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Lombardia


Biblioteca Riccardo e Fernanda Pivano

Dal 16 dicembre scorso l'orizzonte culturale milanese si è arricchito grazie all'inaugurazione della biblioteca "Riccardo e Fernanda Pivano", una biblioteca specializzata nella quale sono raccolti i materiali bibliografici e documentari della biblioteca di Fernanda Pivano e del padre Riccardo.
L'impegno culturale della Pivano, mirante a far conoscere in Italia mediante traduzioni adeguate la letteratura americana di lingua inglese, troppo spesso erroneamente considerata come un fenomeno letterario marginale nonostante l'enorme impatto che ha avuto su scala mondiale, è assai noto a quanti seguono la vita culturale del nostro paese attraverso la pubblicistica.
Per Fernanda Pivano la traduzione di un testo letterario che trasmette, per sua natura, messaggi complessi e articolati come la vita del suo autore, non rappresenta un puro esercizio intellettuale da svolgersi a tavolino, ma presuppone una conoscenza attenta e profonda del mondo dello scrittore stesso che, in moltissimi casi, la Pivano conosce a livello personale. Tale concezione della professione fa sì che il fondo documentario da lei posseduto sia composito e ricco di documenti di carattere personale, aneddotico, assolutamente inediti che possono gettare una luce nuova sulla vita e l'opera degli scrittori interessati. La Pivano ha infatti ritenuto opportuno tenere uniti ai libri i carteggi, le corrispondenze, le carte, le recensioni, le registrazioni sonore e quanto potesse aiutare a far rivivere la memoria di un autore. Inoltre il fondo librario risulta di particolare interesse per la sua vastità. Si tratta infatti di una raccolta ricca di ben 35.000 volumi, di una ricca collezione di riviste, oltre a circa 3000 volumi appartenuti alla biblioteca del padre, a varie enciclopedie, vaste sezioni di letteratura italiana, francese, tedesca, inglese, russa, più due sezioni di letteratura di viaggio e di saggistica. Su tutto però campeggia la ricchissima collezione di letteratura americana. Per ciascun autore sono presenti decine di volumi tra edizioni successive della stessa opera, testi in lingua originale, in traduzione e saggi critici. Tra gli autori si trovano tanto i classici (Mark Twain, Henry Miller) quanto autori meno noti appartenenti, ad esempio, alla beat generation. Spesso si tratta di edizioni pressoché introvabili, talvolta addirittura con dedica autografa. La collezione di riviste underground, costituita da decine di testate prevalentemente americane, ma anche inglesi, tedesche e spagnole, è l'unica del suo genere in Europa e può considerarsi pressoché completa.
Circa la sezione riguardante la letteratura americana, si può affermare che essa racchiude e documenta un'ampia panoramica della storia letteraria, culturale e sociale dell' America del nostro secolo. In essa sono documentati temi quali l'esperienza beat e underground, problematiche tipiche del contesto statunitense quali i rapporti con gli Indiani d'America, la discriminazione razziale, il radicalismo americano, la New Left, la protesta studentesca, il femminismo, l'ecologia... Significativa è anche la presenza di riviste americane di varia informazione quali «Time», «The New Yorker», «Life», «The Village Voice», ecc.
Non fu facile trovare una sede idonea per questo splendido fondo. Problemi diversi indussero varie istituzioni a declinare la donazione con il rischio di una possibile dispersione futura dei materiali. Fortunatamente, la proposta di costituire questa biblioteca specializzata venne accolta dalla Fondazione Benetton Studi e ricerche le cui attività culturali, iniziate nel 1987, mirano ad organizzare studi, ricerche e sperimentazioni nel campo della salvaguardia e valorizzazione dei patrimoni di natura e di memoria. Una volta acquisita la donazione Pivano, la Fondazione si è messa all'opera per rendere fruibile tutto il patrimonio librario e documentario, collocandolo nella splendida sede milanese di corso di Porta Vittoria 16 dove, appunto, ha sede la biblioteca, che si configura come sezione staccata del Centro di documentazione della Fondazione Benetton di Treviso. I materiali sono stati raccolti, riordinati e catalogati con criteri scientifici anche su supporto elettronico. La sede verrà aperta al pubblico a orari regolari non appena ultimate, nel corso del 1999, le operazioni catalografiche. Attualmente il personale bibliotecario è rappresentato da due persone con incarichi di catalogazione del fondo e gestione quotidiana della biblioteca, con la supervisione di una bibliotecaria e archivista del Centro di documentazione di Treviso e la consulenza scientifica di Giorgio Montecchi, docente di Bibliografia e biblioteconomia presso l'Università di Milano. La responsabilità ultima della struttura è affidata all'arch. Domenico Luciani, direttore della fondazione Benetton Studi e ricerche. Il materiale ancora in possesso di Fernanda Pivano verrà progressivamente trasferito nella sede della biblioteca insieme con le nuove sistematiche acquisizioni di materiale relativo alla letteratura e storia culturale americana del Novecento. La Fondazione Benetton si propone di promuovere l'inserimento della Biblioteca Pivano in un circuito culturale più ampio nell'ambito delle biblioteche specializzate di area milanese, con l'adesione al progetto "Biblioteca europea di informazione e cultura" di Milano (BEIC), sviluppando nel contempo relazioni con istituzioni omologhe nazionali ed internazionali.
Nel pomeriggio del giorno 16 dicembre, in concomitanza con l'inaugurazione della biblioteca, si è svolto un seminario coordinato da Domenico Luciani dal titolo "La biblioteca Riccardo e Fernanda Pivano nel contesto delle biblioteche specializzate di Milano". Dopo i saluti introduttivi, il discorso ha assunto un carattere specialistico e professionale. Luigi Crocetti ha trattato il tema Memorie generali e memorie specifiche, Massimo Belotti ha parlato sulle Biblioteche specializzate nel progetto della nuova biblioteca di Milano e Giorgio Montecchi sul tema Biblioteche di settore e biblioteche specializzate. I tre interventi non hanno mancato di sottolineare la preziosità e l'importanza delle biblioteche specializzate, microcosmi ricche di articolati, miniere di dati per la ricerca e il progresso e le scienze. Di particolare interesse per la vita culturale milanese il tema della nuova biblioteca milanese che potrebbe avere sede nella Stazione ferroviaria di Porta Vittoria, progetto per il quale già si sono espresse positivamente molte voci significative per la vita culturale e sociale della città.
A conclusione della giornata rimane la soddisfazione di potere avere una nuova biblioteca bene organizzata e funzionante, degno coronamento delle fatiche, degli sforzi e dell'amore per la letteratura di Fernanda Pivano, il cui impegno rappresenta uno degli episodi più significativi della esperienza culturale della seconda metà di questo secolo che, a passi da giganti volge verso la sua conclusione.

Aldo Pirola


Aib attività delle sezioni - notizie dalle regioni. «AIB Notizie», 11 (1999), n. 1, p. 20-21.
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Copyright AIB, ultimo aggiornamento 1999-02-12, a cura di Gabriele Mazzitelli