[AIB]AIB Notizie 11/2000
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Dietro le quinte della "biblioteca ideale". Diario di un'esperienza

di Letizia Tarantello

Cosa può interessare di un'idea di biblioteca durata solo i tre intensi giorni dal 25 al 27 ottobre 2000? Sempre mi ritornano alla mente le parole della collega di fronte al mio frenetico collage bibliografico: «Ma vale la pena? dura solo tre giorni!». Dare un'idea delle principali funzioni di una biblioteca per ragazzi... uhm, mamma mia!
In effetti, dal progetto iniziale che snocciolava tranquillamente le varie funzioni (lettura per piacere, lettura per ricerca...), le diverse fasce di età (dai piccolissimi agli adolescenti), i vari supporti e linguaggi (libri, periodici, CD-ROM, video, musica) si è via via arrivati, in una mediazione continua con la stringente realtà di spazi, arredi, titoli, risorse umane, tecnologiche e strumentali nel luogo in cui si svolgeva l'evento, a ciò che il pubblico di Bibliocom ha visto: una biblioteca coloratissima e vivace per l'uso continuativo di bambini e adulti.
Non è neppure un caso che, strada facendo, il titolo sia cambiato da "Biblioteca ideale" a "C'è una biblioteca per te". All'inizio si è pensato: anche se si svolge a Roma non è corretto subordinare i contenuti e l'organizzazione all'esperienza locale. Proviamo a ragionare in astratto... Procedendo nell'organizzazione sempre più ci si è resi conto che è impossibile non farsi condizionare dalla propria realtà. Ovvio. E ci si è confortati con pensieri ameni del tipo «ma in fondo non esiste una biblioteca astratta da un tempo, un luogo, un pubblico, una serie di modalità con cui si comunicano, rendono accessibili e fruibili i suoi contenuti...»
Il progetto è partito dalla determinazione delle aree e dalla individuazione della quantità minima di materiale documentario necessaria a rappresentare le letture per quella fascia di età o per quella funzione (ricerca e recupero delle informazioni). Le aree e funzioni sono poi state collocate all'interno degli spazi disponibili nel Palazzo dei Congressi in un progetto complessivo curato dall'Ufficio tecnico dell'Istituzione Biblioteche e con questo Ufficio, in particolare, continuo è stato lo scambio positivo (e impositivo!) di aggiornamenti, informazioni, aggiustamenti. Un'integrazione riuscita. Ma altrettanto fondamentali sono stati gli apporti dati da altri uffici senza i quali la Biblioteca cos“ come è stata vista non sarebbe esistita: la Mediateca per la progettazione e l'allestimento delle postazioni multimediali, l'Ufficio Area biblioteconomica per il catalogo e la disponibilità dell'interrogazione dell'OPAC, l'Ufficio Comu-nicazione e immagine per tutti i materiali e le legende di comunicazione. Proprio sulla scelta delle definizioni volutamente non biblioteconomiche delle diverse aree d'interesse si è attivato il divertito coinvolgimento di tutti. E in questo ambito a poco, purtroppo, è servito il confronto con guide, depliant e materiale informativo di altre biblioteche per ragazzi: uscire dall'uso di termini gergali ma propri, come "sezione consultazione", "sezione adolescenti", "sezione multimediale" e dal rischio di percezione di un vitello dissezionato più che di un servizio non solo unitario ma leggibile, non è facile.
Ma anche con tutte queste cose alla "Biblioteca per te" sarebbe mancata l'essenza stessa di una biblioteca per ragazzi - la pratica della lettura con partecipazione, oppure la riflessione sulle letture con partecipazione, da parte del pubblico a lei più congeniale, i bambini e i ragazzi intercalati da insegnanti e bibliotecari - se l'Ufficio Attività culturali della Biblioteca centrale per ragazzi non avesse preparato un ricco menù di attività, laboratori, seminari, con l'ausilio del settore multimediale della stessa biblioteca, a cura di Silvia Ronchetti.
La realizzazione dell'"idea di biblioteca" è insomma stata possibile solo grazie a un lavoro di cooperazione con il quale si sono potute utilizzare risorse di sistema e non di una sola biblioteca o di una singola unità di servizio.
Rispetto ad altre esperienze di "biblioteche all'aperto" già svolte da diversi anni in occasione dell'estate o ad esperienze di mostre-mercato questa occasione ha presentato una sfida diversa anche per la composizione dell'offerta documentaria. Comporre una scelta bibliografica per bambini e ragazzi mirata, di massimo 3000 titoli. Una specie di "biblioteca in miniatura"? Come procedere per la scelta dei titoli? Bastava avere una bibliografia di base aggiornata al 2000 per ognuno dei gruppi e generi di lettura in cui si articola una biblioteca per ragazzi... tagliarla a misura dello spazio disponibile... quale è il problema?... Peccato che una simile bibliografia bella e pronta per l'uso non c'è! In realtà il maggior lavoro è stato proprio questo, la composizione strada facendo di una possibile bibliografia "sufficientemente rappresentativa".
