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AIB Notizie 4/2000
Sabato 25 e domenica 26 marzo si è svolto a Ferrara, nell'ambito del Salone internazionale dell'arte del restauro e della conservazione dei beni culturali e ambientali "Restauro 2000", il convegno dal titolo "Conservare il 900".
Nato da un'idea di Giuliana Zagra e Maurizio Messina della Commissione per i servizi bibliotecari nazionali e per la tutela, il convegno è stato organizzato e promosso dall'AIB, dalla Soprintendenza per i beni librari e documentari dell'Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna e dall'Istituto centrale per la patologia del libro, e ha visto impegnati nel Comitato scientifico, oltre ai due promotori, anche Rosaria Campioni, Luigi Crocetti, Carlo Federici, Nazareno Pisauri.
Il convegno ha proposto un primo confronto interistituzionale e interdisciplinare sul tema della conservazione della memoria del secolo appena concluso, chiamando a raccolta studiosi e operatori di vari settori: una pluralità di voci che ha contribuito a concentrare l'attenzione sulle diverse sfaccettature di un fenomeno culturale complesso, caratterizzato da materiali eterogenei per tipologia e per varietà di supporti (cartacei, visivi, audiovisivi, sonori).
Infatti, se dal punto di vista istituzionale negli ultimi anni risulta accresciuto l'interesse per il patrimonio documentario novecentesco, prova ne sono gli acquisti di carte, di interi fondi d'archivio e di biblioteche d'autore da parte sia dello Stato che delle Regioni (e la recente comparsa delle relative notizie sui giornali nazionali), non altrettanta attenzione è dato di rilevare per la varietà e complessità dei problemi che l'acquisizione di tali importanti testimonianze comporta quanto a gestione, conservazione e uso dei materiali che vi sono contenuti.
L'incontro è stato articolato su quattro sessioni. La prima, presieduta da Luigi Crocetti e dedicata a una nuova riflessione sul Novecento, a partire proprio dalle testimonianze materiali e documentarie, ha proposto il ripensamento del rapporto fra la memoria e l'oblio e fra l'interpretazione e la selezione, alla luce delle carte contenute negli archivi contemporanei che aprono nuovi orizzonti imponendo la continua revisione anche di quanto è già stato codificato dalla storia letteraria. La seconda sessione, sulle biblioteche e archivi d'autore, ha offerto un panorama delle istituzioni pubbliche e private che gestiscono materiali novecenteschi (archivi editoriali, letterari, case-museo) che da anni sono impegnate nell'opera di promozione e valorizzazione di un patrimonio immenso e in buona parte sconosciuto, nella convinzione che la visibilità delle raccolte e dei fondi del Novecento sia la premessa indispensabile della loro conservazione. Nel corso della sessione sono stati presentati i risultati aggiornati del progetto "Una rete per gli archivi letterari del Novecento", promosso dalla Biblioteca nazionale di Roma in collaborazione con l'Istituto per gli studi di letteratura contemporanea, che nel 1998 ha realizzato un sito Web (all'indirizzo http://www.bncrm.librari.beni culturali.it) destinato a funzionare come centro di raccolta e diffusione di informazioni su archivi e biblioteche di scrittori italiani del Novecento conservati in istituti pubblici e privati italiani. La terza sessione ha affrontato il problema - non solo tecnico, ma anche culturale e di politica culturale - della scelta dei documenti da conservare, tenendo distinte le "cose" da conservare dalla conservazione delle informazioni in esse contenute, al fine di delineare una nuova strategia per la trasmissione dei documenti e dei testi alle generazioni future. La quarta, infine, ha affrontato il tema, di grande attualità, del trattamento dei supporti non cartacei (registrazioni sonore, film, fotografia, programmi e spezzoni televisivi) che a loro volta rappresentano uno strumento da e per conservare.
Alcune delle relazioni presentate al Convegno "Conservare il 900" sono già inserite - in abstract o per esteso - in AIB-WEB (https://www.aib.it/aib/commiss/cnsbnt/conv03.htm), mentre il Comitato scientifico sta predisponendo la stampa degli atti.