AIB-logoAssociazione italiana biblioteche. AIB Notizie 11/98
Attività delle commissioni e dei gruppi di lavoro


Anno scolastico nuovo e problemi nuovi per le scolastiche


Il Gruppo di ricerca sulle biblioteche scolastiche del Dipartimento di Scienze dell'educazione, Università di Padova - AIB Sezione Veneto, coordinato da Donatella Lombello, nell'esaminare la situazione e le prospettive delle biblioteche scolastiche all'apertura del nuovo anno scolastico, si trova ancora una volta a dover sottolineare come i segnali non siano affatto positivi.
Della tanto auspicata figura professionale del "coordinatore dei servizi di Biblioteca" non si parla più allo stato attuale i provveditorati tendono a revocare le nomine di utilizzo in genere, demandando alle singole scuole, in virtù dell'autonomia, la stesura di progetti educativi particolari, volti ad esempio al recupero della dispersione scolastica e non certo all'uso specifico della biblioteca scolastica.
Marina Bolletti, coordinatrice della Commissione nazionale AIB Biblioteche scolastiche, afferma che la risposta va cercata in sede periferica, organizzando all'interno di specifici progetti, dei curricoli che prevedano l'utilizzo della biblioteca scolastica e del bibliotecario scolastico. D'altra parte il rappresentante del Provveditorato di Padova sottolinea come nelle risposte ai questionari ministeriali sull'autonomia e sui contenuti essenziali di giugno u.s., pervenute allo stesso Provveditorato, a fronte di una forte richiesta di strumenti adeguati per l'insegnamento-apprendimento, raramente si menziona l'istituzione della biblioteca scolastica.
Si rende perciò necessaria un'opera di sensibilizzazione sulle finalità educative e sulle capacità di innovazione e di qualificazione del servizio della biblioteca scolastica sia per i docenti sia per i presidi. A Padova intanto, con i migliori auspici, si è costituita una Commissione per le biblioteche scolastiche che fa capo all'Unità di servizio per la formazione e l'aggiornamento del Provveditorato ed è costituita da persone provenienti da diverse istituzioni – Comune, Provincia, Università – e insegnanti-bibliotecari di scuole di vario ordine e grado. Notizie positive giungono da Vicenza, dove in collaborazione con la Biblioteca civica Bertoliana continua la messa in rete delle biblioteche scolastiche delle Superiori con l'obiettivo di creare un archivio informatico compatibile ed integrato.
A dicembre p.v. inoltre avrà inizio il Corso di formazione per i bibliotecari della scuola dell'obbligo organizzato in collaborazione tra il Comune e il Provveditorato di Vicenza.
A Brescia invece la situazione delle biblioteche scolastiche in rete risulta più problematica in quanto il personale addetto alla rete è stato revocato. E' comunque allo studio un corso di aggiornamento per insegnanti sulle aree di progetto che, tra gli obiettivi, prevedono l'educazione alla documentazione.

Lucia Zaramella


«AIB notizie» non può non cogliere l'occasione della nota a firma Lucia Zaramella per sottolineare la marginalizzazione della biblioteche scolastiche in Italia, da sempre vissute tra eccessiva concentrazione teorica e disinteresse politico, amministrativo e quindi operativo. Pur essendo uno degli argomenti ricorrenti nella pubblicistica specializzata, difficilmente si affronta, a dire il vero quasi incomprensibilmente, in maniera concreta, o a seconda dei casi esplicita, il nodo centrale della istituzionalizzazione delle biblioteche scolastiche che, come per ogni realtà produttiva e lavorativa, ha ragione della sua funzionalità, in prima istanza, nella presenza o meno, di personale e in seconda nella sua professionalità e nella stabilità del rapporto di lavoro.
Anzi, la breve storia delle biblioteche scolastiche italiane ha visto il prodursi nel settore della dispersione di risorse umane, mentre alcuni lavoratori, in varie parti d'Italia, sono stati costretti a pesanti riconversioni verso altri settori della pubblica amministrazione.
Dopo l'ormai lontana epoca della proposta di legge Bosi Maramotti nessuna delle iniziative, delle circolari, degli atti ufficiali ha avuto reali capacità di sistematizzazione del settore e oggi i timidi spiragli compresi nella corposa produzione legislativa con altre destinazioni di indirizzo, ammettono la necessità di tali strutture ma lasciano irrisolto il problema della funzionalità perché irrisolto è appunto il problema della sistematizzazione e stabilizzazione degli addetti.
«AIB notizie» chiede perciò contributi sulla concretezza di questi elementi, perché il momento dell'autonomia amministrativa della scuola sia condiviso dai bibliotecari attraverso atti e pronunciamenti che rendano manifeste e centrali le strutture bibliotecarie.



AIB attività delle commissioni e dei gruppi di studio. «AIB Notizie», 10 (1998), n. 11, p. 17.
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Copyright AIB, ultimo aggiornamento 1999-01-08 a cura di Andreas Zanzoni