Ponte Lungo-Alberone, al quartiere Appio Tuscolano, dove uno dei tanti mercati rionali romani si snoda tra le vie un po' anguste e tra palazzi elegantemente sobri del primo trentennio, schiacciati da costruzioni più recenti.
Sono passate da poco le otto, e tutti i banchi sono in piena attività, circondati dal consueto affollamento e via vai di persone. Un banco, in particolare, spicca decisamente tra gli altri; è ugualmente ricco di cassette, è ugualmente colorato come la frutta e gli ortaggi in questa stagione, ma non si vende nulla, come ci comunica un cartello bene in vista: QUESTI LIBRI NON SI VENDONO, NON SI REGALANO, MA SI PRENDONO IN PRESTITO GRATUITAMENTE. Sono i libri della biblioteca, uscita dai suoi spazi tradizionali peraltro non amplissimi per una nuova puntata di "Biblioteche fuori di sé", il serial della produzione bibliotecaria italiana che non conosce momenti di stanchezza.
Davanti al banco-biblioteca, il personale distribuisce volantini e spiega il senso dell'iniziativa, che decisamente funziona. Assistite dal buon tempo casalinghe, pensionati, lavoratrici (ma anche lavoratori) frettolosi sostano incuriositi, guardano i libri, chiedono informazioni, e spesso li prendono in prestito; potranno riconsegnarli presso lo spazio biblioteca fino al termine dell'iniziativa (che rientra nella programmazione dell'Ottobrata romana da parte della Circoscrizione IX), o presso la sede della Biblioteca.
Una ricetta semplice, basata sull'essenziale prestito con procedure manuali e sull'esperienza pratica (una selezione intelligente di documenti che è sensato avere a disposizione in una circostanza del genere).
I commenti degli utenti sono decisamente positivi, e spingono a ipotizzare altre possibili formule: il cesto dei libri nelle stazioni delle metropolitane, nelle sale di attesa degli ambulatori, e cosigrave; via.
Eppur si muove, anche una biblioteca: sempre alla ricerca di un nuovo tipo di casa dove accogliere sempre meglio i suoi ospiti, vecchi e nuovi.
I segugi di puntospaziolineaspazio hanno fatto man bassa, e sono tornati dalla spesa pieni di libri. Fatelo anche voi, anzi proponeteci nuove passeggiate, romane e non; i libri sono fatti per essere usati, comunque e dovunque.