[AIB]AIB Notizie 6/2000
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Sicilia

La Biblioteca "Riccardo da lentini" di Lentini

Nella seduta del 18 luglio 1957 il Consiglio comunale di Lentini istituì (l'atto deliberativo è il n. 233) la Biblioteca civica "Riccardo da Lentini". Questo evento era stato preparato da una intensa attività del Centro studi "Notaro Iacopo", luogo di aggregazione culturale nella Lentini di quegli anni. Di tutto vi si discuteva, di archeologia e di teatro, di sport e di storia patria (e si ideò anche il Premio Lentini. Fondamentale fu il ruolo svolto dalla biblioteca nel Premio Lentini), e anche della necessità per un centro popoloso e assurto ad una certa importanza commerciale di dotarsi di una biblioteca.
Gli stessi promotori della iniziativa, e in particolare Carlo Lo Presti, ritennero di fare cosa utile ricostruendo la memoria del travagliato passato del nostro patrimonio librario e delle vicissitudini della antica biblioteca. Poiché una biblioteca a Lentini era già esistita, istituita anche in quel caso nel corso di una adunanza del Consiglio comunale nel lontano 15 settembre 1868. In base al deliberato di allora erano state riunite le biblioteche ecclesiastiche del Capitolo del Convento dei Cappuccini, del Carmine, di San Francesco di Paola. Il clima doveva essere stato quello laico risorgimentale dell'eversione dei beni ecclesiastici, spesso assegnati ai Comuni.
Il patrimonio posseduto era stimato in 3.500 volumi, circa; la cifra comprendeva sia opere moderne che libri antichi. Si ha anche una stima della frequenza con una media di trenta lettori al giorno; un buon livello in un centro di 10.520 abitanti. Altrettanto lusinghiere sembrano le altre notizie puntualmente raccolte e tramandateci, forse con un pizzico di orgoglio municipale o amor di patria che tendeva a enfatizzare alcuni primati. Per esempio, si dice che la nostra sia stata la prima Biblioteca ad essere istituita nella provincia di Siracusa; per questo motivo e per la ricchezza del suo patrimonio librario sarebbe stata presa a modello nella costituzione delle altre biblioteche. Tanta attenzione alla cultura tuttavia non durò a lungo; seguiamo ancora quanto riferisce Lo Presti. Nel 1877 sarebbe avvenuta la chiusura della Biblioteca e quindi la lenta dispersione per incuria del suo considerevole patrimonio. é difficile risalire a una causa che spieghi questa poco lodevole iniziativa, tranne che non si parli di una mentalità retriva che avrebbe avuto il sopravvento. In realtà in quella stessa epoca furono chiuse anche le scuole di cui la città si era dotata nel periodo post unitario. L'avversione all'istruzione sarebbe durata a lungo, e avrebbe intercettato quell'altro momento cruciale nella storia siciliana che è la reazione al movimento dei Fasci dei lavoratori. In questa occasione si chiese esplicitamente che fosse impedito alle classi lavoratrici l'accesso all'istruzione. E a Lentini tale programma trovò applicazione durante la sindacatura Beneventano (1895-1898) con i tagli effettuati sulle voci del bilancio comunale che riguardavano l'istruzione e l'assistenza sanitaria ai poveri e quant'altro non fosse di immediata utilità ai ceti possidenti. La cura del patrimonio librario era l'ultimo dei pensieri di una simile classe dirigente, la città rimase priva di un centro culturale fino alla rinascita democratica del secondo dopoguerra.
Oggi la Biblioteca è comunale, fa parte a tutti gli effetti e come tutti gli altri uffici della struttura amministrativa del Comune. Il patrimonio librario ammonta a 28.696 unità bibliografiche, tra libri, pubblicazioni periodiche e altro. Nel 1999 si è registrato un movimento di utenza pari a circa 11.833 unità, ciò che rivela una frequenza soddisfacente da parte dei cittadini, su una popolazione di 25.838. Il problema più grave è dato dai locali inadeguati e dalla scarsa disponibilità finanziaria per l'acquisto di nuovi libri. é in corso, da parte dell'Amministrazione, la ricerca di nuovi locali.
Forse anche le brevi notizie qui riassunte possono farci riflettere sul valore delle biblioteche, luoghi in cui i cittadini sono accolti in assoluta autonomia culturale, liberi di fare scelte, seguire percorsi senza che nessuno li giudichi, senza che vengano imposti strumenti diversi da quelli che ognuno può decidere di darsi.

