[AIB]AIB Notizie 6/2000
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Ipotesi di recupero del materiale mancante ricevuto per deposito legale: nuove strategie di lavoro messe in atto alla Biblioteca nazionale centrale di Firenze dal 1995

di Luisa Petrucci

Da anni siamo in attesa di nuove disposizioni sul deposito legale che colgano ed esprimano finalmente lo spirito dei tempi. Frattanto rimane in vigore la legge n. 374 del 1939, superata ed inefficace, che comporta, tra l'altro, un'evasione stimata oltre il 25%. é pur vero che in Parlamento c'è un disegno di legge, basato su principi profondamente innovativi, ma a distanza di anni da quando se ne avviò la discussione non ha ancora concluso il suo iter. Di fatto, il deposito legale, non più strumento di censura e di controllo dell'editoria, deve servire unicamente ad ottenere la costituzione della raccolta della collezione nazionale della produzione editoriale italiana e a documentarla mediante la realizzazione di servizi bibliografici nazionali che consentano l'informazione e l'accesso ai documenti da parte dei cittadini. Non intendiamo qui fare la storia del deposito legale in Italia quanto, piuttosto, soffermarci sui concetti che man mano hanno preso campo fra gli addetti ai lavori, iniziando, nella pratica, ad ispirare un diverso tipo di rapporti tra istituti culturali di conservazione e mondo dell'editoria.
La transizione dal sistema, per così dire, "prefettizio" ad un diverso dispositivo legislativo, sulla scia di quanto è già avvenuto in paesi che mostrano per le biblioteche una maggiore considerazione, si sta rilevando interminabile, difficile e complessa. Se il deposito legale serve a costituire un archivio che sia memoria storica, testimonianza, documentazione della cultura nel suo divenire, è il rapporto di collaborazione tra istituti di conservazione e il mondo dell'editoria che acquista un'importanza decisiva. Ad un rapporto del genere si giunge però solo attraverso un processo, peraltro già avviato nei fatti e che è definito in modo preciso dalla legge in via di approvazione.
Un momento decisivo di svolta nell'atteggiamento della BNCF verso il mondo dell'editoria si è avuto con il progetto EDIFICARE (promosso negli anni 1992-1994 in seguito ad uno studio di fattibilità sulla riorganizzazione dei servizi bibliografici italiani cofinanziato dalla CEE e dal Ministero per i beni culturali e ambientali), che ha visto protagonisti le due Biblioteche nazionali centrali di Firenze e di Roma e l'Istituto per il catalogo unico. Il progetto, basato su alcune constatazioni relative ai costi eccessivi della catalogazione ed al sistema di deposito legale in atto, non in grado di assicurare né completezza, né tempestività, ha messo a punto in via sperimentale un'esperienza di collaborazione con gli editori. Per due anni le pubblicazioni sono state inviate, da parte degli editori che avevano aderito al progetto (circa settanta), direttamente alla Biblioteca: si saltava così il passaggio delle Prefetture e si abbreviavano di conseguenza i tempi, evitando i disguidi dovuti al lungo percorso, e permettendoci di inserire tempestivamente nella Bibliografia nazionale italiana le notizie bibliografiche relative alle pubblicazioni pervenute. Da notare che gli editori coinvolti si sono mostrati tutti particolarmente soddisfatti dell'esperienza.
Al termine del progetto EDIFICARE la BNCF, per quanto riguarda il recupero del materiale mancante, ne ha tratto utili indicazioni, continuando ad utilizzare i rapporti già stabiliti e creandone molti altri nuovi con un programma basato appunto sulla collaborazione degli editori. Tutto ciò ha comportato un profondo mutamento del modo di pensare e di operare dell'Ufficio Reclami, che ha assunto tra l'altro, più correttamente, il nome di Ufficio Relazioni con gli editori.
Sono ormai diversi anni che l'Ufficio ha impostato un metodo di lavoro per la conduzione di ricerche sistematiche volte all'individuazione delle pubblicazioni mancanti: esso consiste nel confronto tra il CD-ROM Alice e la base dati della Biblioteca (attualmente contiene circa 800.000 record bibliografici relativi a monografie). Il CD-ROM Alice, prodotto da I.E. Informazioni Editoriali ed Editrice Bibliografica, è il catalogo su CD-ROM dei libri italiani in commercio, esauriti e di prossima pubblicazione. Esso si è rivelato uno strumento di vitale importanza, sia per la quantità di informazioni contenute (362.000 titoli in commercio, 3.600 case editrici ecc.), sia per la possibilità di scegliere tra i molti canali di ricerca a disposizione (titolo, autore, editore, ISBN ecc.), elementi questi che rendono agevole e veloce la ricerca.
