Una biblioteca per la città
Questo è il titolo che Salvatore Nicosia ha dato al suo invito per l'inaugurazione della Biblioteca dell'Istituto Gramsci siciliano di Palermo (23 giugno u.s.).
Nell'illustrare ai molti presenti la biblioteca di cui si definisce, scherzando, uno che finge-funge da direttore (coadiuvato da Linda Pantano, valida e attenta bibliotecaria) Nicosia informa che essa, nata nel 1979, si configura come documentazione della storia, della società e della cultura del meridione e della Sicilia, con particolare attenzione ai movimenti democratici e alla tradizione marxista.
La Biblioteca occupa le stanze a pianoterra di un palazzo del '700. Nella bella e ariosa accogliente sala di consultazione si trovano le opere di carattere generale, tra le più prestigiose; l'opera completa di Marx ed Engels, in edizione critica; gli atti delle commissioni parlamentari di inchiesta; repertori bibliografici, tra cui la Bibliografia nazionale italiana, su CD-ROM. é in fase di realizzazione l'informatizzazione, con l'utilizzo del software UNIBIBLO.
La Biblioteca è fornita di una ricca emeroteca che comprende quotidiani, ancora attivi: («L'Unità», «Il Giornale di Sicilia», «Il Manifesto», «La Repubblica», il «Mediterraneo») e quotidiani estinti («La Voce della Sicilia», «Quotidiano del Popolo Siciliano (1946-48)», «L'Ora», «La Sicilia del popolo», «Lotta continua»). Tra i periodici: «MicroMega», «Meridiana», «Rivista economica del Mezzogiorno», «Studi storici», «Quaderni di storia», «Belfagor». Tra i periodici estinti: «La donna (1877-1880)», «L'ordine nuovo (1919-1925)», «La rivoluzione liberale (1924-1925)», «il Politecnico (1946-1947)», il «Siciliano nuovo (1950-1951)».
Sin qui, la presentazione del Direttore, prof. Salvatore Nicosia, ordinario di Lingua e Letteratura greca presso la Facoltà di lettere dell'Università di Palermo, a cui piace concludere con un aforisma di Gesualdo Bufalino, «Tutto ciò che è scritto mi commuove, dalla Bibbia all'elenco telefonico».
Tra gli oratori, il critico d'arte Franco Grasso e lo storico prof. Francesco Renda. Franco Grasso, nel presentare la ristampa de «La Voce della Sicilia», ha ricordato i momenti difficili della nascita del partito comunista in Sicilia (egli stesso ha subito l'arresto e il confino), citando compagni prestigiosi come Togliatti, Licausi, Vittorini. Renda ha ricordato anch'egli, come l'amico F. Grasso, momenti drammatici e momenti esaltanti come la lotta per l'autonomia siciliana ottenuta e approvata dal Governo, nel 1946.
La memoria storica tracciata dai due personaggi è stata seguita con molta attenzione, ma anche con un po' di commozione, dai molti amici presenti.
La cerimonia si è conclusa con un concerto eseguito da quattro giovani artisti (due strumenti e due voci molto belle) con musiche del primo Barocco italiano e inglese, nella cornice di un ampio scalone, che ben si prestava come acustica e scenografia.
Concetta Mineo