[AIB]AIB Notizie 3/2003
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Appunti di viaggio

Letizia Tarantello

La Sezione delle biblioteche per bambini e giovani adulti (nella denominazione delle sezioni, la collocazione della parola section è stata sempre posta alla fine: "Libraries for Children and Young Adult Section", http://www.ifla.org/VII/s10/scl.htm) ha partecipato alla 68a Conferenza annuale dell'IFLA di Glasgow con un denso programma di lavoro riguardante il lavoro svolto dai membri delle singole sezioni e i progetti generali. Obiettivi e finalità della Sezione sono stati evidenziati nel depliant prodotto dalla coordinatrice Elizabeth Lundgren (Svezia): sostenere il ruolo e lo sviluppo delle biblioteche per ragazzi e giovani adulti in tutto il mondo; promuovere la consapevolezza dell'importanza della formazione continua, della lettura dei ragazzi e dei loro diritti all'informazione; fornire un forum internazionale per lo scambio di esperienze, idee, progetti e conoscenza; rafforzare il ruolo e l'identità professionale dei bibliotecari per ragazzi e giovani adulti.
La Sezione pubblica una newsletter curata da Lars Aagard. I compiti di segreteria sono svolti dall'attivissima Ivanka Stricevic di Zagabria.
Tra i progetti più impegnativi sono la preparazione del programma per la Conferenza annuale e la revisione delle Guidelines for children's services. Per le Guidelines a Glasgow si è registrata la proposta di cambiare il titolo in Biblioteche per ragazzi -Linee guida per lo sviluppo, insieme a serie di suggerimenti: abbreviare il testo facendo seguire alle affermazioni esempi di buona pratica (anche con fotografie), potenziare l'accento sulle attività inter-multiculturali, sugli aspetti filosofici e politici, sulle difficoltà dei paesi in via di sviluppo con le nuove tecnologie e così via. Il documento includerà: che cosa è una biblioteca per ragazzi, perché ogni bambino ha diritto ad averne l'accesso, come sviluppare questo in pratica, come raggiungere i bambini e con quali attività e programmi. La revisione - coordinata dall'editor John Dunne e da Virginia Walter, e rivista dal gruppo di lavoro nella riunione dell'Aia del 10-11 marzo 2003 - è in via di conclusione. Se ne prevede la presentazione alla Conferenza IFLA 2003 a Berlino, dove sarà disponibile anche la traduzione in lingua tedesca, inclusa nel piano d'azione 2002-2003.
A Berlino è previsto un Seminario, organizzato in collaborazione con FAIFE -l'organizzazione che si occupa del libero accesso all'informazione e della libertà d'espressione - sul tema "Le biblioteche per ragazzi come mezzo di accesso all'informazione e promotrici di una cultura di comprensione in un mondo di violenza e di conflitti". Saranno presentate le esperienze sviluppate dalle biblioteche per aiutare i bambini ad affrontare la violenza e a sviluppare una migliore comprensione del mondo sempre più complesso. È prevista una celebrazione, anche visiva (attraverso le centinaia di diapositive raccolte in 30 anni da Lioba Betten), del programma "Book for all", realizzato tra il 1973 e il 2002 in 24 Stati africani, 10 aisatici, 12 stati dell'America latina, contribuendo alla fondazione di 204 biblioteche.
È possibile leggere il rapporto delle esperienze e delle ricerche evidenziate a Glasgow in occasione della Conferenza annuale negli atti del Congresso sul sito dell'IFLA, dove si possono trovare anche gli interventi svolti dai membri del Comitato nelle precedenti conferenze, come quelli svolti a Boston nel 2001 sui servizi bibliotecari per la prima infanzia. Anche nel 2002 si è avuta testimonianza della crescente attenzione a questo ambito e a questa istanza sociale, in Francia, a Singapore e soprattutto nel paese ospitante, il Regno Unito, grazie allo sviluppo di programmi di partenariato tra la biblioteca e altri servizi della comunità.
Karen Usher, bibliotecaria scolastica, coordinatrice nel 2002 del YLG (Youth Libraries Group),-uno dei maggiori gruppi di interesse del CILIP, con ben 3500 soci, ha sottolineato il dato emerso da un'indagine del giugno 2002: il 70% di tutte le amministrazioni locali hanno istituito un Ufficio per la Biblioteca della prima infanzia (Early Years Library Post), così come il 56% delle biblioteche è associato al programma "EYCD-Early Years Childcare Development Partnership.
