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AIB a Londra (II parte)

di Luisa Marquardt

Harrow IRS Centre

La University of Westminster è dislocata in quattro campus: tre nel centro di Londra – Regent, Marylebone e Cavendish –, mentre il quarto, il più recente, si trova a Harrow, nella zona nord-occidentale, nei pressi dello stadio di Wembley. Qui ci siamo recati l'8 settembre per visitare l'IRS Centre, il nuovo centro-servizi di risorse informative. Juliet Dye, library manager, e Desmond o'Connor, informatico, dopo un brindisi di benvenuto, ci hanno guidato nella visita.
La sede del campus universitario di Harrow, inaugurato dalla Regina nel dicembre 1995, è stata appositamente costruita per le discipline artistiche ed economiche considerate di grande importanza nella società dell'informazione. Dispone di attrezzature, sia generali sia specializzate, di alta qualità come la rete a fibre ottiche e nuovi alloggi per ospitare gli studenti residenti. Il punto centrale del campus è il cosiddetto "Edificio della Regina" (Queen's Building) che comprende teatri, auditorio, biblioteca-centro risorse informative e multimediali di nuovissima concezione. Quello di Harrow è il primo centro risorse costruito allo scopo di riunire i servizi bibliotecari, informatici e audiovisivi, il tutto in rete, per sostenere le attività di insegnamento-apprendimento. Proprio per questo l'edificio è stato appositamente progettato in modo da assicurare sia l'attuale massima flessibilità operativa sia eventuali sviluppi futuri.
Il Centro è stato concepito come un laboratorio dell'informazione, il luogo in cui studenti e docenti si possono recare per esigenze di studio e ricerca e reperire informazioni anche in formato elettronico, utilizzare programmi informatici o stampare, fotocopiare, usare materiali audiovisivi e pacchetti in autoapprendimento. Ecco qualche cifra. Superficie: 3500 mq (un mq per ogni studente del campus); posti a sedere: 420; postazioni PC: 245; materiale a stampa: oltre 95000 volumi; video: 10000; 3000 CD di musica; personale: 30 addetti, tra cui due bibliotecari per i disabili, uno per la sezione musicale, un altro per quella iconografica.
Uno dei punti di forza del Centro – è stato più volte sottolineato nel corso della visita – è costituito dall'essere il frutto della progettazione effettuata congiuntamente tra docenti, bibliotecari, utenti e il gruppo di architetti e ingegneri. Buona parte dei circa novanta docenti è stata coinvolta e impegnata in sedici diversi gruppi che hanno lavorato su aspetti specifici relativi, ad esempio, alla sicurezza, ai disabili, agli arredi, alle raccolte specializzate, ecc. Una cosa era stata chiara sin dall'inizio: l'importante era che il risultato finale – biblioteca o centro per le nuove tecnologie, a seconda che l'accento fosse posto più sulle fonti tradizionali o su quelle dell'ultima generazione – risultasse particolarmente accattivante, gradevole, stimolante. Riguardo alla fisionomia della nuova struttura, il punto di equilibrio è stato raggiunto proprio con la piena integrazione dei vecchi e nuovi media. Risultanze e desiderata dei gruppi di lavoro sono poi stati esaminati dai progettisti e tradotti alla fine in un edificio tanto amichevole e accogliente quanto pienamente funzionale.
Al pianoterra si trovano il bancone, la sezione di quick reference, la zona per utenti con speciali bisogni. C'è anche un ampio spazio espositivo nonché la raccolta dei testi adottati dalle varie facoltà e una piccola sezione di narrativa soprattutto contemporanea. Al primo piano si trovano l'ufficio del coordinatore generale del centro-servizi del campus, la sala per il tirocinio, la sala-convegni, il punto principale di informazioni, la copisteria, la sala lettura, tre sale con personal computer IBM e una per Mac, il cui uso va prenotato.
Al secondo piano si trovano l'ufficio del library manager, l'ufficio postproduction (con tutte le attrezzature necessarie per effettuare, ad esempio, il montaggio, il mixaggio, ecc.), il laboratorio di design, il centro per l'apprendimento delle lingue che offre un'ampia scelta di testi, cassette audio e video, dizionari e periodici. Tanto al primo quanto al secondo piano vi sono varie aree per lo studio, scaffalature aperte ed espositori per libri e periodici, punti informativi e di accesso alle risorse elettroniche, nonché varie postazioni telematiche ad accesso libero, che consentono sia la navigazione in rete sia la consultazione di numerose basi di dati su CD-ROM o Libertas, il catalogo di quanto posseduto presso le varie sedi della Westminster University e di altre diciannove università londinesi, nonché la possibilità di usufruire del prestito interbibliotecario.
Le raccolte sono ordinate secondo la classificazione Dewey: fino alla sezione 699 sono al primo piano, mentre dalla classe 700 in poi a quello superiore. Analoga divisione per le riviste: le testate che si occupano di economia, finanza, ecc. sono al primo piano; quelle di arte, pubblicità, grafica, ecc. sono al secondo. Vi sono collezioni speciali che è possibile solo consultare in loco: la biblioteca dell'Istituto internazionale delle comunicazioni comprendente libri, riviste, atti, materiale grigio riguardanti tutti gli aspetti delle comunicazioni; l'Archivio Panchayat, che offre un'ampia gamma di documenti cartacei ed elettronici, dai libri ai file su artisti, paesi o temi di particolare attualità, come il razzismo oppure l'AIDS, nonché video e cataloghi di mostre; altra collezione esclusa dal prestito è quella delle tesi.
Una sezione interessante e molto utilizzata soprattutto dagli studenti delle facoltà di design o di scienza della comunicazione è quella che abbraccia la Picture Library, archivio che conserva sotto intestazioni di soggetto oltre quattordicimila immagini che possono essere prese in prestito, l'archivio delle diapositive (oltre quarantamila) su vari aspetti dell'arte, nonché tutte le attrezzature necessarie per il layout, come tavoli da disegno, ecc.
Il regolamento permette di prendere in prestito fino a quindici "pezzi", tra cui un massimo di tre video; la durata è variabile: una settimana per i video, tre per i libri, con possibilità di deroghe a seconda della tipologia e della frequenza di richiesta del materiale. Anche l'orario di apertura conferma la grande attenzione all'utente: il Centro è infatti aperto tutti i giorni della settimana, compresa la domenica (dalle 8,30 alle 21,00 dal lunedì al giovedì, fino alle 17,30 il venerdì e alle 17,00 sabato e domenica), e quest'anno accademico verrà sperimentata per la prima volta l'apertura notturna.

