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L'AIB e le iniziative europee

di Maria Luisa Ricciardi


Con questa sessione, tenuta il 28 aprile, si è voluto offrire ai soci una panoramica delle iniziative in corso in materia di relazioni europee e degli ulteriori orizzonti che attraverso di esse si possono aprire.
Nella tavola rotonda coordinata da Rossella Caffo e dalla scrivente (una staffetta collaudata da lunghi anni di lavoro comune per l'AIB) si è parlato della collaborazione con EBLIDA, con il Consiglio d'Europa, con l'Osservatorio dei programmi internazionali per le biblioteche e con vari organismi della – o afferenti alla – Commissione europea.
La scrivente ha evidenziato l'importanza del ruolo di coordinamento e divulgazione delle informazioni europee che l'AIB svolge attraverso la partecipazione alla MIDAS-NET, la rete che la Commissione europea ha creato per dare supporto ai programmi INFO2000 e MLIS per lo sviluppo della multimedialità e del multilinguismo. Compito dichiarato della MIDAS-NET, infatti, è anche quello di collaborare, soprattutto in materia di prodotti e servizi di informazione elettronica e multimediale, con le altre reti di supporto alle azioni europee, quali – per nominare solo le più conosciute – gli Information Relay Centres dei Programmi quadro di ricerca e sviluppo tecnologico, gli eurosportelli delle camere di commercio, i centri di documentazione Europea, e con tutti gli organismi che contribuiscono all'elaborazione e all'applicazione delle politiche europee.
Di grande rilevanza in questo quadro è l'azione che l'AIB sta svolgendo in EBLIDA mediante Rossella Caffo, che fa parte, in rappresentanza dell'AIB, del Comitato esecutivo di quella organizzazione, sorta nel 1992 per tutelare gli interessi di associazioni di biblioteche e istituti bibliotecari presso gli organismi comunitari.
Lo European Bureau of Library Information and Documentation Association, che rappresenta ora più di 95.000 biblioteche in Europa, si è dedicato nell'ultimo anno soprattuto al compito di seguire la nuova Direttiva europea sul copyright, nata dall'esigenza di armonizzare le leggi di protezione della proprietà intellettuale nei paesi europei nell'era digitale, con particolare riguardo alle regole sul diritto di riproduzione, sul diritto di comunicazione al pubblico, sul diritto di distribuzione, sulla protezione legale dei sistemi antiriproduzione. Il problema – ha detto la Caffo – sta nel trovare un equilibrio tra gli interessi economici e morali di autori, editori ed altri detentori di diritti, e l'esigenza di assicurare l'accesso all'informazione e alla conoscenza da parte di tutti i cittadini soprattutto per quanto riguarda l'educazione e la ricerca: esigenza, del resto, già recepita nella Convenzione di Berna del 1986 e confermata da 157 nazioni nel Preambolo del Trattato sul copyright recentemente adottato dalla WIPO (World Intellectual Property Organization).
Nella società dell'informazione, infatti, le biblioteche svolgono il ruolo cruciale di interfaccia per le risorse informative in ambiente di comunicazione globale e per le nostre società è fondamentale garantire l'accesso democratico all'informazione. In questa prospettiva il copyright diventa una materia che minaccia di intaccare la democrazia.
La proposta di EBLIDA è che vengano garantite per legge e applicate a tutte le biblioteche, non solo a quelle pubbliche, le seguenti attività:

– la visione, la consultazione e la riproduzione di materiale digitale per scopi privati, educativi e per finalità di ricerca nelle biblioteche e negli archivi;
– la possibilità, per le biblioteche e gli archivi, di fare una copia digitale per scopi di archiviazione e conservazione;
– la riproduzione di un numero limitato di pagine su carta di opere digitali da parte delle biblioteche e degli archivi per i loro utenti;
– la possibilità di fare una copia di materiale audio, video o audio-video da parte di privati per uso personale e per fini non commerciali.