La promozione governativa di schemi di azione nazionale basati su partenariati -come EYCD o il più recente "The Sure Start" dedicato alle famiglie di aree deprivate con bambini al di sotto di quattro anni - è stata recepita come un'occasione positiva dalle biblioteche. "Bookstart", a cui s'ispira Nati per leggere, promosso dal Book Trust a Birmingham nel 1992, diventato schema nazionale nel 1998, dal 2000 copre il 92% del territorio nazionale con 210 progetti. L'approccio di Bookstart riflette l'obiettivo basilare dell'inclusività: sul tema, l'Associazione professionale ha prodotto nel 2001 la guida All our children: social inclusion and children's libraries, Youth Libraries Group. Tra le nuove pubblicazioni del 2002 una guida pratica è dedicata al lavoro con i piccoli: Take them in the library.
Un'altra area dove si è registrata una crescita d'interesse da parte dei lettori è quella dei premi, soprattutto in Gran Bretagna. Dei 37 premi inerenti la produzione per ragazzi ben 12 prevedono il coinvolgimento dei lettori e offrono l'occasione di incoraggiare la lettura e la discussione sui libri: è l'Associazione professionale ad organizzare e gestire, con la partecipazione delle biblioteche, dei bibliotecari, e delle scuole, i prestigiosi premi annuali Carnegie e Kate Greenaway.
Virginia Walter, professore associato all'Università di Los Angeles in California, ha riferito del cambiamento avvenuto rispetto agli anni Novanta nelle biblioteche pubbliche americane nell'approccio ai servizi per giovani adulti. Piuttosto che focalizzarsi sui libri o sull'informazione, i bibliotecari per giovani adulti stanno cominciando a focalizzarsi sugli adolescenti stessi per far sì che le risorse della biblioteca siano rapportate al benessere complessivo degli adolescenti.
Anche i paesi in via di sviluppo, dai quali dovrebbero provenire i nuovi membri della Sezione IFLA sulle Biblioteche per bambini e giovani adulti, possono testimoniare l'importanza e il potere della biblioteca e della lettura, come ha sottolineato nel suo rapporto Uno Nilsson, in base all'esperienza svolta nello Zimbabwe.
La famosa scrittrice per ragazzi Anne Fine, Children's Laureate del 2001, ha svolto una prolusione appassionata in difesa del futuro della biblioteca, invitando a non perdere di vista il bambino della biblioteca (Losing sight of the library child, http://ifla.org./IV/ifla68/papers/165-218e.pdf): «Per trovare i libri, si ha bisogno della biblioteca. E così la passione per la lettura diventa passione per l'istituzione che fornisce questa meraviglia […]. Quando avevo cinque - e sette, e nove, e dodici - anni si potevano prendere in prestito solo due libri per volta. Usavo una piccola biblioteca succursale nell'Hampshire, condotta da una bibliotecaria psicopatica. Odiava i libri. Odiava i bambini. E odiava soprattutto i bambini che leggevano i libri della sua biblioteca. Portarli via dalla biblioteca era un'esperienza terrificante. Lei stava lì, con sguardo torvo, mentre cercavi di raggiungere il bancone. 'Solo due! Solo due!'. Restituirli per prenderne di nuovi era poi un vero incubo. Ti strappava il libro e scrutava con diffidenza la data del prestito. 'Ma tu hai preso in prestito questo libro lunedì ed oggi è solo Mercoledì!'. 'Ma io l'ho letto, Signora. Veramente'. Lei te lo restituiva. 'Bene, non puoi averlo letto veramente, vero? Perciò lo porti a casa e lo leggi di nuovo'.
Dobbiamo perciò essere tutti contenti degli sviluppi delle biblioteche. Dei cambiamenti delle biblioteche. E probabilmente nell'arco della mia vita non c'è stato un cambiamento più grande nelle biblioteche del senso di reale accettazione che ora è rivolto al bambino. Ma perché l'accettazione sia efficace nei confronti di ogni bambino, indipendentemente dalle origini familiari, bisogna sempre ricordare alcune cose; la prima di queste è, come al solito, i soldi.
Se si hanno delle risorse finanziarie adeguate, si prenderanno forse i soldi dal bambino che vuole usare la biblioteca? Far pagare i bambini per il danneggiamento o la perdita di libri, deve restare, a mio parere, a giudizio del bibliotecario. Ci si deve augurare che per le prime, e persino le seconde, lievi violazioni, i bambini non siano soggetti a punizioni economiche che li allontanerebbero. […] C'è un'ampia gamma di opinioni su come, o perfino se, applicare il rispetto per quelle regole bibliotecarie ideate ai fini di un vantaggio superiore. Ma la tariffazione delle richieste è tutto un altro discorso. Le biblioteche dovrebbero prendersi cura delle persone che vogliono leggere ma non hanno i soldi».
Prendendo spunto da un recente caso di tariffazione delle prenotazioni e dei prestiti interbibliotecari, A. Fine ha notato che è di poca utilità avere accesso alle ampie risorse bibliografiche accessibili via Internet se poi si è scoraggiati dalle tariffe del prestito interbibliotecario e che comunque «Anche se la prenotazione e il prestito interbibliotecario fossero gratuiti, il bambino non li userà se non li conosce, se non sa come si usano, o ha paura di usarli. Tutti noi ci siamo trovati al bancone e abbiamo ascoltato questa conservazione:
