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Convergenza nell'era digitale
Sfida per biblioteche, archivi e musei

di Maria Sicco


La DGXIII E/4 della Commissione europea ha organizzato lo scorso 13-14 agosto ad Amsterdam un seminario propedeutico alla partecipazione congiunta di biblioteche, archivi e musei al V Programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico, che inizierà nel 1999.
La novità del prossimo programma quadro sta nell'impostazione delle linee di azione, che non prevedono più una linea specifica per le biblioteche, ma danno la possibilità alle istituzioni culturali di partecipare insieme in qualsiasi punto ove esse trovino uno specifico interesse.
Per attivare fin d'ora la collaborazione fra biblioteche, archivi e musei è stato organizzato un interessante incontro internazionale che ha fatto il punto sulla situazione dei progetti europei finora realizzati, sulle future possibilità di sviluppo di programmi in area digitale, sulla necessità di fornire ai cittadini informazioni culturali in forma elettronica e sui relativi problemi di standard e di copyright.
Il seminario è stato suddiviso in sessioni, la prima delle quali era dedicata a L'organizzazione del sapere in ambiente digitale. La priorità in questo campo è quella di documentare, proteggere il patrimonio culturale digitale europeo e renderne facile l'accesso a tutti i cittadini.
A questo proposito già nell'ultima tornata di progetti del Programma Biblioteche il progetto ELISE II, attualmente in atto, si propone di fornire un accesso integrato a risorse multimediali eterogenee e si pone quindi come base da seguire per futuri interventi. Lo stesso si può dire per il progetto UNIVERSE, che offrirà agli utenti un unico punto di accesso a risorse informative in rete, servizi integrati e possibilità di futuri sviluppi nell'ambito del document delivery.
Un servizio multimediale di notevole interesse è quello fornito negli Stati Uniti dalla "Biblioteca digitale" della Library of Congress, che metterà a disposizione dei cittadini la documentazione completa sulla storia americana.
La seconda sessione era dedicata a L'accesso del cittadino al patrimonio digitale. Sono stati definiti i principi base per l'organizzazione del sapere e dell'informazione allo scopo di avvicinare i cittadini al patrimonio digitale. Si deve arrivare a consentire il reperimento di qualsiasi tipo di oggetto conservato in biblioteche, archivi e musei, creando reti di conoscenza che favoriranno la crescita sociale. Su questa linea di azione opera già il progetto VAN EYCK, che si propone di realizzare stazioni di lavoro con interfaccia uniforme per storici dell'arte e artisti, offrendo la possibilità di recuperare informazioni, localizzazioni e documenti di storia dell'arte. Altri progetti in questo ambito sono in atto in Danimarca, dove sulla base dei risultati ottenuti dal progetto JUKE-BOX si sta realizzando un archivio audiovisivo, e in Germania, dove il progetto Kulturbox offre all'utenza la possibilità di ricostruire paesaggi virtuali e di ricreare nel tempo l'aspetto di quartieri storici delle città. Tutti spunti che consentono di trarre ispirazione per nuovi progetti nell'ambito del prossimo programma quadro.
La terza sessione del seminario era dedicata a Il futuro del digitale. I problemi relativi a questo patrimonio infatti sono enormi per quanto riguarda la sua conservazione e il suo utilizzo a lungo termine, in un mondo in cui l'evoluzione della tecnologie rende obsoleti in breve tempo sia hardware che software. Sarà necessario trovare sistemi di archiviazione e di migrazione, strutture e processi che consentano la conservazione e l'utilizzo del patrimonio digitale nel tempo. A questo proposito si dovrà prevedere l'aggiornamento degli standard e la compatibilità retroattiva degli archivi. Si è lungamente parlato degli standard attualmente più usati per l'archiviazione e la trasmissione di dati, suoni e immagini, mettendone in risalto pregi e problematiche. Un altro progetto del Programma Biblioteche all'avanguardia in fatto di patrimonio digitale è NEDLIB, cui partecipa anche la Biblioteca nazionale centrale di Firenze. Il progetto si propone di creare una rete di biblioteche di deposito del materiale digitale, cercando di risolvere i numerosi problemi giuridici, organizzativi, finanziari e tecnici legati al controllo dei dati, alla cattura dei documenti e alla loro conservazione. Del resto, in tutto il mondo vanno crescendo iniziative volte alla creazione di grandi archivi digitali, come l'Archivio generale delle Indie, dedicato alla documentazione del materiale storico ispanoamericano e le varie attività patrocinate dall'Unesco nel programma Memory of the World.
