[AIB]AIB Notizie 7/2001
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Come nasce una nuova biblioteca:
rendiconto semiserio di un'esperienza seria


di Silvia Zanini

Trovarsi a fondare dal nulla una nuova biblioteca è, per una giovane bibliotecaria, un'esperienza irripetibile e travolgente. Così almeno è stato per me che, "travolta" da quest'avventura, ho trovato terreno fertilissimo per una straordinaria crescita sia professionale che, altrettanto importante, umana.
Cosa si deve fare per far nascere e vedere crescere una nuova biblioteca? Come fare per farla conoscere, apprezzare, frequentare ed amare? Quale mission dovrà avere? Catapultata quasi all'improvviso nel mondo "vero" delle biblioteche, fresca di diploma della Scuola di Biblioteconomia, il passaggio dalla teoria alla pratica non è stato certo indolore e non privo di ripensamenti, momenti di incertezza superati da rapidi slanci in avanti. Ma ho avuto la fortuna di vivere tutto questo con un entusiasmo sempre alimentato dall'idea che avevo fissa nella mente di ciò che la biblioteca sarebbe diventata ed allo stesso tempo sostenuta dalle attese che sentivo, espresse o no, da parte del futuro pubblico di utenti. L'intelligenza e la lungimiranza dell'amministrazione comunale inoltre, che ha visto nella persona del Consigliere incaricato alle politiche culturali colei che ha portato avanti coraggiosamente e con caparbietà un progetto ambizioso, difficile quanto lungamente atteso, ha saputo rivolgere l'attenzione all'aspetto della multimedialità, dotando la biblioteca comunale di ottime attrezzature informatiche che le hanno consentito di partire e che sono ancora il suo punto di forza.
La biblioteca è stata inaugurata il 27 maggio 2000, alla presenza del Sindaco, del Parroco, delle Forze dei Carabinieri e di circa 40 libri e una quarantina di CD-ROM che si affacciavano timidi dagli scaffali semivuoti. L'estate scorsa, molti cittadini del mio paese passavano incuriositi a visitare la neonata biblioteca durante i "lavori in corso", guardando con stupore quella "strana" bibliotecaria che, quasi naufragando tra decine e decine di scatoloni sparsi per tutto il locale, tirava fuori libri nuovi e vecchi, grandi e piccoli, colorati e non, scegliendo, selezionando, costituendo pile distinte di libri, secondo una logica apparentemente incomprensibile. Dico "strana" perché oltre al fatto che l'idea comune è che la bibliotecaria sia una persona che siede dietro una scrivania, magari con aria accigliata e distratta, con almeno un paio di libri tra le mani e con l'aria di non gradire affatto di essere disturbata, certamente doveva sembrare quanto meno bizzarro vederne una così indaffarata tra i libri, lasciandosi poi affascinare assistendo al momento magico della definizione di quell'ordine e di quella sistematicità che avrebbero improntato la biblioteca per gli anni a venire. Un bambino di una classe della scuola elementare, dove mi ero recata per fare conoscere la nuova biblioteca, mi ha chiesto: «Scusi, ma le bibliotecarie non sono signore anziane con gli occhiali?» Molti di questi visitatori tornavano poi per portare nuovi scatoloni pieni dei loro libri, e così via fino alla fine dell'anno scorso. Intanto anche tramite il Comune si cominciavano a programmare acquisti mirati ed importanti, arrivando al non trascurabile numero di circa 5000 documenti.
Come spiegare loro la logica della Classificazione decimale Dewey? Solo quando i libri figurarono in bella mostra sulle scaffalature moderne, ordinati in fila come soldatini con le loro etichette (fatte stampare appositamente con lo stemma del Comune di Formello e in tre colori per distinguere prestito, non prestito e ragazzi), solo quando il catalogo informatizzato era stato completato (oggi esiste anche la versione cartacea) e il prestito attivato, solo allora quel pubblico si sentì rassicurato: ora sì che abbiamo una vera biblioteca, la Biblioteca comunale multimediale di Formello! Rimaneva l'unica pecca dell'assenza della burbera bibliotecaria dagli spessi occhiali. Tempo al tempo...
Ero andata a visitare altre biblioteche parlando con i bibliotecari; ho chiesto consiglio ai miei professori della Scuola ai cui preziosi insegnamenti devo moltissimo; ho frequentato corsi di aggiornamento e seminari cercando di portare in biblioteca ogni esperienza utile per la crescita e il miglioramento plasmato sulla sua mission e sulla sua vocazione. Sono convinta che solo nel confronto con le altre realtà si possa realizzare qualcosa di veramente utile. E ovunque ho trovato apertura, disponibilità, dialogo. Forse per questo oggi scrivo questa mia breve nota, per ricordare anche a me stessa quanto sia importante la condivisione.
Il concetto di biblioteca "multiculturale" è diventato per me un dato di fatto. Molti si sono stupiti di trovare un pomeriggio in biblioteca un mago prestigiatore che faceva i suoi divertentissimi giochi per un pubblico di ragazzi, ma poi si sono uniti alla festa e si sono lasciati coinvolgere nello spettacolo. Sono bastate quelle due ore per far entrare in biblioteca nuovi iscritti, che oggi vengono per leggere, per imparare a usare il computer con l'aiuto di chi scrive e della borsista che da febbraio mi aiuta, e a stare con gli altri per impiegare il proprio tempo libero in modo intelligente e anche divertente.
L'utenza si sta sempre più stabilizzando verso una fascia giovanile. Peraltro la presenza delle scuole elementari e medie a Formello e la disponibilità di molti insegnanti sta aprendo la biblioteca a un indirizzo scolastico che si ritiene potrà rappresentare un'importante risorsa. Con la Scuola media sono state organizzate lezioni di Educazione civica e stradale in collaborazione con l'Arma dei Carabinieri e la Polizia municipale, finalizzate ad avvicinare i giovani alle forze dell'ordine. Alle attività per i ragazzi si sono alternate attività più specificamente rivolte al pubblico adulto, come i corsi di informatica (ma non sono mancate lezioni anche per i ragazzi) e gli incontri con l'autore. È in fase di realizzazione il sito Internet della nostra biblioteca che ospiterà nuovi servizi online. Quotidiano è inoltre lo sforzo per rispondere alle sempre diverse richieste e ogni sfida, sia essa una ricerca bibliografica o reference, sia una ricerca in Internet o il consiglio a una lettura o la scelta di un CD-ROM, si traduce per me in un momento di riflessione, di crescita, un passo in più nell'esperienza. Ogni volta che un utente esce dalla porta con in volto un sorriso e con la sua risposta in mano, è per me una battaglia vinta. Ogni volta che un bambino mi scrive in posta elettronica che gli piace venire in biblioteca perché impara e si diverte, capisco che in biblioteca ha scoperto un mondo e che ha imparato a essere curioso e a non temere di sapere nuove cose. Ogni volta che vedo qualcuno scoprire il piacere della lettura, mi rendo conto che la biblioteca pubblica è un'enorme risorsa per la comunità, indispensabile luogo di istruzione, educazione, socializzazione, apprendimento e confronto.
Ogni volta capisco che nella nostra piccola biblioteca è avvenuto qualcosa di veramente grande.


ZANINI, Silvia. Come nasce una nuova biblioteca: rendiconto semiserio di un'esperienza seria. «AIB Notizie», 13 (2001), n. 7, p.10.
Copyright AIB, ultimo aggiornamento 2001-07-28 a cura di Franco Nasella
URL: https://www.aib.it/aib/editoria/n13/01-07zanini.htm

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