Il bambino di fronte a noi chiede: 'Avete … ?' E nomina un libro.
L'adulto dice 'Hai guardato sugli scaffali? È come dire 'Sei uno sciocco?'. Ovviamente il bambino ha guardato sugli scaffali! La maggior parte dei bambini non si precipita a chiedere aiuto a persone adulte considerate come un'autorità, che non conosce abbastanza. Probabilmente hanno cercato sugli scaffali una dozzina di volte…
Sarebbero utili invece schede di richiesta a misura di bambino, attraenti, semplici e non intimidatorie ("Mese di pubblicazione? Nome dell'editore? Prezzo della pubblicazione? ISBN?"), ma soprattutto non si dovrebbe dimenticare mai che l'esperienza delle biblioteca è… in fondo, una risposta individuale. Altrimenti rischiamo di dimenticare la natura dell'esperienza della lettura per il bambino in biblioteca.
Va bene, per esempio, che un bibliotecario sia capace di esaminare una biblioteca con distacco e riconoscere senza paura 'Questa biblioteca ha l'aria trasandata. Guarda quanto sono vecchi e sciupati i libri, tutti ammassati sugli scaffali, senza niente di attraente in mostra'. Ma se si riempie una biblioteca di libri nuovi ben stampati, con copertine luccicanti, e li si espone verso l'esterno, si possono sì attrarre cinque bambini che altrimenti non avrebbero letto; ma occorre stare molto attenti a non finire con meno di cinque libri sugli scaffali per il lettore appassionato. E, di sicuro, un lettore appassionato, un lettore nato, avrà un modo di esporre in mostra diverso da quello che vorresti tu […] «è importante avere una grande quantità di libri» perché «il modo in cui un bambino arriva alla lettura è conseguenza in gran parte del caso - della serendipidità. Avere da qualche parte nel sistema un libro è una cosa. Ma tutt'altra è che quel libro catturi il tuo occhio mentre cammini. Questo fa parte della magia dei titoli. […] Soprattutto nella Sezione per ragazzi di una biblioteca occorre considerare il lettore individuale, quel ragazzo appassionato, talvolta introverso, strano, con una vita interiore di cui non potremo mai sospettare fino a che, venti anni dopo, lui o lei scrivono il loro primo libro. È stato un importante cambiamento positivo riconoscere finalmente che molti bambini si consideravano necessariamente non lettori, soprattutto perché moltissimi libri delle biblioteche erano - per dirla con le loro parole - decisamente troppo difficili. I bibliotecari hanno a ragione cominciato a investire una maggior parte dei fondi destinati all'acquisto dei libri su letture più facili, molto più attraenti e accessibili. Il tipo di cose che non allontanerà il bambino medio. [...] Una biblioteca deve essere una risorsa non per una minoranza ma per la maggioranza, e il più a lungo possibile. Può essere, per esempio, più conveniente comprare libri economici […] 'I bambini li preferiscono' dicono. Ma come sappiamo tutti, il problema è che i libri economici possono essere prestati solo poche volte, e quando c'è bisogno di rimpiazzarli, anche se sono romanzi eccellenti, spesso sono fuori commercio».
I costi del continuo cambiamento delle attrezzature e dei programmi informatici sono una realtà ma, anche quando bisogna sacrificare qualcosa per esigenze di spazio o di fondi limitati, non bisogna perdere di vista il bambino della biblioteca. Di fronte alla chiusura della Cheltenam Music Library la scrittrice si è chiede: «Come può una città essere più ricca se pochi adulti, spesso residenti temporanei dell'area, hanno libero accesso alla posta elettronica e a Internet dalle 9,30 alle 6,30, con tutti i costi aggiuntivi che questo comporta, se quegli stessi cittadini, inclusi i ragazzi che hanno talento, non hanno più accesso a una risorsa inestimabile di musica a stampa e registrata? Si può dire che il lavoro del bibliotecario è fornire ciò che chiedono le persone. Ma le persone sono plurali, e l'utente della biblioteca è, come credo si debba sempre ricordare, un individuo».
Il monito finale è stato ribadire che una biblioteca non è «the Citizen's Advice Bureau or the local nursery. It is not the Bingo Hall, or the coffee bar». «È la biblioteca, ed è stata ideata e formata come qualcosa di più grande, in modo che le persone che hanno scelto, possano diventare più ricche e più profonde. Ed è importante non perdere mai di vista questo obiettivo durante tutti i cambiamenti, specialmente quando così tanti dei nostri bambini frequentano scuole dove la parola d'ordine sembra che sia, non l'educazione nel senso in cui noi l'abbiamo per fortuna avuta, ma l'acquisizione di capacità [skilling] per la vita e per l'occupazione».


