[AIB] AIB Notizie 11/99
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Current development and issue in British librarianship

di Antonella Novelli, Rosa Sanrocco

La scorsa estate si è tenuta presso l'Università di Brighton (UK) una scuola estiva promossa dal prof. Giovanni Solimine (Università della Tuscia) e dedicata alle attuali tendenze evolutive della biblioteconomia britannica. Le tematiche affrontate durante le lezioni e le visite effettuate a strutture pubbliche e accademiche hanno offerto interessanti spunti di riflessione sul sistema bibliotecario di un paese che vanta lunga tradizione in materia di gestione e di organizzazione dei servizi di documentazione.
Si è ampiamente discusso dell'avvento delle nuove tecnologie dell'informazione e del conseguente passaggio da una realtà basata sulle tradizionali forme cartacee a un'altra sempre più dominata da prospettive virtuali e da supporti informatici, con vantaggi che investono la condivisione delle risorse e l'accesso a un numero elevatissimo di documenti fruibili attraverso il prestito interbibliotecario (ILL) e il document delivery (DD).
Pur predominando la consapevolezza di un futuro riposto nell'information technology, l'idea di una biblioteca virtuale non costituisce una minaccia per i bibliotecari delle università britanniche che continuano a implementare le collezioni librarie, consapevoli della rapida obsolescenza della tecnologia che richiede interventi di manutenzione e di aggiornamento frequenti e costosi. A prescindere dalla scelta di costruire una biblioteca virtuale o "materiale", la gestione delle risorse documentarie e la formazione degli utenti rimangono il fulcro dell'attività del bibliotecario che, all'informazione bibliografica e fattuale del servizio di reference, unisce la possibilità di conoscere l'esistenza dei repertori e in particolare l'uso delle attrezzature elettroniche messe a disposizione dalle strutture.
Gli utenti sono considerati parte attiva e non fruitori passivi della biblioteca, pertanto nelle università il corso di istruzione all'uso di essa è tra gli insegnamenti obbligatori destinati alle matricole. Il bibliotecario, cooperando con i docenti al fine di accrescere la consapevolezza delle risorse disponibili, programma sistematicamente lo sviluppo dei servizi in relazione alla tendenza evolutiva delle metodologie didattiche e ai bisogni della comunità scientifica, avendo un ruolo pienamente riconosciuto nel mondo accademico. L'attività di formazione è completata da percorsi di "autovisita" con materiale scritto e grafico (opuscoli, volantini, pieghevoli, cartine topografiche, ecc.): forme di intervento che consentono non solo di superare lo smarrimento del novizio ma anche di colui che pur non essendo tale potrebbe non conoscere la topografia dell'edificio, la localizzazione dei diversi settori e le modalità di funzionamento delle apparecchiature tecniche (terminali, PC, lettori di microfilm, ecc.). Del resto la cultura dell'autoistruzione è indispensabile in un sistema in cui il 75% dello staff è costituito da personale part-time e solo una piccola parte da bibliotecari professionisti, continuamente impegnati nel miglioramento della qualità dei servizi.
Mentre la flessibilità del personale part-time garantisce l'apertura delle biblioteche anche nelle ore serali e talvolta la domenica, quello specializzato è continuamente chiamato a partecipare a corsi di aggiornamento per l'approfondimento delle tecniche e lo sviluppo delle capacità gestionali: il bibliotecario, inoltre, gode di ampio potere decisionale nella scelta degli acquisti, nell'introduzione di workstations e nell'eliminazione o nella conservazione del materiale posseduto. Sorprende la naturalezza con cui tutto ciò che è ritenuto superfluo (copie di vecchie edizioni, annate di periodici sospesi, manuali non più in uso) venga inviato al macero o venduto ai cittadini per una cifra simbolica. Tali operazioni di scarto sembrerebbero contrastare con il principio di neutralità del bibliotecario e con il suo ruolo di conservatore della conoscenza, ma la politica gestionale delle biblioteche accademiche in questione, soprattutto di ambito scientifico, non contempla lo storage del materiale datato: le funzioni di archiviazione e conservazione sono delegate alla British Library che, grazie a un tempestivo servizio di document delivery, fornisce, dietro pagamento, articoli di circa 300.000 riviste e di oltre 16.000 atti di convegno.
Poiché la decentralizzazione del patrimonio è spesso motivo di disorientamento degli utenti e di dispersione delle risorse umane, esiste solitamente un'unica biblioteca per tutti i dipartimenti collocati all'interno di un plesso o afferenti al medesimo settore disciplinare. Questo tipo di organizzazione rivela la tendenza a non operare isolatamente ma a razionalizzare gli acquisti e a forgiare una mentalità di sistema: la fioritura di duplicati inutili può essere sfrondata senza danno agli utenti e attraverso l'integrazione con titoli assenti.
Gli spazi sono concepiti come luoghi aperti, accessibili a tutti, e la ricerca di funzionalità si traduce in fluidità e razionalità della circolazione: il progetto biblioteconomico che raccoglie maggiori consensi prevede il libero accesso ai libri (la collocazione a scaffale aperto è un dogma!), ai video, ai dischi e a qualsiasi altro tipo di materiale. Le aree destinate ai computer (generalmente più rumorose), di cui molte con accesso alla rete, sono separate da quelle di lettura e di consultazione; gli ambienti sono gradevoli, eleganti e confortevoli, spesso visibili all'esterno a voler sottolineare il desiderio di comunicazione con il mondo circostante.
Ovviamente al successo di questo sistema integrato di gestione delle informazioni e di strumenti di mediazione efficienti concorrono una costante attività di misurazione e valutazione dei servizi offerti, una grande capacità di comunicazione e disponibilità da parte degli operatori e il forte impegno e l'alta qualificazione del personale addetto ai processi di cambiamento.


NOVELLI, Antonella - SANROCCO, Rosa. Current development and issue in British librarianship. «AIB Notizie», 11 (1999), n. 11, p. 9.
Copyright AIB, ultimo aggiornamento 2000-01-13 a cura di Gabriele Mazzitelli
URL: https://www.aib.it/aib/editoria/n11/99-11current.htm

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