La procedura di approvazione della Direttiva richiede tempi lunghi, ha concluso la Caffo: l'iter sarà completato solo nel 2000, ma questo è il momento cruciale per presentare eventuali emendamenti. Il ruolo dell'Italia poi è particolarmente significativo perché il presentatore della Direttiva nel Parlamento europeo è un parlamentare italiano, Roberto Barzanti.
Maria Cristina Di Martino, presidente della Sezione Campania, ha esposto i risultati del progetto NEL (Nuova economia del libro), promosso dal Consiglio d'Europa, finanziato dalla Commissione europea nell'ambito dell'azione di sostegno ADAPT e amministrato in Italia dal Ministero per i beni culturali e ambientali. La Sezione Campania e la Sezione Toscana hanno partecipato al progetto per conto dell'AIB.
L'azione di ADAPT, ha spiegato la Di Martino, è dedicata al riadattamento delle professionalità tradizionali ai nuovi requisiti richiesti dalle innovazioni tecnologiche; NEL, di conseguenza, si rivolge alle diverse professioni della catena del libro che intendono acquisire, attraverso un corso di apprendimento, le competenze necessarie per adeguarsi alle mutate condizioni che l'editoria elettronica e la multimedialità stanno imponendo all'intero settore.
Il progetto si è svolto attraverso una prima fase di ricerca (analisi del contesto di mercato; selezione delle aree professionali; definizione dei profili professionali; analisi di dettaglio delle competenze) che ha consentito di delineare le aree professionali sulle quali sviluppare corsi di formazione e una seconda fase di produzione di veri e propri pacchetti formativi su quattro moduli: Internet nella catena del valore editoriale; la redazione di prodotti offline; la gestione dei flussi di contenuto; aspetti legali del multimediale.
I moduli sono progettati secondo la metodologia del open and distance learning, la cui efficacia formativa si fonda sulla maggiore flessibilità del percorso di apprendimento e della strategia didattica. La presenza della figura del tutor, poi, garantisce il supporto motivazionale e didattico e l'orientamento nel processo di apprendimento. Il materiale didattico, estremamente "amichevole" nella presentazione editoriale, ha una struttura modulare, che permette la segmentazione in unità formative elementari e prevede frequenti momenti di esercitazione e autovalutazione. I moduli sono stati illustrati e sperimentati in Toscana e in Campania tra l'inverno del 1997 e la primavera del 1998.
Copyright ed editoria elettronica sono stati anche i temi sui quali Marc Willem, Content Manager del servizio Prosoma Esprit, ha fondato la sua presentazione di questo nuovo servizio di informazioni sui risultati ottenuti nell'ambito del programma ESPRIT (Tecnologie dell'informazione) promosso dalla Direzione generale III della Commissione europea. Per inciso, il servizio è disponibile su un Web interattivo (http://www.prosoma.lu) e su CD-ROM.
Partendo dalla considerazione che il mestiere del bibliotecario sta evolvendosi sempre più verso un'attività di intermediazione tra la richiesta dell'utente e una qualunque informazione disponibile (in biblioteca o su qualche server remoto accessibile via Internet), Willem ha riflettuto sul fatto che la politica dell'acquisizione dell'informazione deve ora tenere conto anche delle richieste potenziali degli utenti, non può quindi accontentarsi di una politica just in case (acquisto annuale di documenti, abbonamenti), ma deve mettere a punto anche una politica del just in time, che permetta di sapere dove trovare in tempo reale l'informazione al momento della richiesta.
In particolare, per quanto riguarda le informazioni sulle nuove tecnologie, sui progetti di ricerca, e soprattutto sui risultati che sono disponibili, e di cui si può usufruire, bisogna consultare le fonti più aggiornate, le più complete e le più facili da utilizzare.
Willem ha quindi fornito suggerimenti pratici su come, mediante le informazioni allo stesso tempo testuali e multimediali fornite dal servizio PROSOMA Esprit sull'uso e il funzionamento dei risultati della ricerca, un bibliotecario possa tenersi al corrente dell'evoluzione delle nuove tecnologie dell'editoria elettronica per adattare le proprie politiche di acquisizione, di utilizzazione, di conservazione; e seguire gli ultimi sviluppi della gestione di diritti di autore e copyright, in particolare per quanto riguarda le opere multimediali e digitali.
é stata quindi la volta di Maria Sicco, direttore dell'Osservatorio dei programmi internazionali per le biblioteche che ha proiettato nel prossimo futuro le nostre attività europee. L'OPIB è un organismo che, all'interno dell'Ufficio centrale per i beni librari del Ministero per i beni culturali e ambientali, si è finora occupato di seguire – in stretta collaborazione con l'AIB e con buoni risultati – il Programma Biblioteche promosso dalla DG XIII della Commissione europea, fungendo da National Focal Point per l'Italia con il compito di diffondere le informazioni sui call for proposals e di promuovere la partecipazione e la presentazione di progetti da parte delle biblioteche italiane. Nel V Programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico, che partirà alla fine del 1998 o all'inizio del 1999 – ha annunciato la Sicco –, non è più prevista come per il passato una linea di azione specifica per le biblioteche. Si potranno trovare possibilità di partecipazione solo insieme ad archivi e musei nell'ambito della linea dedicata alla Società dell'informazione, in particolare al punto "Strumenti e contenuti multimediali". Si tratta dunque di studiare fin d'ora una nuova politica di approccio ai programmi europei che consenta la preparazione di progetti multimediali comuni sul patrimonio culturale digitale.
L'Osservatorio inoltre si propone di pubblicizzare l'utilizzo dei fondi strutturali nel campo dei beni culturali. Il governo italiano dovrà prossimamente presentare il piano 2000-2006 sulle politiche di coesione dell'UE, volte a ridurre i dislivelli di sviluppo fra le varie regioni europee. In questo ambito il MBCA, oltre a presentare un proprio piano operativo, intende sollecitare le regioni perché queste, a loro volta, inseriscano nei loro piani operativi delle linee di azione rivolte alla valorizzazione dei beni culturali. In quest'ottica l'Osservatorio si pone anche come centro di raccordo per una azione di coordinamento a livello nazionale volta ad armonizzare e integrare le iniziative da realizzare sia all'interno del V Programma quadro, che all'interno delle politiche regionali legate all'utilizzo dei fondi strutturali.
Le diverse relazioni hanno suscitato vivo interesse nel pubblico, che è intervenuto con richieste di puntualizzazioni e offerte di ulteriori informazioni: Fra queste ultime, Alessandra Cornero del CER Lazio ha segnalato una ulteriore rete, la PASSNET, che offre un servizio gratuito di informazione e orientamento sui fondi strutturali e sulle politiche comunitarie dedicato alle regioni, agli enti locali e a tutti gli organismi pubblici che operano per le regioni comprese nell'Obiettivo 1 (numero verde 167/250348).


RICCIARDI, Maria Luisa. L'AIB e le iniziative europee. «AIB Notizie», 10 (1998), n. 6, p. 6-7.
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Copyright AIB, ultimo aggiornamento 1998-07-19 , a cura di: Andreas Zanzoni