http://www.cilip.org.uk/
Sito del Cilip, Chartered Institute of Library and Information Professionals, ex Institute of Information Scientists e Library Association

http://www.comfenalcoantioquia.com/sil
Sui servizi di promozione della lettura a Medellin, in Colombia

http://www.biblored.org
Sulla nuova rete di biblioteche pubbliche aperta nel 2001 a Bogotà in Colombia - comprendente spazi e servizi specifici per i ragazzi - cui è andato il premio 2002 "Access to Learning" [1 milione di dollari] della Fondazione Bill & Amanda Gates

http://www.nlb.gov.sg
Sulla Biblioteca di Singapore che nel periodo 2001-2002 ha promosso il vasto programma "Born to read, read to bond"

http://www.archive.org/children
Sull'International Children Digital Library (ICDL) progetto dell'Università del Maryland finalizzato a fornire ai bambini un'interfaccia completamente visiva per trovare i libri. Il software è articolato su tre versanti: trovare i libri, leggere i libri, comunicare sui libri

TARANTELLO, Letizia. Appunti di viaggio. «AIB Notizie», 15 (2003), n. 3, p. VI-VIII.
Copyright AIB, ultimo aggiornamento 2003-04-11 a cura di Franco Nasella
URL: https://www.aib.it/aib/editoria/n15/03-03tarantello.htm

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