Kensington and Chelsea Central Library

La Central Library del sistema bibliotecario di Chelsea e Kensington, una delle maggiori e meglio fornite di tutta Londra, è stata fondata nel 1889 ed è stata situata nella sede originaria di Kensington High Street fino al 1960, anno in cui è stata trasferita nella sede di Hornton Street-Phillimore Walk.
Va precisato che non esiste un sistema bibliotecario londinese, ma vi sono trentadue sistemi (tanti quanti sono i boroughs di Londra), tra di loro comunque in relazione. Quello di Chelsea e Kensington comprende sei biblioteche (una principale e cinque periferiche), un bibliobus e il servizio bibliotecario per le scuole, l'SLS o Schools Library Service, e serve complessivamente una comunità di oltre centosessantamila residenti.
Due divisioni – Libraries and Arts e Bibliographical and Technical Services – compongono il servizio che si occupa dei beni librari e artistici. La prima divisione si occupa della promozione culturale nei suoi vari aspetti: fornitura di libri e materiali che siano rispondenti alle esigenze degli utenti nei campi dell'educazione iniziale e permanente, dell'informazione e del tempo libero; servizi espositivi e museali a sostegno e diffusione delle manifestazioni artistiche e servizi informativi di comunità all'entrata delle biblioteche. L'altra divisione si occupa invece di tutti gli aspetti "tecnici": dalla richiesta all'acquisizione e al trattamento di tutti i materiali; dell'automazione del servizio e dello SLS.
In questi ultimi due anni le biblioteche del sistema hanno incrementato la qualità dei loro servizi e sono state impegnate in vivaci attività legate, ad esempio, al piano di promozione dell'apprendimento (National Grid for Learning) – cui aderiscono anche moltissime scuole – o a quello dell'alfabetizzazione (Reading for All = La lettura per tutti), varato con il lancio della campagna National Year of Reading (Anno nazionale della lettura); alla revisione delle raccolte che sono state massicciamente svecchiate e incrementate; alla diffusione delle nuove tecnologie e al potenziamento dei servizi dedicati ai bambini e ai ragazzi. La politica seguita finora è stata incentrata sul miglioramento strutturale e funzionale degli edifici, perché risultassero luoghi piacevoli in cui recarsi, e sul potenziamento delle tecnologie.
Anche la Biblioteca Centrale, che abbiamo visitato il 10 settembre, è stata interessata da alcuni cambiamenti. Al pianterreno è stata potenziata la sezione informativa sulla comunità locale che, ai due lati dell'entrata, in appositi espositori, offre una varietà di informazioni sulle opportunità formative, occupazionali e ricreative locali. é stato completamente rinnovato il servizio di accoglienza e informazioni al pubblico. La sala immediatamente oltre il bancone è stata riorganizzata e ospita la sezione musicale con una vastissima scelta di compact disc; nella grande sala alla destra dell'ingresso sono collocate le videocassette, i materiali per disabili, come libri a caratteri di stampa molto grandi per ipovedenti o audiolibri per non vedenti, la narrativa e, in fondo, la Children's Library per bambini e ragazzi fino a 12 anni. Questa è organizzata in tre sezioni: saggistica, narrativa e giovani lettori. La prima sezione, organizzata secondo la classificazione decimale Dewey, comprende il reference con risorse informative