VI Congresso AIB (Napoli, 15-18 maggio 1940)

Questa volta ci immergiamo nell'atmosfera, in verità un po' cupa, dell'ultimo Congresso nazionale dell'AIB prima della decennale sospensione dovuta alle distruzioni della guerra e alle fatiche della ricostruzione.
Il Congresso (il VI dalla nascita dell'Associazione) si tenne a Napoli dal 15 al 18 maggio 1940 nella grande Sala di lettura della Biblioteca universitaria, appena restaurata, a parte la sessione del terzo giorno che si svolse presso l'Arsenale di Amalfi.
I lavori era stati aperti dalle parole del Presidente Pier Silverio Leicht che ricordava le dolorose vicende subite dal patrimonio culturale italiano a causa delle guerre dei secoli passati e augurava una rapida soluzione della «nuova tempesta bellica» e si chiusero con un discorso di commiato dello stesso Presidente che rivendicava l'importanza dei libri e delle biblioteche per tutti gli strati della popolazione anche nelle epoche di grandi trasformazioni (come la presente), rappresentando gli strumenti principali per la conquista di tecniche e metodologie moderne «che valgono in tutti campi: dall'arte della guerra a quella della pace». L'Associazione italiana per le biblioteche era stata fondata infatti «con un duplice scopo: l'uno di studiare e discutere fra noi gli importanti problemi relativi alla biblioteca, l'altro, di agitare i problemi del libro dinanzi all'opinione pubblica, per spezzare la parete di ghiaccio che s'era creata fra il pubblico e le biblioteche». Gli atti del VI Congresso nazionale dell'Associazione italiana per le biblioteche furono pubblicati in «Accademie e biblioteche d'Italia», 14 (1939-1940), n. 5/6).
Le fotografie che abbiamo scelto mostrano una veduta d'insieme

del Salone dell'Universitaria la mattina dell'inaugurazione (si riconoscono in prima fila Albano Sorbelli nel settore di sinistra e mons. Albareda in quello di destra; dietro di lui, in quarta fila, Enrico Jahier) e il tavolo della presidenza, presumibilmente dell'ultima seduta del Congresso, durante la quale, alla presenza del Presidente Leicht (seduto accanto all'oratore) e del sottosegretario all'educazione nazionale Del Giudice, il conte Antonio Boselli, direttore della Biblioteca nazionale centrale di Firenze e segretario nazionale dell'Associazione (il secondo da destra, con gli occhiali), venne chiamato a tenere l'ultima comunicazione scientifica dedicata alla proposta di un repertorio dei libri a stampa membranacei posseduti dalle biblioteche italiane.