Di conseguenza la quarta sessione del seminario si è occupata di Convergenza di tecnologie e standards per le collezioni digitali. Sono stati esaminati e giudicati gli standard di descrizione, di accesso e di interconnessione di dati digitali, auspicando la convergenza di biblioteche, archivi e musei per facilitare la distribuzione e la visualizzazione di collezioni di oggetti digitali. Di questo problema fa parte anche il corretto utilizzo dei metadati per costruire e conservare patrimoni digitali delle istituzioni della memoria. é stato citato a proposito il progetto ONE e ONE II che ha creato il software SR, collegato a Z39.50, per l'interconnessione dei vari formati MARC utilizzati dalle biblioteche e per facilitare il prestito interbibliotecario di materiale digitale. I vari progetti del Programma Biblioteche sono stati citati perché all'avanguardia dal punto di vista tecnologico e perché utilizzabili per una fruttuosa collaborazione anche con musei e archivi in vista del prossimo programma.
La quinta sessione si è occupata di Nuovi servizi nel loro contesto legale. I problemi di copyright per quanto riguarda le pubblicazioni elettroniche e i servizi digitali sono infatti molto complessi e dovranno essere risolti con un accordo di base a livello internazionale che non danneggi troppo l'attività culturale ed educativa svolta da biblioteche, archivi e musei. Di questi problemi e delle licenze fra editori elettronici e biblioteche si è occupato e ancora porta avanti azioni di studio e di mediazione il progetto ECUP+. Ulteriori problemi sorgeranno per quelle istituzioni che, come ad esempio le biblioteche, diventeranno autori di basi dati digitali e quindi usufruiranno dei diritti, ma troveranno difficoltà a gestirne la parte finanziaria.
La sessione sesta e conclusiva del Seminario era articolata in un intervento di Ariane Iljon e in una tavola rotonda dei relatori sulle Strategie di ricerca in ambito tecnologico. é stato ribadito che il Quinto programma quadro è stato riorganizzato per semplificare le tematiche e renderlo più focalizzato, flessibile e disponibile al cambiamento.
L'approccio organizzativo del programma è sempre per linee d'azione e all'interno per temi; ai risultati si richiede soprattutto utilizzo da parte dell'utenza, accessibilità e affidabilità. Il valore nazionale di un progetto deve sempre essere sussidiario al valore aggiunto europeo. I risultati dovranno essere rivolti all'intera società e a risolvere le necessità dei cittadini. La linea di azione che prevede specificamente l'intervento di biblioteche, archivi e musei è quella dedicata a: Una società dell'informazione a misura d'uomo, il cui tema: Contenuti e strumenti multimediali richiede la valorizzazione del patrimonio culturale europeo. Il punto cruciale di questo tema riguarda Pubblicazioni elettroniche interattive e patrimonio digitale e contenuti culturali. Proprio su quest'ultimo punto si richiede di migliorare ed accrescere l'accesso al patrimonio culturale, facilitarne la valorizzazione e stimolare lo sviluppo culturale attraverso il contributo chiave di biblioteche, archivi e musei.
I tre punti chiave di questo tema sono:
1) fornire un accesso integrato al patrimonio digitale e ai contenuti culturali in collezioni eterogenee e distribuite (archivi digitali e tradizionali di biblioteche, musei, archivi, archivi di suoni, arte multimediale, cinema e televisione).
2) Accrescere la funzionalità delle collezioni culturali su larga scala provvedendo ad arricchirne l'interattività e la gestione e a risolvere i problemi di copyright.
3) Conservazione e accesso ai contenuti multimediali di valore, con particolare riferimento al materiale elettronico e alle copie elettroniche di materiali e oggetti fragili.
Altre possibilità potranno essere individuate in altre linee di azione quando la stesura del programma sarà definitiva.
Si auspica quindi, da parte di tutte le istituzioni della memoria, un maggior apporto sul piano delle collezioni digitali, della loro conservazione, dell'accesso unificato a raccolte distribuite e della realizzazione di nuovi servizi per il pubblico e si richiede inoltre una costruttiva collaborazione su questi punti con archivi e musei per poter presentare progetti validi e realizzare servizi innovativi per i cittadini europei.
L'Osservatorio dei programmi internazionali per le biblioteche, per facilitare la partecipazione italiana al programma, ha creato un apposito Gruppo di lavoro, cui partecipano rappresentanti di biblioteche, archivi e musei, la cui funzione sarà quella di seguire gli sviluppi delle azioni comunitarie in ambito culturale e favorire e coordinare la partecipazione italiana. Il Gruppo di lavoro ha presentato al Seminario un documento programmatico che è stato molto apprezzato e che potrà servire come base per la presentazione di progetti e la ricerca di partner internazionali.


SICCO, Maria. Convergenza nell'era digitale. Sfida per biblioteche, archivi e musei. «AIB Notizie», 10 (1998), n. 8, p. 8-9.
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Copyright AIB, ultimo aggiornamento 1998-10-31 , a cura di: Andreas Zanzoni