Bibliocom 2000: un vero successo

Il successo della prima edizione di Bibliocom è un successo che viene da lontano, dall'attenta analisi e dalla riflessione sulle ultime manifestazioni nazionali della nostra Associazione e principalmente sull'edizione di Roma 99 del Congresso e di Bibliotexpo. Anche allora si trattò di un successo, seppure diverso e contrastato, che nel bene e nel male è stato molto utile per capire quali dovessero essere i filoni da seguire, cosa bolliva complessivamente nel "pentolone enorme" della nostra professione, in cui ormai gli ingredienti che si mescolano sono tanti, lontani e vicini tra loro. Ma quell'edizione romana è stata decisiva per un altro motivo: abbiamo messo a punto, in quell'occasione, uno schema organizzativo efficace ed efficiente che si basava sulla ormai decennale esperienza di alcuni soci che operano, o hanno operato, nella Segreteria nazionale e su un'idea agile e per nulla burocratica di relazioni interne che ci hanno permesso di procedere senza intoppi e di eliminare sul nascere conflittualità non necessarie. Del resto senza questo feedback sarebbe stato impensabile costruire una manifestazione così ricca in così breve tempo. Il Comitato scientifico, con una cerniera su quello organizzativo, ha avuto tempi strettissimi per creare la griglia su cui far poggiare l'evento in generale e l'expo in particolare, ma io credo che abbia avuto l'intelligenza e l'umiltà di aggregare intorno al proprio nucleo un gruppo di soci esperti, tra i più esperti, dei temi su cui si è deciso di puntare. Una sorta di gemmazione che, mi piace sottolinearlo, ha permesso di mettere insieme disponibilità, professionalità e intelligenza: le ragioni prime su cui si fonda un'Associazione come la nostra. E non è un caso se su quest'onda siamo riusciti a coinvolgere, e lo si dovrà fare sempre di più, le altre associazioni consorelle (ANAI, AIDA, BDS, GIDIF-RBM, CNBA) che hanno potuto avere un loro spazio all'interno di Bibliocom.A questo aggiungerei anche la "qualità" degli espositori che hanno accettato la scommessa di entrare anch'essi nel circuito creativo di questo evento, di essere non solo presenti con uno stand, ma anche protagonisti con proprie sessioni parallele. Da ultimo una particolare segnalazione va fatta all'Istituzione Biblioteche del Comune di Roma che ha colto l'occasione di partecipare all'impresa non con il solito patrocinio, che pure c'è stato, ma con un Convegno internazionale sulla questione della promozione del libro e della lettura nell'infanzia e nell'adolescenza e con la realizzazione di una biblioteca per ragazzi non solo e non tanto "ideale", quanto piuttosto ricca di spunti e suggerimenti preziosi.Potrei scendere nel dettaglio, ma la cronaca della manifestazione e i suoi numeri occupano altre pagine del giornale e non serve ripetersi. Solo una breve riflessone conclusiva. Si è tanto parlato dell'inserimento del Congresso nazionale AIB (il secondo in un anno) all'interno di Bibliocom: è obbiettiva l'eccezionalità e l'irripetibilità del doppio Congresso, ma ciò non toglie nulla, ed è decisione puramente politica che non spetta a chi scrive, all'importanza d'avere la più importante manifestazione dell'AIB in questo che vuole essere un contenitore eccellente delle tematiche dentro e intorno al mondo delle biblioteche. Del resto, e lo dico con orgoglio ringraziando quanti, ognuno per la sua parte, vi hanno contribuito, il successo ottenuto è la prova provata della giustezza di questa scelta. Arrivederci a Bibliocom 2001.

Enzo Frustaci

Visitatori professionali: 2348 (4546 presenze giornaliere)
di cui: 800 soci persona - 1549 non soci o in rappresentanza di soci enti
Espositori: 250 (in 61 stand con 74 aziende e istituzioni presenti)
Scuole: 28 (551 studenti)

(Dati calcolati sulla base delle schede di adesione a Bibliocom)