di vario genere, dalle enciclopedie tradizionali ai CD-ROM, con postazioni PC; materiali utili per l'esecuzione dei compiti scolastici e testi relativi alle varie discipline scolastiche. La narrativa è invece ordinata alfabeticamente per autore; vi sono sezioni speciali i cui testi sono contraddistinti dal diverso colore delle etichette adesive: libri illustrati e fumetti, libri-gioco, fiabe, miti e leggende, libri in lingua originale o bilingui. Nella sezione dei giovani lettori si trovano libri illustrati con testo limitato a semplici parole abbinate alle illustrazioni, libri per cominciare a leggere con poche parole o storie molto brevi, filastrocche e conte, ecc. Vi è poi una sezione per genitori, insegnanti o educatori con testi che trattano temi di puericultura, educazione, salute o problemi particolari, come situazioni di disagio dovute a separazioni o divorzi.
Al piano superiore ci è stato mostrato con un certo giustificato orgoglio il reference, articolato in quick, per informazioni rapide, con dizionari, almanacchi, guide telefoniche, ecc., e reference propriamente detto, con repertori, riviste specializzate, ecc. La biblioteca è aperta tutti i giorni dalle 9,30 alle 20,00 e serve dalle 500-600 persone al giorno fino a 800-1000 nei periodi che corrispondono a sessioni di esami; occupa 30 addetti al pubblico (8 bibliotecari e 22 impiegati), di cui ben 12 addetti al reference che trattano 200-300 richieste al giorno. Sempre al piano superiore vi è la sezione di storia locale che conserva una ricchissima documentazione relativa a tutti gli aspetti del borough: dagli atti amministrativi a documenti di carattere storico, artistico, ecc. I bibliotecari di questa sezione spesso realizzano pubblicazioni, mostre, visite guidate per far conoscere il patrimonio architettonico, artistico e ambientale della zona e sono spesso autori di studi bio-bibliografici, sempre a carattere locale (ogni biblioteca, nell'ambito di un progetto cooperativo, è specializzata in un particolare settore: biografia, genealogia e araldica, Comunità europea, ecc., e si impegna a costituire e curare la relativa sezione speciale). Vi è inoltre un'importante sezione dedicata al settore economico-commerciale con un servizio molto apprezzato di documentazione e informazione per imprenditori ed aziende.
Tanto al pianterreno quanto al piano superiore vi sono parecchie postazioni informatiche in cui è possibile consultare il catalogo che utilizza i software Dynix e Ameritech, oppure accedere a basi di dati o Internet. Nel seminterrato vi è la sede di I/O (Input/Output), una società informatica che, con i suoi servizi telematici a pagamento, è presente in molte biblioteche inglesi: essa offre corsi di istruzione all'uso dei vari programmi, caselle postali elettroniche, possibilità di utilizzo e stampa sia da PC che da Mac.
Si può chiedere in prestito (rinnovabile telefonicamente) un totale di 16 articoli, di cui al massimo 8 libri, 8 tra dischi, audiocassette o compact disc musicali, 3 video e un corso di lingua, per quattro settimane o tre (a seconda del materiale).


MARQUARDT, Luisa. AIB a Londra (II parte). «AIB Notizie», 11 (1999), n. 10, p. 4-6.
Copyright AIB, ultimo aggiornamento 2000-09-28 a cura di Gabriele Mazzitelli
URL: https://www.aib.it/aib/editoria/n11/99-10marquardt.htm

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