La fase di lavoro più delicata, in quanto è la chiave di volta tra il passato e il futuro, consiste nella sensibilizzazione e nella ricerca di una positiva collaborazione da parte degli editori: ci si basa, in primo luogo, su una corretta informazione circa il ruolo, i compiti, le attribuzioni della BNCF ed il nuovo significato del deposito legale che si è venuto a configurare nel Paese; l'editore contribuisce, con la consegna delle sue opere, alla costituzione della raccolta della collezione nazionale. Si dà rilievo inoltre al vantaggio che deriva all'editore: le notizie bibliografiche relative alle sue pubblicazioni compariranno nella Bibliografia Nazionale italiana (su CD-ROM e a stampa) e nel catalogo dell'Istituto consultabile anche su Internet al sito Web della Biblioteca e pubblicato su CD-ROM con aggiornamento mensile. Si è trattato quindi di sostituire un lavoro metodico - di ricerca, di preparazione, di contatto e di sensibilizzazione - alle occasionali richieste in dono effettuate in passato quando venivano casualmente riscontrate delle mancanze. Tale procedimento, che evocava la "questua", più che un'attività organizzata, risolveva solo un problema contingente, senza costruire niente in prospettiva.
La sperimentazione in atto ha lo scopo di velocizzare ulteriormente il controllo sui documenti mancanti: si confrontano i file ricavati dagli archivi elettronici forniti su nostra richiesta da I.E. Informazioni Editoriali e gli archivi elettronici della nostra base dati per gli anni 1997-1998. Per il controllo si utilizza il canale ISBN in quanto assicura una maggiore attendibilità rispetto ad altri parametri. Si riportano su un foglio elettronico i dati risultanti e si ottengono così, senza ulteriori fasi di elaborazione: l'elenco delle pubblicazioni mancanti, la percentuale delle pubblicazioni mancanti per ogni singolo editore, l'elenco degli editori da prendere in esame raggruppati per provincia.
Il CD-ROM Alice, pur contenendo un rilevante numero di informazioni, non copre comunque l'intera produzione editoriale nazionale. Vi sono case editrici di piccole e medie dimensioni che pure pubblicano opere di grande interesse, testimonianze rilevanti, spesso uniche, della cultura locale. La collaborazione con tali editori, al fine del recupero del materiale mancante, può essere attivata solo su base territoriale. Sarebbe auspicabile che la cooperazione già esistente da anni tra le biblioteche che a livello provinciale usufruiscono del deposito legale e le due nazionali centrali nell'ambito della catalogazione partecipata nella rete del Servizio bibliotecario nazionale potesse estendersi anche in tale direzione.
Le nostre richieste di intervento da parte delle Prefetture sono ridotte al minimo; in questa fase di transizione, in cui rimane ancora in vigore la legge del 1939, ci si rivolge a loro solo nei casi in cui non si ottiene la collaborazione degli editori o quando sono sorti dei disguidi all'interno delle Prefetture stesse.
Il recupero del materiale mancante costituisce un impegno culturale finalizzato alla costituzione della raccolta della collezione nazionale ed anche alla funzionalità dei servizi che la BNCF dà quotidianamente alla propria utenza. La completezza delle raccolte non è soltanto un'esigenza di documentazione collegata alla memoria storica da preservare per le future generazioni, ma anche un bisogno immediato di quanti oggi utilizzano l'Istituto per i loro studi, letture, ricerche, e vorrebbero, come afferma Paul Ginsborg, storico e frequentatore di biblioteche, un sistema bibliotecario che «dia a tutti la possibilità di fruire della cultura».


PETRUCCI, Luisa. Ipotesi di recupero del materiale mancante ricevuto per deposito legale: nuove strategie di lavoro messe in atto alla Biblioteca nazionale centrale di Firenze dal 1995. «AIB Notizie», 12 (2000), n. 6, p. 16-17.
Copyright AIB, ultimo aggiornamento 00-07-19 a cura di Gabriele Mazzitelli
URL: https://www.aib.it/aib/editoria/n12/00-06petrucci.htm

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