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Un'incursione nel mondo di Mediamente...per cominciare

di Elisabetta Segna


Sulla carta si apre, su queste righe, una finestra per raccontare, alla nostra maniera, il come e il perché della personalissima esperienza della RAI nel mondo del multimediale, vissuta fondendo esigenze di nuove forme di comunicazione con quelle della nuova didattica per le nuove tecnologie e di utilizzo di Internet a fini di crescita culturale e sociale.
Internet e RAI Educational con Mediamente – l'appuntamento, più che la trasmissione, condotto da Carlo Massarini – rivivono i tempi di grande crescita collettiva di Non è mai troppo tardi, e non sembri arrischiato l'accostamento, proprio per la volontà del servizio pubblico di farsi strumento per l'apprendimento di nuovi linguaggi e nuovi mezzi.
Su Internet è fermata l'immagine complessiva di un programma di cui al telespettatore non sfugge la ricchezza di disponibilità masmediologiche pur nella linearità e nella semplicità dell'immagine "bianca" e "amichevole" di Carlo Massarini che si muove in un laboratorio attrezzato per il confronto sui problemi che pongono le nuove tecnologie proprio mentre diventano parte del tessuto sociale, politico, culturale e comportamentale.
Mediamente non è solo un programma cult per ogni internauta, è anche un nuovo modo di leggere la biblioteca non virtuale, ma digitale: aperta su Internet e continuamente aggiornata, in cui sono raccolte moltissime interviste in lingua originale e in inglese, mentre la home page di Mediamente raccoglie anche le scalette, le sceneggiature e le immagini più significative dei programmi televisivi (http://www.rai.mediamente.it).
Scorrendo il sito di Mediamente scopriamo che è un terminale multimediale in grado di fornire in tempo reale servizi telematici alle redazioni di altri programmi della RAI, mentre il telespettatore, prima vedendo e poi sfogliando le videocassette registrate (esiste l'angolo dei "videoamanti "di Mediamente), rilegge come a "video lento" le incursioni incisive ma discrete di Carlo Massarini. Esaltando ed enfatizzando il ruolo delle biblioteche italiane e non solo, il conduttore attribuisce loro uno spazio da protagonista, attraverso i loro indici in linea, in un tutto unico per più utenti contemporaneamente nello studio televisivo-laboratorio e nelle case collegate in una realtà interattiva, attiva e operativa che sa sfruttare la ricchezza e la dovizia di mezzi, le quindici linee su rete integrata e poi TV satellitari e ancora .... per gli ospiti in studio e collegati via Internet, tutto per discutere, intervenire, partecipare, condividere, ribaltando la concezione solipsistica di Internet e del PC.
L'essere visti rende necessaria la condivisione, una condizione da imitare, mentre nel mondo bibliotecario si insedia il multimediale. Perché non si perda la voglia e l'impegno di fare delle biblioteche un luogo di contatto e di comunicazione, forse si potrebbe anche imitare la formula dell'invito finale della trasmissione: quella di esternare le proprie riflessioni dovunque si insedia cultura e informazione, nelle biblioteche, con i libri, col multimediale, nel cyberspazio.
ÇAIB notizieÈ, oltre l'entità-supporto, si impegna a essere punto di contatto con queste e altre realtà che sono multimedialità ma anche mondo della televisione: parti della nostra realtà, da vivere senza pericolosi, algidi e perdenti isolamenti.


SEGNA Elisabetta. Un'incursione nel mondo di Mediamente...per cominciare. «AIB Notizie», 10(1998), n. 7, p. 6.
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Copyright AIB, ultimo aggiornamento 1998-08-03 , a cura di: Andreas Zanzoni