[AIB]AIB Notizie 11/2000
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Riforma universitaria e rivoluzione dei media: una sfida per le biblioteche universitarie

di Maria Letizia Sora

Nei giorni 28 e 29 settembre 2000 si è svolto a Bolzano il convegno internazionale "Riforma universitaria e rivoluzione dei media: una sfida per le biblioteche universitarie", organizzato dalla Biblioteca della Libera Università della città altoatesina. Obiettivo centrale del convegno era di mettere a confronto varie realtà europee (in particolare quella italiana e quella delle regioni di lingua tedesca) sul tema della riforma universitaria e dei suoi effetti sulle strutture delle biblioteche. A tale scopo, particolarmente significativo si è dimostrato tenere l'incontro a Bolzano, città che costituisce un punto di contatto fra le aree linguistiche italiana e tedesca; inoltre a Bolzano (ove l'università è nata nel 1997) nel marzo 2000, grazie al contributo della provincia autonoma, è stato aperto un imponente cantiere che prevede, tra l'altro, la costruzione della nuova biblioteca universitaria, per il momento ospitata negli accoglienti ambienti del vecchio ospedale cittadino ristrutturato.

Tra i principali argomenti trattati nella giornata del 28 settembre vi è stato quello del rapporto innovativo che lo sviluppo delle nuove tecnologie informatiche permette di instaurare tra biblioteche e utenti. A questo proposito assai stimolante è stato l'intervento di Klaus Franken, direttore della Biblioteca universitaria di Costanza, che ha indicato chiaramente qual è, a suo parere, la strategia che le biblioteche universitarie devono seguire nell'accostarsi agli utenti: essi infatti, grazie alle innovazioni tecnologiche, non sono più costretti a frequentare le biblioteche per fruire di molti servizi offerti. Anzi, d'ora in poi potrà spesso succedere, secondo Franken, che manchi il contatto fisico tra biblioteche ed utenti; ad essi potrebbero persino essere consegnati i libri a domicilio (a pagamento), il che permetterebbe, ad esempio, di evitare file agli sportelli del servizio di prestito. Tale proposta, forse un po' provocatoria, ha suscitato nel pubblico dei colleghi, sia tedeschi che italiani, un certo disagio e perplessità, dimostrando che, come hanno sottolineato vari interventi nel corso del convegno, le resistenze al cambiamento provengono talvolta dagli stessi bibliotecari.
Altro tema affrontato nella prima giornata è stato quello della gestione della biblioteca come impresa, tema che ha visto confrontarsi al tavolo dei relatori i rappresentanti (italiani e svizzero-tedesco) di tre università private. Essi si sono dichiarati tutti concordi sulla necessità di un uso più razionale delle risorse finanziarie, ormai in costante diminuzione, e quindi sull'esigenza di valutare, non solo in termini quantitativi, ma anche, ad esempio, con un sistema di indicatori di rendimento, i servizi offerti dalle biblioteche, per favorirne il miglioramento continuo, tenendo sempre presenti i bisogni dell'utenza.
La mattinata di venerdì 29 settembre è stata dedicata al tema centrale del convegno, ossia la riforma universitaria. Molto interessante si è rivelato il confronto fra le varie realtà europee, in particolare quelle italiana e tedesca. Nelle biblioteche universitarie italiane ci sono promettenti segni di sviluppo pur se persiste la tendenza alla frammentazione organizzativa, con un proliferare di piccole biblioteche specialistiche, frammentazione nonostante la quale almeno due vasti progetti di cooperazione quali ACNP (Archivio collettivo nazionale periodici) e SBN (Servizio bibliotecario nazionale) sono stati portati avanti. È un momento critico, ricco di opportunità, ha ricordato Anna Maria Tammaro e la chiave del successo sta nella formazione continua dei bibliotecari, formazione che attualmente è molto carente. In Germania, invece, come ha ricordato Berndt Dugall, direttore della Stadt- und Universitäts-bibliothek di Francoforte, troviamo grandi biblioteche centrali di tradizione, che possono convivere con biblioteche decentrate, secondo il modello di sistema bibliotecario definito da Dugall "scoordinato". In caso contrario si ha il modello cosiddetto "integrato", con la centralizzazione dei servizi. La Germania si distingue poi per la frammentazione a livello legislativo, nel senso che non esiste una legge unica per il settore universitario, ma tante leggi quanti sono i Länder.
Il congresso si è concluso con una tavola rotonda, cui hanno partecipato anche rappresentanti del personale docente e degli studenti dell'Università di Bolzano; dal dibattito è emersa l'assoluta necessità per i bibliotecari di rivedere la propria professionalità, per evitare di rimanere ai margini del grande processo di cambiamento che sta coinvolgendo le università europee. La funzione del bibliotecario, a sostegno della ricerca e della didattica, dovrà essere sempre più da un lato quella di mediatore tra l'informazione (su qualsiasi supporto essa si presenti) e i suoi fruitori, dall'altro quella di educatore. I partecipanti alla tavola rotonda hanno infatti concordemente auspicato che i corsi che i bibliotecari già tengono per addestrare gli utenti all'uso di determinate risorse siano inseriti nel sistema dei crediti che sta rivoluzionando i curricula universitari.
È parso infine evidente che, al di là delle diversità tra le varie situazioni europee, ormai la riforma universitaria è, in gran parte d'Europa, una realtà che le differenti legislazioni si apprestano a sancire ufficialmente. I bibliotecari, come sottolineato efficacemente da Anna Maria Tammaro, coordinatrice della Florence University Press dell'Università di Firenze, dovranno quindi affrontare tale realtà, peraltro ricca di opportunità, come un'importante sfida, un momento di «cambiamento da coltivare e non da subire».


SORA, Maria Letizia. Riforma universitaria e rivoluzione dei media: una sfida per le biblioteche universitarie. «AIB Notizie», 12 (2000), n. 11, p. 14.
Copyright AIB, ultimo aggiornamento 2001-01-20 a cura di Gabriele Mazzitelli
URL: https://www.aib.it/aib/editoria/n12/00-11sora.htm

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