Il criterio iniziale era di comprare tutto ex novo per destinarlo poi a una biblioteca di imminente riapertura in nuova sede, la Biblioteca Morante.
La pratica seguita è stata invece quella di utilizzare le risorse bibliografiche in gran parte già esistenti all'interno del sistema bibliotecario integrandole con l'acquisizione di copie nuove a sostituzione di precedenti troppo deteriorate per una biblioteca ideale o integrazione delle inevitabili mancanze.
Sono state pertanto cumulate in un prestito speciale le disponibilità "speciali" di varie biblioteche: della Biblioteca centrale per ragazzi coadiuvata ab origine dalla sezione ragazzi di via Gela, temporaneamente chiusa sì ma forte di recenti acquisti per un'attività estiva, della Biblioteca Flaminia con una mostra di ben 400 titoli sull'arte per bambini, della Biblioteca Leopardi per la musica degli adolescenti, della Biblioteca Morante per le novità 2000.
In prima battuta l'ottica sistemica ha consentito da un lato di riguardare nel dettaglio tutti i libri e tutte le edizioni prima di ammetterli nella scelta.
L'aggettivo "ideale" che caratterizzava il progetto della biblioteca nella sua prima comunicazione ha svolto dunque una funzione di stimolo perdendo via via qualsiasi significato prescrittivo per tradursi in un invito a controllare «quali autori, quali collane, quali argomenti non possono mancare per i vari gruppi?» e soprattutto «cosa scegliere di autori particolarmente prolifici?».
Il confronto con una serie di strumenti d'informazione e controllo bibliografico - il cui uso è stato seguito dalla verifica della disponibilità commerciale su ALICE - è stato continuo: bibliografie selettive e suggerimenti di lettura prodotti da lettori speciali di solito definiti "esperti" e studiosi, libri consigliati in base al gradimento dei ragazzi registrato in biblioteca e a scuola.
Questo controllo per una prima verifica su titoli ed edizioni è stato particolarmente necessario nel settore della fiction più difficile da ridurre numericamente senza il conforto di alcune bussole selettive. Cito solo ad esempio le indicazioni bibliografiche ricavabili da testi come:
- B. Pitzorno, R. Denti, D. Ziliotto, Cento libri per navigare nel mare della letteratura per ragazzi, Milano: Salani, 1999.
- R. Denti, Dieci anni innovativi, cap. XI, in: Lasciamoli leggere. Il piacere e l'interesse per la lettura nei bambini e nei ragazzi, Torino: Einaudi, p. 107-125.
- A. Faeti, Piccoli lettori crescono, «Effe. La rivista delle Librerie Feltrinelli», primavera 1997, n. 5, p. 20-25.
- La lettura. Proposte di lettura per ragazzi da 6 a 14 anni, a cura di G. Gotti, T. Roversi, S. Sola, G. Tartarini; con introduzione di A. Faeti, Bologna: Cooperativa culturale Giannino Stoppani, 1990.
- A. Faeti, I diamanti in cantina. Come leggere la letteratura per ragazzi, Milano: RCS libri, 1995.
- Rita Valentino Merletti, Racconti (di)versi. Appunti e spunti sul leggere poesia ai bambini, Milano: Mondadori, 2000.
- Rita Valentino Merletti, Leggere ad alta voce, 3. ed., Milano: Mondadori, 2000.
Se il criterio della contemporaneità della biblioteca e dell'offerta bibliografica in essa proposta ai ragazzi è stato seguito consapevolmente, escludendo in genere testi anche recenti non più disponibili in commercio, per la parte di fiction si è cercato di comporre un mix che rappresentasse in modo equilibrato i libri oggi preferiti dai ragazzi insieme ai classici della letteratura, da quelli della contemporanea produzione dell'infanzia a quelli del passato nelle migliori edizioni. «La letterarietà della letteratura giovanile» (rubo la definizione a Donatella Mazza, Miti e dolori dell'autore di letteratura giovanile, «Liber», n. 40, ottobre-dicembre 1998, p. 52-53) e l'importanza degli autori ed illustratori sia italiani sia stranieri sono stati altri criteri guida.
Anche l'imperativo categorico «i libri rivolti a bambini e ragazzi debbono essere sempre allettanti, in buone condizioni, belli da vedere, che stimolino interesse e curiosità nei giovani lettori - a volte sono sufficienti pochi volumi rovinati e scoloriti per rovinare l'aspetto di un intero scaffale» (G. Solimine, Le raccolte delle biblioteche, Milano: Ed. Bibliografica, 1999, p. 223) - è stato rispettato.
