[AIB]AIB Notizie 2/2002
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"Rinascimento virtuale": i palinsesti riscoperti per un archivio digitale della civiltà europea


di Fabio Di Giammarco

Il 25 gennaio 2002 a Roma, nel Complesso dei Dioscuri di via Piacenza 1, si è tenuto, organizzato dalla Direzione generale per i beni librari e gli istituti culturali, il II Seminario internazionale di studio sul progetto "Rinascimento virtuale" nell'ambito del programma europeo "Cultura 2000".
"Rinascimento virtuale" prevede la nascita di una rete di cooperazione europea con la partecipazione d'istituzioni culturali, accademiche e di ricerca di ben 26 paesi e che si propone di riscoprire e divulgare manoscritti palinsesti contenenti testi di filosofia, diritto, letteratura, medicina, musica, patristica, storia, teologia ed altre discipline antiche, conservati in importantissime biblioteche sparse per il continente.
Il seminario è stato introdotto da Dieter Harlfinger dell'Università di Amburgo che nella sua qualità di project leader ha prima illustrato le caratteristiche del progetto, soffermandosi poi sugli interessanti aspetti tecnologici. Obiettivo primario di "Rinascimento virtuale" è, infatti, riportare alla luce, nel giro di tre anni, la scrittura inferiore di un certo numero di palinsesti greci raschiata dalle pergamene, e per farlo verrà utilizzata una tecnologia rivoluzionaria: la tecnica fotografica digitale multispettrale. Questo sforzo tecnologico unito a un pari sforzo testuale consentirà di recuperare un patrimonio del lontano passato, punto di partenza della cultura europea, per metterlo a disposizione degli studiosi e poi consegnarlo alle generazioni future.
Dieter Harlfinger ha quindi descritto le quattro attività che scandiranno la realizzazione del progetto. Si comincerà con il censimento dei palinsesti greci (circa 700 unità) per poi sottoporli ai relativi studi scientifici; particolare attenzione, in questa fase, sarà riservata all'area culturale dell'Italia del sud dove nei secoli XII e XIII esisteva una fiorente fabbrica di palinsesti. Poi si passerà alla digitalizzazione, e qui entreranno in scena le nuove tecnologie: riprese multispettrali e successive elaborazioni software. I sistemi di digitalizzazione usati saranno quattro: l'italiano della Fotoscientifica di Parma, quello sviluppato a Creta, l'inglese della British Library e il finlandese di Helsinki. Le ultime due attività riguarderanno, invece, la formazione di nuove leve di studenti e di personale specializzato delle biblioteche e degli archivi e la divulgazione dei risultati non solo presso le comunità accademiche ma anche rispetto a un pubblico più vasto.
La seconda parte della giornata introduttiva ha visto l'intervento di Franca Arduini della Biblioteca Medicea Laurenziana coordinatrice del progetto Rinascimento virtuale per quanto riguarda le biblioteche italiane. Partecipazione, quella italiana, di alto profilo con biblioteche in possesso di eccezionali fondi manoscritti: la Marciana di Venezia, la Nazionale di Napoli, l'Ambrosiana di Milano, la Nazionale universitaria di Torino e la Biblioteca dell'Abbazia di Grottaferrata. E l'Arduini ha immediatamente sottolineato il "peso" dell'apporto culturale italiano ricordando la gran quantità di manoscritti greci, latini e italiani conservati nelle biblioteche del nostro paese. Il suo intervento si è poi spostato sulla figura del bibliotecario invitando, in una fase di grandi cambiamenti come l'attuale, certo a ripensare il suo ruolo mediante processi d'aggiornamento e rivalutazione, ma anche a non dimenticare la gran tradizione dei bibliotecari italiani famosi un tempo nel mondo per la loro sapienza e autorevolezza.
A Daniele Broia della Fotoscientifica di Parma è poi toccato il compito di riportare al centro dell'attenzione l'aspetto tecnologico del progetto. Davanti a una platea molto attenta ha ripercorso la storia recente dei tentativi di far riemergere la scrittura "inferiore" dei palinsesti a cominciare dagli studi americani di trent'anni fa sino ad arrivare alla messa a punto della tecnologia multispettrale. A questo punto si sono spente le luci della sala e la Fotoscientifica ha mostrato a una platea, affascinata, alcuni incredibili esempi di recuperi d'alta qualità: sul grande schermo sono comparse le immagini digitalizzate di manoscritti palinsesti che restituivano, viene da dire magicamente, testi nascosti da secoli ad una lettura perfettamente nitida.
Proprio la spettacolarità di un progresso tecnologico inarrestabile ha offerto lo spunto per riportare il tema, in chiusura di giornata, su questioni etiche e metodologiche: è stata, in pratica, ribadita la necessità di un uso critico, il più possibile consapevole, dei potenti strumenti che oggi la tecnologia mette a disposizione della cultura per non cadere nel fraintendimento di considerare come fine quello che resta un mezzo, anche se indispensabile, per ampliare, supportando la ricerca e lo studio, le nostre conoscenze.
Sicuramente, il progetto "Rinascimento virtuale" offre un eccellente modello di futura biblioteca digitale europea: un sistema informativo in rete che andrà a costituire un archivio digitale della storia della civiltà del continente. Con tecnologie e competenze europee i fondi bibliotecari e archivistici dell'Unione cominceranno a restituirci quel patrimonio greco-bizantino nascosto nei palinsesti, e in un secondo momento anche quello latino nonché orientale, slavo e volgare. È facile immaginare le importanti ricadute scientifiche per le tante comunità accademiche, ma anche gli enormi benefici culturali, sociali ed economici per la comunità europea nel suo insieme.

DI GIAMMARCO, Fabio. "Rinascimento virtuale": i palinsesti riscoperti per un archivio digitale della civiltà europea. «AIB Notizie», 14 (2002), n. 2, p. 14.
Copyright AIB, ultimo aggiornamento 2002-03-01 a cura di Franco Nasella
URL: https://www.aib.it/aib/editoria/n14/02-02digiamma.htm

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