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Continuavano a chiamarla biblioteca

a cura di Puntospaziolineaspazio


In quanti modi si può dire biblioteca? Veramente molti; per esempio «Biblioteca a cielo aperto», come nel caso dello spazio inaugurato la scorsa estate a Buenos Aires, in una piazza che si chiama - a buon diritto - piazza del lettore (Roberto Da Rin, Biblioteca a cielo aperto, «Il Sole 24 ore», 9 agosto 1998) oppure «Biblioteca da ricostruire», che poteva essere salvata e dal suo piccolo angolo di osservazione contribuire alla convivenza tra popoli che invece sono stati spinti alla ferocia, e che ci riporta nel dramma vivente della crisi iugoslava. Antonella Fiori ha descritto sulle colonne de «L'Unità» (La difficile rinascita della biblioteca di Sarajevo, 11 ottobre 1998) quello che è rimasto e ciò che si sta facendo in quella che un tempo era una vera e propria biblioteca multiculturale, che conteneva oltre due milioni di libri; neanche il 20% è sopravvissuto alla furia, di cui soltanto l'uomo sa essere capace quando è trascinato nella follia stupida della guerra. Ora la comunità internazionale sta collaborando al restauro dei circa seimila testi più preziosi, intorno ai quali la biblioteca tornerà a vivere e a far sperare.
Sulla necessità di una corretta filosofia della conservazione «intesa non come occultamento ma come fruizione» si sofferma Guglielmo Cavallo in una comunicazione presentata il 25 settembre presso la Biblioteca Trivulziana di Milano, in occasione di un seminario dedicato alla conservazione e tutela delle collezioni in biblioteca (Libri giunti al trapasso, «Il Sole 24 ore», 27 settembre 1998); il grande paleografo e storico del libro, maestro di molti bibliotecari, analizza con estrema chiarezza l'equazione tra la crescita dell'attenzione al problema della conservazione e tutela delle biblioteche e il timore, tipico delle epoche di transizione, di perdere le testimonianze della propria identità storico-culturale, per concludere, in sintonia con il pensiero di Michel Foucault, che l'immaginario «nasce e si forma nell'intercapedine dei testi, è un fenomeno da biblioteca».
Ma la biblioteca è prima di tutto servizio, è laboratorio di creazione di nuovi servizi; in questo senso segnaliamo alcuni contributi interessanti: Navigare in rete a caccia di biblioteche, di Riccardo Staglianò («L'Unità», 9 settembre 1998), a proposito dell'iniziativa Librinlinea curata dalla Regione Piemonte; La grande rete mondiale di libri, di Vichi De Marchi («L'Unità», 2 ottobre 1998), in merito all'accordo siglato tra l'ICCU e il Research Library Group per l'esportazione dei servizi di SBN; Quando l'Italia legge, di Stefano Bucci («Il Sole 24 ore», 8 novembre 1998), che recensisce la Guida all'Italia del libro e analizza i soggetti pubblici e privati cui è demandata la gestione del rapporto cittadino/lettura; Sempre di domenica di Stefano Bucci («Il Sole 24 ore», 13 dicembre 1998), a proposito di un'interessante esperienza di biblioteca pubblica nel sud (Biblioteca multimediale Villa Trabia, Palermo).
Se l'attenzione della stampa è catturata da alcuni significativi progetti in corso d'opera, come la Sala Borsa che si sta realizzando a Bologna (2000 e un volume, a cura di Margherita Marvasi, supplemento settimanale di «La Repubblica», 8 dicembre 1998), non tralascia di dare spazio anche a episodi spiacevoli, come il tentativo di molestia sessuale messo in atto nel villaggio di Beloit (Wisconsin) da un adolescente nei confronti di una sua amica mentre «entrambi stavano mettendo a posto i libri nella locale biblioteca» («L'Unità», 31 ottobre 1998).
Concludendo questa breve panoramica, non si può fare a meno di osservare che nei diversi interventi da parte della stampa sull'impresa culturale la biblioteca non compare quasi mai, nemmeno quando si parla di eventi che ruotano intorno al libro, come il Salone del Libro di Torino: semplice coincidenza o voluta trascuratezza? Nel frattempo chiediamoci con tutta franchezza se siamo convinti di fare quotidianamente, nell'esercizio della nostra professione, tutto quanto è nelle nostre possibilità per modificare questa impostazione.

Sempre vostro PSLS


Continuavano a chiamarla biblioteca, a cura di Puntospaziolineaspazio. «AIB Notizie», 11 (1999), n. 3, p. 8.
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Copyright AIB, ultimo aggiornamento 1999-04-16 a cura di Gabriele Mazzitelli