Questo saluto come direttore di "AIB notizie" giunge dopo un periodo che ha consentito, spero a me e a voi lettori, di acquisire confidenza e consuetudine. Alcune parole sono state dette e qui corre forse l'obbligo di sottolineare il desiderio e l'impegno di fare di questo foglio, sempre più, in ogni numero, una tribuna di aperto confronto e dibattito di tutti e per tutti. Un confronto sulle tematiche che incrociano il nostro lavoro e che sono del nostro lavoro vissuto però mai avulso dalla realtà del momento e del Paese.
La dignità di un ruolo professionale è fatta anche della abitudine alla frequentazione di tutte le problematiche che investono la società civile, nell'impegno di coltivare il desiderio e la comune passione per la lettura e il libro che è crescita sociale tanto da rendere esaltante il ruolo di intermediario di cultura.
La professione vissuta con vitalità e forza è una scommessa vera anche per il doveroso e comune impegno di dare una pur modesta proposta per contribuire nella ricerca di soluzioni alla "disoccupazione giovanile".
Molti dei bibliotecari oggi in servizio sono della "generazione 285": un momento di grande e complessa crisi sociale, politica, economica e quindi occupazionale del Paese. Le condizioni storiche di allora spinsero alla promulgazione della legge 285 per l'occupazione giovanile, e al di là di valutazioni che riguardano nello specifico la legge e i beni culturali che di questa legge furono terreno di applicazione e su cui sarà opportuno ritornare per riflettere è pur vero che anche oggi, in forme diverse, più mature, nell'ottica di un Stato leggero, tutti dobbiamo sentirci coinvolti ad accogliere e a far maturare idee e progetti per rendere partecipi i nuovi bibliotecari, i documentalisti, perché ci sia il nuovo, di cui l'AIB deve essere sponsor, ideatore e propulsore.
E il nuovo, e non solo la voglia di nuovo, dovrà essere il richiamo verso il mondo bibliotecario e le sue strutture, per una diversa azienda Biblioteca che richiami investimenti e concentrazione di interesse.
Nella ricerca di occasioni di colloquio di tutti i bibliotecari con tutti, il cammino di "AIB notizie" sarà anche strumento per abbattere il gap e il senso di isolamento che vivono gli operatori che sentono di essere periferia rispetto al centro, e il centro, liberato da inutili sovrastrutture, potrà raccontare momenti professionali in un unico grande circuito di informazione e di crescita.
É pur vero che tutte le considerazioni fin qui esposte sembrano fare i conti con uno dei nodi centrali del momento e cioè la configurazione del nuovo Ministero per i beni e le attività culturali, la cui nascita sembra lasciare irrisolte molte delle domande di centralità delle strutture decentrate e di decentramento delle strutture di appartenenza centrale.
"AIB notizie" dedicherà ampi spazi ad un dialogo a più voci anche su questo tema, che coinvolge i bibliotecari che lavorano in strutture di varia provenienza e appartenenza giuridico-amministrativa e ciò servirà anche a un esplicito incontro offerto ai soci e ai lettori per maturare una logica comune nella diversità.
Una grande scommessa in poche pagine ma vissuta con l'attenzione e la modestia doverosa, per una realtà mai compiuta e fatta dall'apporto di tutti nella consapevolezza che tutti possiamo dare il nostro contributo per una strategia bibliotecaria e un nuovo assetto delle biblioteche italiane.
Da ultimo un arrivederci e un grazie a Rossella Caffo dalla Redazione di "AIB notizie".
Elisabetta Forte