[AIB]AIB Notizie 1/2003
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I cataloghi in Trentino e in Alto Adige

La più appariscente differenza tra le due realtà bibliotecarie provinciali consiste nell'organizzazione dell'attività catalografica. Il CBT, Catalogo bibliografico trentino, da trent'anni costituisce lo strumento di catalogazione partecipata di tutte le biblioteche del Trentino, mentre in Alto Adige solo da un paio d'anni è stato concepito un embrione di catalogo collettivo online, il Bison, per ora limitato ad alcune biblioteche pubbliche locali sudtirolesi.
La Provincia di Trento ha avviato dal 1982 un progetto di catalogazione informatizzata decentrata e coordinata, attivando nel 1984 il Catalogo bibliografico trentino, che ha connesso progressivamente biblioteche pubbliche e specialistiche grazie ad una rete dedicata. Il coordinamento viene garantito dall'Ufficio per il sistema bibliotecario trentino, che ha elaborato norme specifiche di inserimento dei dati, curando la formazione e l'abilitazione dei catalogatori autorizzati a operare nel CBT. Un apporto fondamentale è dato dalle locali cooperative di catalogazione, che spuntano prezzi remunerativi per un lavoro che deve rispettare standard piuttosto elevati. Il supporto tecnico è fornito da "Informatica trentina", impresa a partecipazione pubblica.
Il programma informatico utilizzato per oltre un trentennio è stato il Dobis-Libis, ampiamente rielaborato per adattarlo alle complesse necessità di una struttura integrata e articolata in centocinquanta biblioteche interagenti in tempo reale, che condividono non solo gli archivi catalografici, ma anche quelli gestionali, per esempio prestiti e acquisti.
Il Dobis-Libis si è rivelato superato dall'evoluzione tecnologica e la Provincia l'ha sostituito con Amicus, un programma ancora in fase di sviluppo proposto da Elias, ditta produttrice di Dobis-Libis. Amicus è stato attivato in Trentino dall'agosto 2002, con risultati che stanno deludendo bibliotecari e informatici: si va da errori nella migrazione dei dati a lentezza delle procedure di catalogazione, da limiti nella condivisione dell'archivio degli utenti del prestito al mancato approntamento del modulo degli acquisti. Per i catalogatori delle cooperative, Amicus sta causando una perdita di produttività. Macchinoso e poco amichevole risulta l'OPAC Librivision, proposto in abbinamento ad Amicus e consultabile via Internet.
L'importanza della questione è testimoniata da lettere di protesta di bibliotecari assieme all'AIB, oltre a un'inchiesta giornalistica e un'interrogazione in consiglio provinciale. L'Ufficio per il sistema bibliotecario trentino, assieme a Informatica trentina, sta impegnandosi a fondo, in contatto con dirigenti delle maggiori biblioteche e all'AIB. La ditta produttrice Elias è stata sollecitata a una stretta collaborazione. Occorreranno mesi per soddisfare le aspettative che Amicus aveva generato.
Attualmente il CBT contiene schede relative a circa un milione di documenti, di cui 33 mila spogli di argomento trentino, 25 mila periodici, 20 mila spartiti musicali, 3 mila film. I documenti editi prima del 1801 sono circa 60 mila. L'incremento annuale si aggira sui 70 mila documenti. Nel complesso il CBT offre dati aggiornati in tempo reale su duemilioniottocentomila esemplari.
Segnaliamo per la sua utilità il PBR, catalogo online dei periodici delle biblioteche roveretane, curato dalla Biblioteca civica "Tartarotti", che segnala circa 13 mila periodici posseduti da sette biblioteche cittadine.
La via sudtirolese al catalogo collettivo è rappresentata da Bison, Bibliotheken Südtirols online. Progettato a partire dal 1999, si basa sul programma Bibliotheca 2000 operante in ambiente Windows e prodotto dalla ditta germanica Bond, che dovrebbe sostituire il sistema Libro7. Basato sul sistema operativo DOS, sviluppato localmente e adottato per soddisfare le limitate esigenze di biblioteche scolastiche e pubbliche locali, Bison vede la cooperazione degli uffici biblioteche tedesco e italiano, dell'Informatica Alto Adige, impresa a partecipazione pubblica, della biblioteca universitaria e si avvale dell'apporto dell'associazione Bibliotheksverband Südtirol.
La migrazione di dati da archivi locali, basati su Libro7, all'OPAC centrale, operante con Bibliotheca 2000, risulta laboriosa ed esclude per problemi tecnici i materiali non librari. La scarsa uniformità catalografica degli archivi locali che confluiscono in Bison genera duplicazioni di documenti. Attualmente in Bison sono consultabili i dati relativi a 300 mila libri posseduti da 15 biblioteche, compresi i principali centri di sistema, come Silandro, Laives, Merano, Brunico, Bressanone. Purtroppo non sono disponibili dati aggiornati in tempo reale o relativi al prestito.
Il programma Bibliotheca 2000 è adottato dalla Biblioteca universitaria di Bolzano e da quella dell'Accademia europea, che dispongono di propri OPAC accessibili in Internet, analogamente alla biblioteca provinciale tedesca "Tessmann", che utilizza il sistema BIS-C 2000, mentre basati su Aleph sono l'OPAC della neocostituita Biblioteca provinciale italiana "Claudia Augusta" e il BCB, catalogo delle Biblioteche comunali di Bolzano. Per consultare questi OPAC si possono sfruttare i link presenti alla pagina della Sezione Trentino-Alto Adige su AIB-WEB.

I cataloghi in Trentino e in Alto Adige. «AIB Notizie», 15 (2003), n. 1, p. IV-V.
Copyright AIB, ultimo aggiornamento 2003-02-10 a cura di Franco Nasella
URL: https://www.aib.it/aib/editoria/n15/03-01cataloghi.htm

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