Maria Concetta Mangiamele

Inaugurata la nuova sede della Biblioteca comunale di Giuliana (Palermo)

Lo scorso 15 aprile è stata inaugurata la nuova sede della Biblioteca comunale di Giuliana, un paese a circa 90 km da Palermo, arroccato ai piedi di uno dei tanti castelli federiciani. La Biblioteca, istituita nel 1973, ha avuto sede nell'aula consiliare del Palazzo municipale, con tutte le difficoltà che si possono facilmente immaginare. Oggi occupa l'Aula Magna della Scuola media: è stata intitolata al pittore giulianese del XVI secolo, Giacomo Santoro, meglio noto come Jacopo Siculo, recentemente valorizzato da A.G. Marchese, medico per professione, cultore di storia dell'arte medievale presso l'Università di Palermo, per passione. Attualmente la Biblioteca conta circa 12000 volumi, di cui una parte acquistata con fondi comunali, altri dono dell'Assessorato Regionale BBCC, altri ancora della Soprintendenza bibliografica, dell'Ente Provincia e di vari comuni. Esiste anche un fondo originario proveniente dall'ex Biblioteca popolare "Padre Olimpio", istituita nel 1968 da padre Calogero Giovinco e dai suoi giovani collaboratori dell'Azione Cattolica. La Biblioteca possiede prevalentemente volumi di carattere storico-letterario e scientifico; varie enciclopedie: UTET, Treccani, Enciclopedia dello spettacolo, Enciclopedia Universale dell'Arte. Una sezione a parte è riservata ai libri per ragazzi; ci sono inoltre una videoteca e una sezione di storia municipale. La Biblioteca è curata da Franca Arcuri, bibliotecaria attenta e appassionata. I frequentatori della Biblioteca sono soprattutto i ragazzi della Scuola Media e delle superiori e gli studenti universitari, i quali trovano ampio materiale per la tesi di laurea, soprattutto nel campo umanistico.
Nel locale luminoso e ben arieggiato è stata anche allestita una interessante mostra fotografica sui beni culturali a Giuliana, curata dal personale della Biblioteca, con il supporto degli ex articolisti (art. 23), e di alcuni membri di una cooperativa giovanile.
La mostra comprende tre sezioni: il Castello ed il centro storico, la decorazione plastica dei Ferraro da Giuliana (insigni stuccatori del Cinque-Seicento, precursori del Serpotta), gli uomini e il paesaggio. Alla cerimonia di inaugurazione sono intervenute la dott.ssa Adele Mormino, Soprintendente ai BB.CC. e Ambientali di Palermo; la dott.ssa Maria Rita Lo Bue, Direttore della Sezione Beni bibliografici della Soprintendenza di Palermo, la Dott.ssa Concetta Mineo, Vice presidente della Sezione Sicilia dell'AIB, non tanto e non soltanto per la carica che ricopre, ma perché, come ha detto il Sindaco, da quaranta anni frequenta il paese di Giuliana, ed è stata quasi "adottata" dai cittadini.
Dopo il saluto e i ringraziamenti ai convenuti da parte del Sindaco, A.F. Quartararo, il dott. A.G. Marchese ha tenuto una conversazione sul tema ÇIl valore della memoria locale nell'era della globalizzazione culturaleÈ. La dott.ssa Mormino e la dott.ssa Lo Bue si sono complimentate per la nuova sede, che dà tono e prestigio alla Biblioteca. Ha preso la parole, quindi, la dott.ssa Mineo che, dopo aver presentato l'Associazione di cui fa parte, la sua struttura ed i suoi obiettivi, si è rivolta ai numerosi studenti, ai loro genitori, agli adulti - la Biblioteca non è solo per i ragazzi! - ha raccomandato a tutti di frequentare la Biblioteca, che è il posto più bello del mondo, anche come luogo di socializzazione, e di leggere più libri, tanti libri. Infine ha messo in risalto l'importanza di incentivare la circolazione culturale, intesa non come acculturazione, fra i piccoli centri di provincia e le grandi sedi metropolitane per non creare divari nell'era della comunicazione globale.

C.M.


AIB Attività delle sezioni - notizie dalle regioni. Sicilia. «AIB Notizie», 12 (2000), n. 6, p. 18-19.
Copyright AIB, ultimo aggiornamento 00-07-20 a cura di Gabriele Mazzitelli
URL: https://www.aib.it/aib/editoria/n12/00-06sicilia.htm

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