Ma alcuni titoli molto letti e rappresentativi, insostituibili con nuove copie perché fuori commercio, al momento sono stati consapevolmente inclusi. Si è cercata così la copia meno rovinata, ma La figlia della luna doveva esserci, così come Storie di foglie, di fiori e di frutti o Diario di Adrian Mole nell'edizione non a uso delle scuole.
Qualche differenza voluta rispetto alla libreria c'era e non era solo questa. Una differenza significativa, a mio avviso, è stata costituita dai percorsi bibliografici prodotti dal lavoro delle sezioni ragazzi negli ultimi anni, che non sarebbe stato oltremodo difficile ricostituire ex novo con un acquisto del momento:- dalla valigia del narratore sulla Cina, estratta dallo scaffale multiculturale e composta con il paziente lavoro della mediatrice Irena Minafra e della bibliotecaria Cristina Paterlini insieme ai gruppi classe, è derivata una coloratissima composizione di libri e oggetti;
- dallo scaffale su Roma è stata portata una scelta di circa 50 titoli per bambini sulla città e la sua storia, l'antica Roma e il Giubileo;
- dalla guida L'ABC del verde è venuta una piccola vetrina su alberi, ambiente e natura;
- da @riele e tutto il complesso lavoro inerente è stata portata una selezione delle opere degli illustratori, alcuni dei quali presenti a Bibliocom per lavorare con i bambini. Qui la raccomandazione di Anna Maria Di Giovanni era stata tassativa: «Mi raccomando alcune opere sono fuori commercio...» Non è stato rubato nulla, anche grazie alla discreta collaborazione nella sorveglianza dei volontari;
- dalla Biblioteca Leopardi, specializzata in musica, è venuta la selezione di CD-audio per adolescenti;
- la stessa vetrina delle novità 2000, che nelle identiche giornate erano in circolazione in biblioteca, è stata possibile grazie alla cooperazione di tre sezioni ragazzi. Così il pubblico della Biblioteca centrale per ragazzi non ha subito troppe privazioni.
Un acquisto ad hoc basato sulle di-sponibilità commerciali di quel momento non avrebbe forse consentito di ricostruire in breve tempo quelle risorse che in biblioteca sono il frutto del lavoro paziente di costruzione mirata delle raccolte e dei servizi. Soprattutto per l'incredibile velocità con la quale nel mercato italiano i dati della disponibilità commerciale dei titoli per ragazzi cambiano continuamente, al di là di ogni possibile controllo. Altra ovvia differenza da una mostra mercato e dall'offerta di una libreria il fatto che tutto era catalogato.
Certo, la pietra di paragone molto prosaica di tutto il lavoro di selezione bibliografica era giustamente: «quanti sono i ripiani disponibili per...?» e poi ancora «quanto peso sopportano i ripiani dello stand?». Fino alla raccomandazione delle ultime settimane: «esponete i libri di piatto, non inzeppate, l'importante è dare l'idea...» con la quale rassicuravano saggiamente gli architetti, lontani, a buon titolo, da preoccupazioni eccessive di rappresentatività e copertura bibliografica.
I più fortunati sono stati i piccoli da 0 a 6 anni non tanto per la dotazione di ben 20 metri lineari, di contenitori bassi su ruote, di vetrine e cuscinoni quanto per la grafica brillantissima sulle pareti che ha favorito la sosta, la scoperta di autori, illustratori, trame contemporeanee anche nei "libretti" per i più piccoli, grazie alla gradevolezza dell'ambientazione.
In effetti, la dotazione di ripiani è stata, vista a ritroso, l'elemento meno significativo della "Biblioteca per te" dove invece ha prevalso la qualità complessiva dell'allestimento e della progettazione degli spazi. Nessuno ha chiesto, dopo uno sguardo allo spazio adolescenti, «perché non avete incluso nella scelta Fahrenheit?» (risposta: perché non siamo riusciti a sostituire una copia un po' troppo sporca), mentre ci sono state tante domande sulla provenienza degli arredi, delle poltroncine, degli espositori, e via dicendo.
È comunque piacevole consolarsi pensando che qualche visitatore abbia scoperto un libro appassionante che non conosceva. E forse vale sempre la pena misurarsi con il famigerato monitoraggio delle raccolte e con le esigenze di un pubblico apparentemente diverso da quello quotidiano.


TARANTELLO, Letizia. Dietro le quinte della "biblioteca ideale". Diario di un'esperienza. «AIB Notizie», 12 (2000), n. 11, p. 2-6.
Copyright AIB, ultimo aggiornamento 2001-01-20 a cura di Gabriele Mazzitelli
URL: https://www.aib.it/aib/editoria/n12/00-11tarantello.htm

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