di Michela Ghera
Nellambito
del recupero dellinformazione bibliografica gli istituti, le
fondazioni e le associazioni culturali sono una realtà di
interesse locale e nazionale, che offre unincredibile ricchezza
di materiali. Si tratta di enti privati che raccolgono, conservano e
rendono disponibile un patrimonio documentario il più delle
volte insostituibile per completezza.
Queste strutture possiedono
materiale che è complementare, se non addirittura originale
rispetto al posseduto delle biblioteche e degli archivi pubblici, di
più è insostituibile e, purtroppo, il più delle
volte conosciuto solo da unutenza selezionata e di addetti ai
lavori.
La necessità sentita da
molte istituzioni di rendere più visibile il proprio lavoro,
spesse volte consolidato nel tempo, ha portato alla costituzione di
gruppi di istituzioni culturali che intendono affermare la loro
presenza nella vita socio-culturale del paese; fra tutte lAICI
(Associazione delle istituzioni di cultura italiane), costituita nel
1992 da enti di tuttItalia, con lo scopo di raggiungere una più
incisiva visibilità presso i competenti organismi nazionali e
internazionali, con lintento di divenire gruppo di pressione
per promuovere iniziative legislative che favoriscano maggiori
riconoscimenti, nonché maggiori risorse che consentano di
dotarsi di attrezzature informatiche per le attività svolte,
permettendo così a un pubblico sempre più vasto la
conoscenza dei servizi e dei materiali posseduti.
È sempre con questo
spirito che già nel 1987 si era costituito il Polo di
biblioteche IEI-Istituti culturali di Roma per condividere le proprie
risorse documentarie, collaborare e informatizzare le proprie
raccolte adottando le procedure di catalogazione previste dal
Servizio bibliotecario nazionale (SBN); ad oggi aderiscono otto
biblioteche di altrettanti istituti romani che possiedono fondi sia
archivistici che bibliotecari relativi alla storia e alle scienze
sociali del nostro secolo e, pertanto, perfettamente complementari
tra loro: Istituto della enciclopedia italiana, Fondazione Lelio e
Lisli Basso - ISSOCO, Fondazione Istituto Gramsci, Istituto Luigi
Sturzo, Società geografica italiana, Fondazione Ugo Spirito,
Istituto italiano per lAfrica e lOriente (IsIAO),
Biblioteca di storia moderna e contemporanea.
Dal 1997 il Polo si avvale,
inoltre, de «Il lettore ben informato», un bollettino
informativo, che intende fornire tutte quelle informazioni che in
genere un lettore non cerca direttamente e a volte restano nascoste.
Le notizie ormai hanno raggiunto
un notevole livello di diffusione, ma una gran parte delle raccolte
resta ancora da catalogare in linea, perciò è
necessario segnalare anche lesistenza di fondi ai quali o si
sta lavorando o per i quali sono forniti i cataloghi cartacei. Il
bollettino servirà anche a dare conto delle nuove acquisizioni
di materiale moderno e antiquario nella varie biblioteche, a
descrivere fondi particolari, a illustrare le varie attività
di promozione della lettura e della ricerca, a informare
sullattivazione di nuovi servizi.
Questo ricco serbatoio di fonti
viene messo oggi a disposizione come servizio per la città di
Roma, e non solo per gli studiosi e i ricercatori, con la speranza di
raggiungere anche chi non conosce ancora le nostre biblioteche pur
essendone un potenziale lettore.
Uno degli impegni futuri è
appunto riuscire a coordinare tutte le nostre banche dati, in modo
tale che lutente potrà, magari comodamente da casa
tramite Internet come avviene già per singoli cataloghi
collettivi e non, consultare in tempo reale tutte le basi dati
informatizzate, della biblioteca come degli archivi, e stampare,
oltre alle informazioni bibliografiche o agli abstracts già
disponibili, anche i testi dei documenti scannerizzati non vincolati
da regole di riservatezza.
Certo, qualche volta lonere
del lavoro affrontato sembra impari per disponibilità e mezzi
mai sufficienti, ma i risultati sino ad ora ottenuti spingono a
proseguire su questa strada soprattutto nella speranza che la
collaborazione tra strutture private e istituzioni pubbliche si
rafforzi sempre più. Questa è sicuramente la realtà
futura, in parte già attuale, da perseguire tutti per
ottimizzare le nostre collezioni, i nostri lavori e, in primo luogo,
i nostri servizi.