AIB-logoAssociazione italiana biblioteche. AIB Notizie 3/99
La documentazione senza limiti di velocità sulle autostrade dell'informazione: alcune considerazioni sulle professionalità vecchie e nuove nei contesti definiti dall'evoluzione tecnologica

di Alessandra Amati


Il patrimonio documentale in transito sulle autostrade dell'informazione aumenta quotidianamente in maniera esponenziale e sempre più numerosi diventano gli ingorghi in cui ci si trova intrappolati. Come gestire la sovrabbondanza di produzione editoriale cartacea ed elettronica, online e offline, di banche dati di immagini, di suoni e di filmati oltre all'incremento esponenziale di periodici, vecchi e nuovi, in rete e di quotidiani in formato digitale?
Lo sviluppo della rete Internet, le reti Intranet (reti che utilizzano la stessa tecnologia e protocolli della rete Internet, ma connettono un numero limitato di utenti appartenenti a un'unica organizzazione) ed Extranet (collegamento di un numero limitato di Intranet) allargano ulteriormente la potenzialità di informazione bibliografica relativa a settori specialistici. Tali potenzialità possono essere soddisfatte avendo la possibilità di accedere a determinati repertori, banche dati a carattere internazionale e con specializzazione disciplinare, sempre che si basino sull'adeguata descrizione del contenuto informativo di tutta la produzione documentale.
Se è vero infatti che le tecnologie informatiche, e più in particolare le reti, ci danno la possibilità di progettare servizi basati su tutte le fonti possibili, garantendo la cooperazione con gli altri centri di documentazione e l'utilizzo delle banche dati esterne esistenti e di tutte le fonti possibili, appare quanto mai evidente che tale sviluppo influisce inevitabilmente - oltre che sul ridisegno delle regole economiche, culturali e sociali del nostro paese - sui profili professionali necessari per gestire le nuove strutture informative organizzate in ipertesti e ipermedia.
Muta il concetto di informazione che diventa informazione digitale, la cui acquisizione, manipolazione, trasmissione e consumo entrano a far parte delle competenze inalienabili per chi opera nel settore dell'informazione. Cambia dunque la professionalità ma anche, e soprattutto, cambia l'utenza che dalla sua postazione di lavoro è in grado di fare richieste attraverso la posta elettronica, e gradisce la risposta sempre in rete, in tempi rapidissimi.
L'approccio inoltre è completamente diverso, quello che cerca l'utente telematico è un numero limitato di informazioni nel più breve tempo possibile. Non è importante riuscire ad acquisire tutto il materiale relativo a un determinato argomento -operazione per la quale sarebbero necessari troppi giorni -bensì avere poche ma attendibili informazioni.
L'operatore deve pertanto essere in grado di individuare rapidamente le fonti attendibili e isolare le informazioni rilevanti.
Il processo di recupero e gestione dell'informazione costituisce il più importante elemento di interesse.
Se da un lato, infatti, l'orientamento alla migrazione dei sistemi informativi verso sistemi aperti, consente un'indagine informativa globale, dall'altro determina la necessità di estrarre, dall'enorme quantità di dati che si accumulano, con estrema rapidità, i documenti interessanti. Tale fenomeno ha parallelamente determinato l'affermarsi della ricerca di un'informazione personalizzata.
É l'information broker il mediatore del terzo millennio, procacciatore delle informazioni che opera in un sistema in cui hanno grande rilevanza gli apporti che vengono dall'esterno, veicolati da sistemi informatici e di telecomunicazioni con l'obiettivo di garantire all'utenza servizi di consulenza e orientamento, selezionando l'informazione dal "rumore di fondo", per soddisfare la crescente necessità dell'utenza. Concentrato dunque sull'utente finale, più che sulle raccolte, cerca di soddisfare la richiesta di informazione con particolare riguardo al full text e applica strategie del tipo just in time piuttosto che just in case, spostando l'attenzione verso un livello di servizio mirato all'utente reale piuttosto che essere di utilità a utenti potenziali.
Le numerose tipologie di gestione della documentazione, che l'uso dell'elettronica unito allo sviluppo delle autostrade telematiche ha generato in rete, costituiscono l'abituale contesto di lavoro di queste figure professionali. Sebbene infatti alcune ancora non si siano realizzate pienamente, come ad esempio la fantomatica Virtual Library basata sulla Virtual Reality, le altre sono a tutti gli effetti strutture organizzative vere e proprie all'interno delle quali gli operatori svolgono attività di information broker.
Sono queste sia le cosiddette biblioteche multimediali che conservano le informazioni su diversi supporti -carta, microfilm, floppy, CD-ROM, audiovisivi -e che prevedonol'esistenza anche di un bibliotecario tradizionale, sia le biblioteche elettroniche dove si fa uso di mezzi elettronici per tutte le funzioni e soprattutto per il trattamento delle informazioni. Soprattutto in questo caso il bibliotecario è un vero e proprio manager dell'informazione. Infine la biblioteca digitale, in cui i documenti esistono esclusivamente in formato digitale, e a cui si accede solo attraverso PC e prevede utenti remoti.
Il provocatorio quesito che a questo punto si pone è: «in un futuro ormai prossimo sopravviverà solo chi saprà gestire l'informazione digitale?»


AMATI, Alessandra. La documentazione senza limiti di velocità sulle autostrade dell'informazione: alcune considerazioni sulle professionalità vecchie e nuove nei contesti definiti dall'evoluzione tecnologica. «AIB Notizie», 11 (1999), n. 3, p. 6.
AIB-WEB | AIB Notizie | Sommario fascicolo 3/99
Copyright AIB, ultimo aggiornamento 1999-04-16 a cura di Gabriele Mazzitelli