due obiettivi principali: 1) essere il referente dell’IFLA e delle associazioni professionali di altri paesi per i problemi catalografici posti in ambito internazionale: pareri, partecipazione a gruppi di lavoro, diffusione di documenti; 2) proporre un progetto organico di revisione delle RICA. Il testo delle Regole italiane di catalogazione per autori fu presentato al ministro il 26 aprile 1976 (dopo otto anni di lavoro), il decreto di approvazione fu firmato il 28 settembre 1978, le regole furono pubblicate nel giugno 1979. Da allora le Rica non sono mai state sottoposte a verifica complessiva, né sono state aggiornate, nonostante la commissione incaricata di redigerle avesse auspicato un controllo costante. Il Gruppo di studio ha stabilito di operare in tre direzioni: a) ricognizione dei principali problemi normativi e interpretativi incontrati nell’applicazione delle Rica e raccolta della documentazione interpretativa prodotta (per esempio, CBT.DOC, ecc.) da selezionare e rendere disponibile alla professione tramite un dossier (o in altro modo); b) coordinamento con il processo di revisione dei principali codici europei (RAK, in particolare) e delle AACR2; c) analisi di alcuni punti critici: descrizione; intestazione neutra o principale; identità bibliografica distinta; ente; titolo uniforme; forma dei nomi degli autori classici e del periodo medievale e umanistico; Chiesa cattolica; Bibbia; traslitterazione da alfabeti e scritture diverse dal latino. Il Gruppo vorrebbe conciliare la tradizione italiana con l’orientamento internazionale che fa riferimento alle AACR2. È stato affrontato il rapporto con la Commissione ministeriale costituita lo scorso anno, incaricata di revisionare le Rica (non può che esserci un rapporto di piena collaborazione) ed è stato rilevato che – ad eccezione dell’Italia e della Spagna – la pubblicazione di norme catalografiche è un’attività precipua e caratterizzante l’associazione professionale dei bibliotecari, magari in accordo con grandi biblioteche e agenzie catalografiche.
Mauro Guerrini


AIB attività delle commissioni e dei gruppi di lavoro. «AIB Notizie», 10 (1998), n. 4, p. 18-19.
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Copyright AIB, ultimo aggiornamento 1998-05-21 , a cura di: Andreas Zanzoni